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Federica Pellegrini da atleta a membro del CIO: “Rivesto questo ruolo per dare una voce agli atleti”

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Mancano poche ore alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. In un clima di festa (e con qualche preoccupazione) nella capitale francese tutto è pronto per lo spettacolo lungo la Senna che darà il via ai Giochi, sebbene qualche sport abbia già iniziato le sue avventure olimpiche (calcio, pallamano e rugby seven).

Momenti preparatori che sono anche l’occasione per raccogliere le dichiarazioni del gran numero di sportivi, personaggi e autorità che sono presenti nella capitale francese.

Tra coloro che sono presenti a Parigi vi è Federica Pellegrini, ex campionessa olimpica di nuoto e membro del CIO, dato che nel 2021 la campionessa italiana è stata eletta nella  Commissione atleti del Comitato Olimpico Internazionale.

La plurimedagliata ex nuotatrice azzurra era presente all’inaugurazione di Casa Italia insieme al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Durante l’occasione Pellegrini ha parlato a Radio Sportiva delle emozioni legate a questa grande avventura che sta per iniziare: “Sì è una grandissima emozione, devo dire poi essere onorati dalla presenza del Presidente è sempre incredibile. Da ex atleta e immagino anche per gli atleti che lo hanno visto ieri al villaggio, Casa Italia ha un’importanza fondamentale per noi. è un po’ ritrovare quel calore di casa dopo giorni intensi di gare, di fatica e quindi averlo qui anche oggi è stato veramente emozionante.

Pellegrini che ha vissuto una evoluzione. Da atleta che viveva dentro il villaggio olimpico a figura istituzione che la vive dall’esterno. Una situazione che non cambia il modo di pensare della campionessa italiana a livello di sensazioni e di sguardi. “Io alla fine mi sento sempre un po’ un atleta. Dentro di me c’è un po’ di nostalgia sicuramente. Cambiano sicuramente le prospettive. Adesso vedo lo sport da una diversa prospettiva non solo dalla concretezza del gesto tecnico, però sono comunque contenta di essere rimasta in questo movimento olimpico così bello”

Il nuoto è sempre nel cuore della campionessa veneta e il Direttore Tecnico della nazionale italiana di nuoto Cesare Butini ha sottolineato come Federica Pellegrini non aveva subito la tensione delle Olimpiadi neanche all’esordio, avvenuto a soli 16 anni. “Io vedo le mie 5 Olimpiadi sono state vissute in 5 modi completamente diversi perché le Olimpiadi si svolgono ogni 4 anni. Porta proprio l’evoluzione fisica, psicologica nell’atleta a vivere dei momenti completamente diversi. Quindi se io penso ad Atene, ero completamente inconsapevole di dove ero, cosa facevo. A 16 anni, veramente non mi rendevo conto dell’importanza del momento. Già a Pechino ovviamente è stato completamente diverso.

Parigi che, come detto, sarà una Olimpiade diversa della Pellegrini per il ruolo che ricoprirà. Da atleta a membro del CIO ma con lo stesso spirito “Va bene nel mio nuovo ruolo. Io parlo sempre per gli atleti e quindi fatto molto sono rimasta molto legata al mio mondo, alla mia concretezza e sono molto contenta di rivestire questa veste per dare loro voce.”

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