ATP Finals, Ruud: “Dura giocare con Zverev quando sta così. Ma se batto Rublev…”
Dopo una partita combattuta, Sascha Zverev ha avuto la meglio contro Casper Ruud 7-6(3) 6-3. Il numero 2 al mondo non ha concesso nemmeno una palla break al suo avversario, continuando il suo momento di grazia, specialmente con il suo ottimo servizio.
Tuttavia, Ruud è contento della sua prestazione, e – nonostante la sconfitta – ha ancora qualche possibilità di passare alle semifinali. Nel post partita, il tennista norvegese ha parlato in conferenza stampa.
D: E’ stata una partita dura contro un avversario duro. Come valuteresti la tua prestazione oggi?
“Si, è stata dura. Penso che tutto sommato sia stata una partita di alta qualità in termini di servizio e di risposte da parte di entrambi i giocatori. Sicuramente ho sentito di aver servito molto bene oggi, cosa di cui avevo bisogno contro Sascha perché anche lui serve bene. Ho fatto del mio meglio. Sascha sta giocando con molta sicurezza, molto potente dietro tutti i suoi colpi. Davvero dura giocarci contro quando sta così“.
D: Rublev è 5-2 contro dite negli scontri diretti. Quale sarà il tuo piano di gioco?
“Penso che Andrey sia davvero un bravo giocatore. Non ha avuto un ottimo inizio qui alle Finals, ma sicuramente sarà una partita aperta. Ho bei ricordi di aver giocato contro di lui in questo torneo. Farò del mio meglio. So che c’è una possibilità che io possa qualificarmi per la semifinale se lo batto. E’ un girone aperto ed è divertente. Nessuno è qualificato, nessuno è fuori. Entrambi avremo bisogno di una vittoria per avere qualche possibilità“.
D: Giocherai di sera. Come possono cambiare le cose se Zverev o Alcaraz vincono la loro partita? Hai un’idea di come potrebbe cambiare tutto? Devi calcolare qualcosa.
“Si, penso che da quello che so, se Sascha vince su Carlos, mi qualificherò con una vittoria. Se Carlos batte Sascha, avrò sicuramente bisogno di una vittoria per qualificarmi. Penserò solo che dovrò vincere la mia partita in ogni caso. Penso che sarà una bella sfida tra Carlos e Sascha. Di solito giocano partite belle. Sascha sa che se vince va in testa. Se Sascha perde contro Carlos e io batto Andrey, penso che avremo due vittorie a testa. Non so come lo conteranno, ma potrebbe essere una possibilità. Penserò solo al mio incontro. Qualunque cosa accadrà sarò nella mia bolla. Potrebbe essere l’ultimo incontro dell’anno. Darò il massimo“.
D: Da quando sei a Torino, hai mostrato uno dei migliori match che hai giocato in tutto l’anno. Cosa è successo negli ultimi mesi e se puoi dirci qual è stato il problema o se c’erano più problemi?
“Penso che prendiamo spunto da quello che è successo dopo gli US Opens, perché sono uscito al quarto turno. E’ stato un risultato decente. Ma dopo gli US Open non ho trovato sicurezza. Anche fisicamente non stavo bene. A volte con giocatori che ti piacciono di più rispetto ad altri. In questi mesi o trovato campi differenti. Non mi lamenterò di questo né cercherò scuse, ma l’ho trovato difficile. Se mi guardi giocare, ti accorgi che il dritto è la mia arma. Ma è anche più pericolo su un campo lento e con rimbalzi alti. Ma è il tennis. Non sono mai andato bene in autunno. Forse dovrei restare a casa in futuro (ride). Vediamo“.