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US Open, Sabalenka: “Ho lavorato sodo sulla mia mentalità, ora so gestire meglio le emozioni”

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Aryna Sabalenka, finalista anche lo scorso anno a New York, ha eliminato la statunitense Emma Navarro con il punteggio di 6-3 7-6 (2) in un’ora e 33 minuti di gioco. Nel primo set l’allungo decisivo è arrivato da parte della Bielorussa, capace di chiudere in soli 33 minuti.

Nel secondo set invece, le emozioni di Sabalenka hanno rischiato di complicare gravemente la partita. La bielorussa ha mancato due occasioni per salire avanti 5 giochi a 2 e quando è stata ora di servire per il match, avanti 5-4, Navarro è rientrata nel match. Il secondo parziale si è poi allungato fino al tie-break decisivo nel quale Sabalenka è riuscita a ritrovare il focus per chiudere 7 a 2.

In finale allo US Open troverà di nuovo una la padrona di casa (come a Cincinnati) Jessica Pegula, vincitrice della seconda semifinale contro Karolina Muchova.

D: Aryna quali sono i tuoi pensieri dopo la vittoria?

Sabalenka:È stata una partita molto difficile. Soprattutto verso la fine nel secondo set. Mi sono fatta prendere dalle emozioni e ho avuto un butto flashback sulla finale dell’anno scorso. Sono veramente felice però di aver imparato la lezione, perché questa volta sono riuscita a controllarmi e ho chiuso la partita in due set”.

D: Come mai hai deciso di non partecipare alle Olimpiadi? Il fatto di non poter rappresentare il tuo paese ha influito? E ora, se ti guardi indietro, sei felice di aver fatto una scelta che ti ha permesso di poterti preparare meglio per questo torneo?

Sabalenka:Partirei dal fatto che mi ero infortunata prima di Wimbledon, quindi inizialmente non potevo giocare. In seguito, la mia decisione è stata presa per via di una programmazione troppo intensa. Dovevo sacrificare qualcosa e ho deciso di sacrificare le Olimpiadi per concentrarmi sulla stagione americana. Non ho nessun rimpianto a riguardo. Mi sono riposata, ho fatto diversi trattamenti e ho resettato la mia mente, eliminando i pensieri sbagliati per ricominciare dall’inizio”.

D: Hai detto che qui a New York l’atmosfera e il pubblico ti piacciono molto. Qual è però la parte difficile da gestire sull’Arthur Ashe riguardo al pubblico? Il fatto che supportino i giocatori americani o il rumore assordante, il tifo? Perché è complicato da gestire?

Sabalenka: Oggi non è stato così complicato da gestire. Hanno fatto rumore ma durante la partita sono stati molto rispettosi e rilassati. L’anno scorso è stato diverso, il rumore era così così forte anche durante i punti da bloccarmi le orecchie e la pressione era troppo grande da sopportare.

L’errore che ho commesso l’anno scorso è stato pensare che fossi l’unica ad accusare quell’atmosfera. Mentre anche la mia avversaria era sullo stesso campo, nelle medesime condizioni. Anche se facevano il tifo per lei, non la stavano certo aiutando con tutto quel casino. Solo io potevo aiutarla a vincere, facendoli entrare nella mia testa. Stavo diventando pazza per quel rumore. Quindi questa è la parte più difficile da gestire su quel campo. Dipende quanto può essere rumoroso il pubblico”.

D: Cosa ne pensi delle partite precedentemente giocate con Jessica e come vedi il vostro prossimo match?

Sabalenka:Le nostre sfide sono state delle belle lotte, partite difficili, match molto duri. Lei gioca un tennis incredibile. Di recente abbiamo giocato a Cincinnati e anche se ho chiuso la partita in due set, non è stato per nulla facile, anzi è stato molto difficile. Sta giocando il suo miglior tennis e sembra che sia decisa a farlo fino alla fine. Ha fatto finale a Cincinnati e ora è di nuovo in finale. Quindi, è in una forma incredibile. Sarà un’altra dura lotta contro di lei e non vedo l’ora”.

D: Qualche giorno fa hai detto che stavi allenando molto i colpi in slice e le volée. Oggi hai giocato quei colpi nei momenti più critici. Quanto credi che sia importante per te avere queste opzioni a disposizione?

Sabalenka:Credo che sia molto importante avere tante variazioni nei momenti più importanti, quelli più critici. Se sono in grado di cambiare strategia di gioco nei momenti in cui ne ho bisogno, credo che faccia una grande differenza. È molto importante e sono davvero felice di averci lavorato tanto con il mio team. Stiamo cercando di migliorare sempre di più questo aspetto perché nei momenti più critici mi hanno davvero aiutata”.

D: Hai detto di aver cercato la calma nella tua vita, separando la tua vita privata dal tennis. Credi di essere riuscita a portare un po’ di quella calma anche in campo per gestire meglio alcune situazioni?

Sabalenka:Si ho lavorato sodo sulla mia mentalità durante le partite. Credo di aver fatto dei grandi miglioramenti, soprattutto nei momenti cruciali. Sono molto felice di vedere che nei momenti chiave, sono in grado di restare concentrata sul fare del mio meglio per vincere la partita. Anche quando le cose non funzionano, resto in controllo di quello che devo provare a fare. Sono molto fiera di me stessa per questo atteggiamento”.

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