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US Open: Sinner impone la legge del n.1, superato Paul, ora c’è Medvedev

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[1] J. Sinner b. [14] T. Paul 7-6(3) 7-6(5) 6-1

La prima sessione serale del torneo per Jannik Sinner finisce con una vittoria in tre set su un avversario potenzialmente pericoloso come Tommy Paul che fa segnare un altro passo avanti nella sua condizione, se non fosse per l’ennesima partenza disastrosa all’inizio del primo set.

L’altoatesino infatti, fallita la chance per un break immediato, si è imballato in una serie di errori gratuiti, soprattutto dalla parte destra, che ha mandato Paul in vantaggio per 4-1 “pesante”.

Tuttavia Sinner è riuscito a riprendersi prima con la risposta (con la quale ha alternato molto bene la posizione) e poi con i diritti da fondocampo, riuscendo a rimontare il primo set. Nel secondo poi, più legato ai servizi, l’azzurro è riuscito a giocare bene i punti importanti per assicurarsi la vittoria.

LA PARTITA – in una magnifica serata newyorkese di fine estate, la partita inizia con lo stadio già insolitamente quasi al completo. Anche i due protagonisti dimostrano subito di essere nella partita iniziando con scambi da fondocampo ad alta velocità. Paul, alla prima esperienza sull’Ashe in sessione serale, è un po’ più nervoso ed è il primo a concedere due palle break, già nel primo turno di servizio. Con il contributo di un paio di errori di Sinner lo statunitense si leva d’impaccio e, sempre sugli errori del n. 1 (ben 10 nei primi quattro giochi), si porta di slancio avanti di un break e sul 3-1.

Sinner continua a sbagliare lo sbagliabile, cede il secondo servizio a zero (0-11 il parziale) e Paul si issa sul 4-1 pesante.

Le cose però possono cambiare rapidamente: Sinner ritrova il gioco di gambe sulla risposta, poi un po’ di velocità sulla battuta (ancora comunque sotto il 50% di prime) e risale 3-4. 

Perfezionando un parziale di 16-4, Sinner ribalta come una frittata il set portandosi avanti 5-4 sfoggiando quel domino nei palleggi da fondo che lo ha portato in testa al ranking mondiale. Si procura anche un set point, cancellato però da un ace esterno di Paul che ferma l’emorragia sul 5-5.

Dopo 55 minuti si arriva al tie-break: Paul concede il primo minibreak sull’1-1 mettendo in rete uno smash facilissimo dopo uno scambio mozzafiato, ma Sinner lo grazia immediatamente con in gratuito di rovescio. Sul 3-3 Jannik infila un tracciante sul lungolinea di diritto lasciato sguarnito da Paul, consolida con due servizi e chiude al primo set point dopo 62 minuti di gioco.

Nonostante la delusione del primo set sfuggitogli di mano nonostante due break di vantaggio, Paul inizia il secondo parziale in maniera molto risoluta, tiene Sinner sulla “diagonale rovescia”, varia bene l’altezza della traiettoria con il diritto e protegge bene i suoi turni di battuta.

Con l’orologio che si avvicina alle 22 del giorno precedente il ritorno a scuola e la temperatura che scende sotto i 20 gradi, l’atmosfera perde un po’ di energia, ma i giocatori in campo non calano d’intensità e riescono a giocare scambi di grande livello nonostante una insolita brezza che soffia a livello del campo. Con le nuove regole che permettono il movimento dopo ogni game, infatti, le porte d’ingresso vengono tenute costantemente aperte e ciò crea correnti d’aria che prima non c’erano da quando è stato installato il tetto.

Sul 5-5 Sinner dal nulla ottiene una palla break dal 40-0, ma Paul tiene bene costringendo Sinner all’errore e poi con il servizio chiude il game.

Sì approda al secondo tie-break nel quale ci sono sei mini break nei primi otto punti. Paul insiste con i servizi esterni quando Sinner risponde da molto indietro e incassa dividendi. Poi però manca due risposte di rovescio su due seconde e concede il set point a Jannik sul 6-5. Lì due diritti di Sinner chiudono la pratica e dopo 2 ore e 3 minuti il tennista italiano è avanti di due set.

Dopo la pausa fisiologica di Paul che favorisce il deflusso degli spettatori ansiosi di tornare a casa a un orario ancora decente, il set parte subito in maniera frizzante: Paul manca l’occasione per lo 0-40 nel primo game con un colpo a rete, Sinner subito dopo manca una palla break mettendo in corridoio uno smash, poi alla quarta occasione aggancia un passante di diritto dalla tribuna d’onore della USTA e avanza sul 2-0. Il n. 1 del mondo non aspettava altro per mettere il suo marchio sulla partita, Paul capisce che deve provare qualcosa di più, ma finisce spesso fuori giri. 

Sinner ha la chance di servire per il set sul 5-1, deve rimontare da 15-40, ma poi il rovescio lungo conclusivo di Paul pone fine alla sfida dopo 2 ore e 42 minuti.

Mercoledì nei quarti di finale per Sinner ci sarà l’attesissima sfida contro Daniil Medvedev, la terza quest’anno nelle prove dello Slam dopo la vittoria del russo nei quarti di Wimbledon e lo storico trionfo di Sinner nella finale dell’Australian Open.

Queste le parole di Sinner subito dopo la partita: “C’era un po’ di vento questa sera, non abbiamo giocato il nostro tennis migliore, ho provato ad adattarmi e credo alla fine di esserci riuscito. Ho cominciato molto male, ma sono rimasto lì mentalmente è credo sia stata la chiave oggi.”

Con Medvedev sarà molto dura, fisicamente e mentalmente, spero che sarà una bella partita e che possiate divertirvi”.

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