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ATP Shanghai, Sinner: “Devo migliorare leggermente in risposta. Per il resto ho giocato bene”

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Esordio bagnato (seppur la sua partita si sia giocata al coperto), esordio fortunato per Jannik Sinner. Il n.1 al mondo ha decisamente ben figurato con Taro Daniel, battuto in scioltezza lasciando molto da vedere anche per fotografi e highlights. Una caratteristica che sembrava tipica di Alcaraz, ma che ormai appartiene sempre più anche all’azzurro, un vero e proprio muro di gomma in difesa. Ma, come sempre, Jannik non si limita a concentrarsi sull’ottimo presente, volgendo già lo sguardo al domani, al terzo turno contro Tomas Etcheverry.

Recuperare è importante“, riflette l’altoatesino, “ovviamente sarà una partita diversa, una partita difficile, ma non vedo l’ora. Vedremo cosa riuscirò a fare“. Va senza dire che, a maggior ragione sul cemento, Sinner parta largamente favorito contro un buon giocatore ma con una carrozzeria decisamente inferiore alla sua come il n.3 argentino. Una partita che arriva dopo un primo turno dominato in ogni aspetto del gioco, e con pochissime sbavature. Come se fosse già tutto pronto per accelerare e dare la rincorsa concreta al terzo titolo 1000 della sua stagione. Ma davvero non c’è nulla da migliorare?

Chiaramente, come da buon costume di un n.1 al mondo, c’è sempre qualche punta da smussare per progredire ancora: “Abbiamo appena parlato un po’ del gioco in risposta, e della risposta stessa, che sicuramente deve essere leggermente migliore. Ma per il resto mi è sembrato che funzionasse tutto abbastanza bene oggi. Chiaramente è sempre un po’ diverso, perché quando fai un break abbastanza presto in ogni set, ti dà un po’ più di fiducia“.

Una fiducia coltivata sul campo, con le tante vittorie e la lista quasi infinita di record e risultati incredibili che Sinner sta costantemente aggiornando nel suo 2024. E che gli dà piena consapevolezza di sé, dei propri mezzi, e di dove può ancora arrivare. E, nonostante le tante partite giocate finora, compresa l’incredibile finale di mercoledì a Pechino, l’azzurro sembra ben lungi dall’idea di tirare il freno: “Sono solo felice di essere in campo e spero di poter giocare un buon tennis, che è la cosa più importante per me. Domani sarà di certo una partita diversa, ma non vedo l’ora“. Come tutta Italia. O meglio, visto che si tratta del n.1, tutto il mondo.

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