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ATP Montreal, Sinner: “Se a Parigi fossi arrivato in zona medaglia probabilmente non sarei qui”

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Dal nostro inviato a Montreal

Archiviata la lunga ed emozionante settimana olimpica, è ormai tutto pronto per l’inizio del sesto Masters 1000 della stagione. A Montreal, nonostante qualche defezione eccellente (vedi il podio parigino Djokovic-Alcaraz-Musetti), ci sono praticamente tutti i migliori giocatori al mondo, a partire da chi del mondo è il numero 1.

In una giornata grigia e largamente piovosa, in cui ha fatto comunque in tempo ad allenarsi in mattinata, Jannik Sinner ha incontrato i giornalisti alla vigilia del National Bank Open. Di seguito le sue dichiarazioni nella conferenza stampa pre torneo.

D: Molti stanno ancora parlando della finale delle Olimpiadi tra Djokovic e Alcaraz, tu l’hai vista? Che ne pensi?

Jannik Sinner: “Sì, ne ho visto un pezzo. Ho perso l’inizio perché mi stavo allenando, ma poi ho visto il secondo set. È stata una partita molto fisica, con un livello molto alto. Quando due dei migliori giocatori al mondo si affrontano è normale che regalino qualcosa di speciale. È un piacere poter guardare questo genere di partite, è un livello che non si vede tutti i giorni.

D: Alcuni giocatori sono stati costretti a rinunciare a questo torneo per via delle Olimpiadi, tu che scelta avresti fatto se avessi potuto giocare a Parigi?

Jannik Sinner: “La risposta dipende sicuramente dal risultato che avrei raggiunto a Parigi. È chiaro che se fossi arrivato a giocarmi una medaglia ci sarebbe stata un’alta probabilità che non sarei stato qui. Il corpo ha bisogno comunque di recuperare e adattarsi al cambio di superficie, l’ultima volta che ho giocato sul cemento era a Miami. C’è comunque un livello molto alto in questo torneo”.

D: Che opinione hai sulla reazione di Djokovic dopo aver vinto l’oro olimpico? Pensi che ti saresti comportato allo stesso modo?

Jannik Sinner: “Credo che lui sappia più di chiunque altro ciò che significa questa medaglia d’oro per lui. Era l’ultimo grande traguardo da raggiungere che gli mancava. Ci era arrivato vicino più volte, con qualche medaglia di bronzo, ma questa volta è stata quella giusta. Anche la reazione di Alcaraz, allo stesso modo, dimostra quando tutti noi lavoriamo per poter arrivare a giocarci questi obiettivi”.

D: Parlando di te, quanto sei contento di poter tornare a giocare?

Jannik Sinner: “È bellissimo, sicuramente. Sono arrivato qui molto presto, in primis per smaltire in tempo il jet lag e poi per concludere il mio recupero fisico. I primi giorni sono stati molto tranquilli, non ci siamo allenati molto ma abbiamo fatto un percorso graduale. Ora sto pian piano aumentando i ritmi e sento che il mio corpo sta bene, sono pronto per tornare a competere. È passato un po’ da Wimbledon, dove ho giocato la mia ultima partita, spero di poter giocare bene”.

D: Ciao Jannik, quest’anno hai vinto 22 partite su 23 sul cemento, come spieghi il tuo grande successo su questa superficie?

Jannik Sinner: Sicuramente il cemento è la mia superficie preferita, anche se ad ogni torneo si presentano situazioni un po’ diverse. Qui la palla vola molto, devi sentire bene la palla in campo. L’importante è affrontare ogni partita con la giusta mentalità. Martedì penso che inizierò in doppio, poi vedremo come andrà. Sarà un buon inizio per prepararmi al singolare”.

D: Sia tu poco fa che Darren Cahill avete detto che le palle volano molto… Che differenza fa questa condizione nel tuo modo di giocare?

Jannik Sinner: “Sicuramente bisogna fare un paio di piccoli aggiustamenti, dipende anche da quanto rimbalza la palla. Si può cercare di giocare con un po’ più di rotazione, anche se le palle che arrivano piatte e molto profonde sono complicate da gestire. È importante riuscire a fare il giusto mix, la prima partita è importante proprio per mettere insieme tutte queste cose”.

D: Visto che provieni dal nord Italia, mi chiedevo, per caso segui la NHL o l’hockey qui in Canada?

Jannik Sinner: “So che molti miei amici seguono l’hockey e ci giocano anche, nel posto in cui sono nato ci si può giocare parecchio. Io però non lo seguo molto, ci ho giocato una volta sola.

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