Next Gen ATP Finals: brillano i talenti di Fonseca e Tien. Battuti i favoriti Fils e Mensik
È iniziata in maniera davvero spettacolare la settima edizione delle Next Gen ATP Finals (la seconda in terra araba). Dopo 18 set disputati in quattro partite, la giornata inaugurale si è conclusa alle 22 italiane quando a Jeddah stava quindi scoccando la mezzanotte. Tutti i match sono stati molto combattuti e dopo che nel corso della sessione diurna si era già assistito a una parziale sorpresa con la vittoria di Van Assche su Shang (seguita poi da quella di Michelsen su Basavareddy), gli incontri della sera hanno regalato ulteriori emozioni. I pronostici sono stati spazzati via e così le prime due teste di serie del girone blu si trovano adesso con zero punti e a rischio eliminazione.
Si tratta di due giocatori già piuttosto affermati come Jakub Mensik (numero 48 del mondo) e, soprattutto, Arthur Fils (n. 20 e finalista a Jeddah lo scorso anno). A superarli sono stati invece due giovanissimi al momento ancora fuori dai top 100 nonostante il loro talento non sia assolutamente in discussione: rispettivamente Learner Tien (2005 e n. 122) e Joao Fonseca (il più giovane del gruppo con 18 anni e 3 mesi e anche l’ultimo a essersi qualificato).
Ecco come sono andati i due match:
J. Fonseca b. A. Fils 3-4 (9) 4-2 4-1 1-4 4-1 (a cura di Pietro Sanò)
Le dichiarazioni di Arthur Fils evidentemente non erano del tutto infondate. Il tennista francese è stato sconfitto in cinque “set” dal brasiliano Joao Fonseca al termine di un incontro apprezzabilissimo dal punto di vista qualitativo, nel quale, però, Fils, non sembra aver messo la verve necessaria per lottare sino all’ultimo punto. “Prendo questo torneo come una settimana di allenamento. È solo un’altra settimana di preseason – ha dichiarato recentemente Arthur – sono venuto perchè è un evento ATP obbligatorio”. Tralasciando i retroscena, il giovanissimo atleta di Rio de Janeiro, invece, non si è affatto risparmiato al suo debutto assoluto nelle Next Gen ATP Finals, conquistando il suo primissimo successo in tale competizione, e portandosi sul 2-0 nei tête-à-tête con Fils, nonché unico atleta nella Top 50 sconfitto da Joao.
Il match ha impiegato solo qualche istante prima di prendere quota. L’atteggiamento quasi sprezzante di Fils, lo ha indotto a giocare parecchio borderline, rischiando anche sulle seconde di servizio, spesso molto simili alle prime. D’altra parte, Fonseca, ha ribadito il concetto della potenza e del “rischio”, anche se più razionale, accelerando vistosamente col dritto e innescando un duello spettacolare sulla diagonale. L’equilibrio del primo parziale, conquistato al tiebreak da Fils, ha lasciato spazio a dei set giocati più a viso aperto, dove “il braccino” non ha nemmeno sfiorato i due giovani tennisti. Joao ha concretizzato ciò che di buono aveva fatto vedere nel primo set ed è salito in cattedra, concentrato e in perfetta simbiosi con i suoi violenti colpi. Il brasiliano conduceva così per due set ad uno con l’inerzia tutta dalla sua parte, ma il finalista della passata edizione, nel quarto parziale – con ancor meno pressione in corpo – utilizzava tutta la potenza del bagaglio tennistico, approfittando anche di un passaggio a vuoto dell’avversario, imperfetto nel cruciale turno di servizio.
L’ultimo parziale, durato solo 15 minuti, è stato però messo in cassaforte da Fonseca, così come il primo incontro della sua carriera nelle Next Gen ATP Finals: “È stata una bella partita. Sapevo che sarebbe stata dura fin dal primo punto – ha dichiarato Joao dopo la fine dell’incontro – sapevo anche che la vittoria che ho ottenuto contro di lui a Rio avrebbe fatto parte di questo match. Anche lui sa di cosa sono capace… Penso che nei momenti importanti ho giocato meglio. Sono andato sulla palla e ho giocato in modo aggressivo come faccio sempre. Credo che questo abbia fatto la differenza oggi”.
L. Tien b. J. Mensik 4-3 (6) 4-3 (3) 2-4 2-4 4-3 (8) (a cura di Matteo Beltrami)
L’americano Learner Tien vince contro il ceco Jakub Mensik, salvando anche un match point, con il risultato di 4-3(6), 4-3(3), 2-4, 2-4, 4-3(8) candidandosi a mina mina vagante del gruppo blu. In una sfida tra due debuttanti a Jeddah, Tien è rimasto solido sotto la pioggia di ace del suo avversario (24 in tutto per Mensik).
Al pronti via è stato Mensik il primo ad avere palle break per piazzare la zampata che mai come con queste speciali regole può essere risolutiva. Niente da fare, l’americano ha scampato il pericolo e poi vinto addirittura il tie-break per 8 punti a 6 con la giusta dose di rischi portandosi 1-0. Lo stesso spartito si è ripetuto anche nel secondo set. Jakub ha provato a svegliarsi ma le sue gambe non giravano a dovere mentre Learner spiccava per acume tattico risultando particolarmente incisivo nel nuovo tie-break: ha infatti giocato a rincorrere in difesa punendo per quattro volte le timide discese a rete del rivale e poi concludendo con un lob perfetto sopra Mensik.
Il ceco ha poi cambiato marcia nel terzo mostrando un servizio dominante – l’84% dei punti vinti. Il ceco ha vinto terzo e quarto set, entrambi con break decisivo nel sesto gioco. Nel quinto set ancora tie-break: Mensik si è trovato con un match point, ma il coraggio di Tien ha prevalso. Lo statunitense, spalle al muro, ha ribaltato la situazione imponendosi per 10 punti a 8, chiudendo il match in due ore e 15 minuti.
“Mi sentivo bene – ha detto Tien nel post match . Ero in vantaggio di due set a zero, e mi sono ritrovato sotto di break nel quinto, il che è stato difficile. Ho pensato che lui abbia giocato davvero bene nel terzo e nel quarto set, non credo di averglieli regalati. Quindi ho solo lottato nel quinto e sono davvero felice di essere riuscito a passare.”