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ATP Shanghai: Bellucci alla pari per un’ora, Zverev si accende e chiude in due set

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[2] A. Zverev b. [Q] M. Bellucci 6-4 6-2

Il torneo 1000, il campo centrale, l’avversario blasonato. Tenendo fede alle sensazioni e alle dichiarazioni prima del match, Mattia Bellucci non può rattristarsi più del dovuto. La prestazione, seppur a metà, c’è stata ma l’impresa era improba, il rivale ancora di più. Alexander Zverev fa valere la legge del più forte e in qualità di top-10 regala il primo assaggio al giovane tennista italiano su quali insidie possa riservare una sfida di cartello del genere. Il tedesco si impone in due set con il punteggio di 6-4 6-2 al termine di un’ora e trentasette di gioco che gli regala il terzo turno all’ATP di Shanghai. L’azzurro esce di scena ma si porta dietro un ottimo primo set e l’esperienza necessaria per continuare la sua crescita.

Primo set: Bellucci se la gioca ma Zverev è più cinico

Willkommen, Mattia. Il benvenuto a Bellucci in un match contro un top-10 lo da Alexander Zverev e il primo game è un vero battesimo del fuoco. Mattia si mostra ignifugo e tira dritto salvando tre palle break nonostante la difesa monstre di Sascha. La prima occasione concessa è figlia dell’emozione dove sul 30-30 l’italiano nonostante produca un brutto doppio fallo, si salva. Il tedesco alza un muro e obbliga l’avversario a un difficile smash, altra palla break ma stavolta è Sascha, forse ancora in rodaggio post polmonite, a sbagliare un calcio di rigore con il rovescio. Bellucci muove benissimo l’avversario e viene fuori da un game quantomeno ostico. Scampato pericolo, il numero 101 si mette in testa di provare ad impensierire il teutonico sui turni di battuta.
Ghiotta opportunità sul 30-30 dove uno Zverev spiazzato a rete deve solo sperare che il rovescio di Mattia sia largo, purtroppo così è. Situazione che si ripresenta nel successivo turno di battuta del tedesco, il servizio fa i capricci e si va ai vantaggi dove in uno scambio favorevole a rete, Mattia chiude gli occhi e colpisce la volèe, quasi colpendo Zverev, che atterra fuori. Altra palla break annusata ma non avuta a disposizione. La partita è viva, sempre con il tappo pronto a stapparsi perché è di nuovo l’italiano a difendersi con le unghie e con i denti prima della pausa lunga: Bellucci accetta lo scambio ma è un terreno fertile per il nativo di Amburgo che si guadagna complessivamente quattro palle break. Sulla prima è magnanime e sbaglia una comoda volèe di rovescio, sulle altre è strepitoso l’azzurro ad aiutarsi anche con il servizio.

Al ritorno in campo, per Bellucci c’è la rinnovata consapevolezza di potersela giocare: la palla break tanto agognata arriva. Il numero 3 del ranking deve ricorrere alle prime delle grandi occasioni, sopra i 200km per non cedere la battuta. Il campanello d’allarme sembra aver svegliato un gigante addormentato, il finalista dell’ultimo Roland Garros alza i giri del motore e diventa famelico: basta la prima di altre due palle break per passare con lo smash dopo che il varesino aveva provato a salvarsi con un tweener. Nonostante il sorpasso subito, il nativo di Busto Arsizio prova la reazione portandosi sullo 0-30 ma Sascha gioca ordinato e legittima il break. Il classe 2001 spera, ma il set ormai è sulla racchetta dell’avversario che nel momento decisivo lascia le briciole e chiude 6-4 in cinquantotto minuti di gioco lottati.

Secondo set: Bellucci cala alla distanza, Zverev passa facile

L’unico break a fare la differenza nel primo parziale brucia ancora e anche il secondo parziale inizia in salita per Bellucci. L’azzurro deve inventarsi numeri circensi per rimanere a galla, come il recupero di rovescio che si trasforma in un lob vincente. Non basta perché sul 40-40 il suo dritto si spegne in rete e continua l’abbondanza di palle break offerte: stavolta ci mette del suo, un doppio fallo vale il secondo strappo dell’incontro. Non che ne abbia bisogno ma il break è linfa vitale per Zverev che gioca sicuramente meglio e conferma agevolmente il break.
Le cose si mettono male, ma il tennista lombardo riesce a tamponare l’emorragia e vincere il primo game del secondo round. Il tedesco ora soffre meno nei propri turni di battuta e chiude i game con molta più tranquillità. Più che riprendersi il break, Mattia deve aggrapparsi al sevizio per rimanere in scia ma, sul 3-1, non è sufficiente annullare la prima palla break perché Sascha sfonda con il dritto e firma il doppio break con un potente smash. Il punteggio è severissimo, l’azzurro getta la spugna e incassa un 6-2 dove paga le scorie del primo set, con un dispendio enorme di energie fisiche e psichiche.
Una partita che può insegnare tanto al giovane italiano, ma seppur non sfigurando top player come il tedesco sono ancora lontani. Avanza Zverev al terzo turno dove incontrerà uno tra Jordan Thompson e Tallon Griekspoor.

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