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Wimbledon: Ruud e Dimitrov non sbagliano, bentornato Shapovalov

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L’attesa è finita e inizia lo spettacolo dell’edizione numero 137 di Wimbledon. Non ci sono sorprese per quanto riguarda i primi verdetti con i favoriti di giornata Casper Ruud e Grigor Dimitrov che non lasciano set per strada e chiudono i conti senza problemi rispettivamente con Alex Bolt e Dusan Lajovic. Torna a sorridere il semifinalista del 2021, Denis Shapovalov vince e convince 3-0 contro l’insidioso Nicolas Jarry e stacca il pass per il secondo turno. Successi anche per Borna Coric, Leonard Struff e Juncheng Shang. Il croato è vittorioso 6-3 7-6 6-3 sul brasiliano Felipe Meligeni Alves, deve penare un po’ in più il tedesco per avere la meglio su Fabian Marozsan in quattro set mentre score immacolato per il cinese che batte Christian Garin 7-5 6-4 6-4

[8] C. Ruud b. A. Bolt 7-6(2) 6-4 6-4

Sin dalle prime battute la poca attinenza all’erba di Casper Ruud si fa notare, anche grazie a un Alex Bolt molto propositivo e ben deciso a godersi l’esperienza del main draw dei Championships. I primi due set vengono sì vinti dal norvegese, ma in entrambi non mancano i problemi in risposta, dove la curva mancina dell’australiano fa molto male, ma anche al servizio, visti i continui attacchi e il buon tocco a rete di Bolt. Nel primo set gli spaventi per lo scandinavo sono tutti racchiusi nel quinto game dove è costretto a risalire la china da 0-40 e annulla tre palle break all’avversario evitando di andare sotto nel punteggio in un momento delicato. Nel tie break Casper fa leva sulla sua esperienza ed è decisivo quando conta, firmando l’1-0 con un comodo 7-2. L’ago della bilancia del secondo set è la parte centrale dove sul 2-2 è il numero 8 del seeding a mettere la freccia per primo, salvo trovare una pronta reazione del classe 1993 che trova il controbreak prima di deporre nuovamente le armi e concedere il nuovo sorpasso al più quotato rivale che chiude 6-4. Stesso score nel terzo set con il nativo di Oslo che chiude la pratica in quasi due ore e un quarto rendendosi protagonista di un discreto esordio a Wimbledon.

[10] G. Dimitrov b. D. Lajovic 6-3 6-4 7-5

Situazione ancor più liscia per Grigor Dimitrov, tds n.10 e tra i giocatori più attesi sui prati ad un risultato di alto livello. Eccezion fatta per il terzo set, il punteggio nei primi due parziali è anche fin troppo magnanimo dato che il bulgaro concede ben poco a Dusan Lajovic, il cui tennis con ampie aperture soffre gli slice dell’avversario e la velocità della superficie. Oltre al servizio di Grisha, che con la prima appare del tutto ingiocabile. E il trovarsi ad inizio terzo set in poco più di un’ora ben fotografa la super prestazione. E’ all’alba di quello che sarà l’ultimo round che il serbo, senza più nulla da perdere, prova a scalfire le sicurezza dell’avversario andando, a sorpresa, a brekkare in apertura portandosi addirittura sul 4-1 iniziando a fare qualche pensierino sulle probabilità di allungare il match. Il bulgaro sente che qualcosa non va, chiama il medical time out e mai scelta fu più provvidenziale. Il finalista di Miami si mette di nuovo a macinare gioco e infila tre game di fila portandosi sul 4-4 e on serve. Quando il tie break sembra essere alla porte, arriva la zampata del numero 10 al mondo che strappa la battuta a 0 e mette il punto esclamativo al match con il 7-5 che stoppa i tentativi di rimonta di Lajovic.

D. Shapovalov b. N. Jarry 6-1 7-5 6-4

Toh chi si rivede ! E’ sorprendente infatti, e finalmente in positivo, Denis Shapovalov. Il canadese, fuori dai 100 da un po’, non ottiene risultati degni di nota proprio dall’ottavo a Wimbledon 2023. E sembra ben intenzionato a riprendere da dove aveva lasciato il proprio tennis meraviglioso ma a volte troppo evanescente. E così subito prova la fuga, con successo contro Nicolas Jarry che sembra non essere mai sceso in campo con il giusto piglio. Ne fa le spese soprattutto nel primo set che si esaurisce in 23 minuti, sintomatico di come nel 6-1 rimediato non ci sia stata partita. Più equilibrato, per lo meno nel punteggio, il secondo parziale che vede il cileno perdere la battuta solo sul 5-5, offrendo il fianco al canadese che non si fa pregare e vola sul 2-0 con un autoritario 7-5 dove non ha mai concesso palla break e già aveva flirtato con il break in apertura di parziale. Qualche piccolo rammarico per Nicolas per quanto concerne il terzo set, dove non riesce a sfruttare due palle break per rientrare in equilibrio facendo in modo che sia determinante il sorpasso nel quinto game dove Shapo gli strappa il servizio a 0 e chiude, stavolta con qualche patema, sul 6-4 e si rende autore finalmente di una prestazione all’altezza della propria mano educata.

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