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ATP Stoccarda: Berrettini si ferma a due punti dal successo, primo titolo in carriera per Draper

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[6] J. Draper b. [PR] M. Berrettini 3-6 7-6(5) 6-4

Matteo Berrettini arriva a due punti dal titolo ma non riesce ad afferrare l’occasione e finisce per cedere in tre set 3-6 7-6(5) 6-4 nell’atto conclusivo del Boss Open di Stoccarda. Il finalista di Wimbledon 2021 conferma le ottime impressioni offerte nelle partite precedenti e si aggiudica con personalità il set d’apertura grazie a un passaggio a vuoto di Draper alla battuta. Sembra che la situazione si possa replicare nel secondo parziale, in realtà il tennista inglese alza per il resto della contesa il livello di efficacia della prima palla e non cede più la battuta.

Matteo manca tre palle-break e soprattutto non fa suo il tie-break della frazione di mezzo, quando Jack si disimpegna meno bene al servizio ma si dimostra più completo nell’azione di avanzamento a rete sulle orme del servizio. Nel terzo set Berrettini serve benissimo ma subisce un calo atletico vistoso nella seconda metà del parziale e si arrende. Splendida settimana comunque per il romano, che lascia Stoccarda per Halle con un bagaglio di ore di buonissimo tennis che serviranno a mettere a punto la “macchina” per il prosieguo della stagione verde, fino all’appuntamento di Wimbledon. Sfuma però  il nono titolo per lui, che è appannaggio del giovane inglese, al suo primo successo in assoluto: al Queens’ sarà uno dei primi avversari di Carlos Alcaraz.

Primo set: un solo break dà la frazione a Berrettini al nono game

Il ventiduenne Draper giunge alla terza finale, la prima sull’erba, e cerca di rompere il ghiaccio in termini di titoli dopo le sconfitte di Sofia 2023 e Adelaide 2024; comunque vada a finire il match, da lunedì sarà il primo britannico nel ranking grazie al sorpasso su Cameron Norrie.

La sfida tra due tennisti aggressivi e dotati di grande battuta si apre con tre ace e un servizio vincente per l’italiano; le risorse di Matteo risiedono, oltre che sul colpo di inizio gioco, sul rovescio slice basso che, indirizzato in cross sul dritto mancino di Draper, può dare problemi al movimento un tantino ampio del drive per il tennis dei prati. L’inglese può invece puntare sulla diagonale del proprio rovescio per spostare Matteo e costringerlo alla corsa laterale con il dritto, movimento per lui arduo.

Dopo un 1-1 soprattutto di servizi vincenti e ace, lo scambio parte decisamente più spesso; Berrettini appare più pronto e in grado di presentare la sua mercanzia migliore di drittoni, rovesci ma anche lob e qualche soluzione di volo in tocco. Draper subisce la personalità e l’intraprendenza di Matteo e mantiene un atteggiamento più timido; nel quarto game l’inglese esordisce con un ace ma per il resto del game non trova più la prima palla.

Berrettini dirige una magnifica risposta di rovescio in cross che Jack non riesce a rianimare con il gancio di dritto e incassa due doppi errori che propiziano il primo break del match. Matteo prosegue a farsi rispettare con il servizio e continua a giocare con maggiore scioltezza; Draper prova a smorzare con il rovescio slice, ma se non c’è la profondità il tennista romano può balzare sulla pallina con il dritto e sventagliare con efficacia. Draper opta anche per la strada della rete in controtempo per scombinare il quadro tattico dell’azzurro, ma i risultati sono scarsi e le occasioni comunque sporadiche per poter creare seri pensieri al rivale.

Berrettini commette un paio di errori a rete, serve un doppio errore nel settimo game e viene spinto ai vantaggi dall’aggressività dell’inglese che lo costringe a un lob difensivo di rovescio fuori misura, ma nel complesso si disimpegna con ordine e senza mai rischiare. Sul punteggio di 5-3 The Hammer dal 15-15 spedisce tre ace consecutivi che gli fruttano la frazione: 6-3 per lui in trentatré minuti, sette ace, un doppio errore e un ottimo nove su dodici con la battuta di scorta.

Secondo set: nessun break e un Draper più completo si aggiudica il tie-break

Draper inizia alla battuta e nel secondo game strappa il 40-40 vincendo lo scambio più lungo e spettacolare della partita; può essere un frangente psicologicamente decisivo per il britannico ma Berrettini butta subito un ace per spegnere gli ardori dell’avversario; successivamente prende la rete, disegna una prima volée di rovescio traballante in mezzo al campo per poi avventarsi sul recupero dell’inglese con un secondo colpo di volo di dritto non replicabile da parte di Jack.

Draper pare registrare meglio il servizio e concede meno spazio alle sortite dell’atleta romano; i duellanti giungono velocemente sul punteggio di 2-2 e il ventiduenne di Sutton sale 3-2 con cinque ace in tre turni; il nodo che Jack non scioglie ancora è il predominio negli scambi quando si trova in risposta: il suo dritto non è all’altezza delle variazioni di ritmo di Berrettini, che non appena riceve una traiettoria alta rimanda sprazzi di fast tennis di categoria A.

Il numero 40 del ranking sale 5-4 con un game bianco; per lui solo tre punti ceduti alla battuta. Sul 40-0 serve da una posizione prossima al corridoio e il servizio mancino ad uscire gli spalanca il campo per il rovescio nell’angolo opposto. Nel decimo game Matteo ha una indecisione durante il punto inaugurale e, forse troppo indietro con il corpo, invia un dritto in rete. L’italiano rimedia con un colpo drive a uscire rapidissimo ma Draper tiene in risposta e sul 30-30 sposta sapientemente Berrettini nell’angolo del dritto, da dove l’azzurro sprigiona un colpo che vola oltre la linea bianca.

È la prima palla-break, che però è anche un setpoint. L’italiano confeziona un servizio vincente e un ace per sventare l’agguato, ma Jack non molla e torna in vantaggio grazie a un dritto lungolinea in contropiede che coglie Matteo in ritardo; Draper chiama l’avversario a rete con il dropshot di dritto e chiude il varco al passante con la volée di dritto.

Il match si accende: Berrettini ha in serbo un altro servizio vincente per annullare il secondo setpoint ed esce illeso dal game. Sull’abbrivio del successo parziale nell’undicesimo game Berrettini arriva sul 15-15 con un passante lungolinea slice giocato da posizione complicata, lento e beffardo. È il colpo della partita, ma sul 15-40 è bravo Jack a scansare le minacce e a difendere il turno di battuta.

È tempo di tie-break: Berrettini serve più prime palle e coglie il minibreak nel quinto punto, ma lo rende immediatamente non riuscendo a gestire una risposta profonda di dritto dell’avversario. Jack sta infatti mettendo a punto il colpo in ribattuta e sul punteggio di 5-5 ne disegna un’altra, da destra verso sinistra, che gli offre il setpoint. Il serve and volley con stoccata finale di rovescio risolve la contesa per lui e spinge la finale al terzo set.

Terzo set: calo fisico di Berrettini che cede al decimo game

Berrettini torna a giocare il set decisivo dopo il match di primo turno mentre per Draper c’è solo un incontro “facile”, quello di sabato con Nakashima. Matteo riparte con decisione alla battuta, mostrando di non soffrire il contraccolpo psicologico di essere stato a due punti dal traguardo; nei primi due game del parziale con la palla in mano nessun ace ma otto su otto quando la prima palla fiammeggia. I primi cinque game scorrono velocemente e dai movimenti del corpo dell’italiano non si percepiscono problemi di tenuta atletica; Matteo serve con grande attenzione e precisione, esattamente come nell’unico terzo set giocato nella manifestazione.

Nel sesto game Draper torna a comunicare il coraggio che lo anima fronteggiando una palla-break con un ineccepibile serve and volley da sinistra e mettendosi il 3-3 in tasca con un lungolinea di rovescio perfetto. Lo stesso colpo giocato in cross dell’inglese è la chiave del settimo game, che Draper vince con due esemplari consecutivi dal 30-30 che gli regalano il break. Dalla palla-break in proprio favore Matteo subisce un parziale di 11 punti a due che sospingono l’inglese verso il 5-3. Jack si reca in battuta e non trema: quattro punti in fila confermano il calo di energie del nostro rappresentante e regalano al britannico il primo titolo in assoluto.

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