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Roger Federer senza filtri: “Il ritiro un sollievo, gli ultimi anni sono stati complessi”

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Roger Federer, che ha giocato il suo ultimo match ufficiale in singolare a Wimbledon 2021 (per la precisione nei quarti di finale contro Hubert Hurkacz), ha deciso di appendere la racchetta al chiodo ufficialmente a settembre 2022, quando è tornato in campo per un doppio di Laver Cup con il suo grande rivale e amico Rafael Nadal. È stato un momento davvero emozionante per tutti gli appassionati di tennis, con lo sport della racchetta che ha detto addio ad uno dei suoi più grandi protagonisti in una cornice davvero suggestiva e alla presenza di tutti gli altri Fab Four (così fu chiamato circa quindici anni fa questo gruppo di campioni che ha dominato il tennis dell’epoca contemporanea): il già citato Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray.

L’ex numero 1 del mondo, intervistato da PEOPLE, ha dichiarato di vivere molto bene anche senza essere più un atleta di professione. “Sono davvero felice, mi sento bene nei panni dell’ex tennista – ha affermato lo svizzero –. È una sensazione strana ma anche bella: negli ultimi anni non mi sentivo più bene, quindi sto provando anche un’enorme sensazione di sollievo. Ci sono diversi aspetti dell’essere un tennista professionista che da fuori non si vedono, ed in realtà sono molto faticosi. Naturalmente ci sono i rapporti con i media da curare costantemente, ma anche i test antidoping, a cui dobbiamo dedicare un’ora di ogni nostra giornata. Mi svegliavo e già sapevo nel profondo che qualcuno sarebbe venuto a sottoporti al test, e così quell’ora della tua vita svaniva tutti i giorni. Quindi non nascondo che è bello sapere che nessuno suonerà il campanello alle sette di mattina per l’antidoping, così come non aver più da fare tutte quelle piccole cose che finiscono per diventare una parte piuttosto importante del tuo lavoro”.

Il prossimo 20 giugno uscirà su Prime Video il documentario Federer: Twelve Final Days, in cui il 20 volte campione Slam rivelerà quei momenti privati dei giorni ​​che hanno preceduto il suo ritiro, compresi attacchi di ansia e le discussioni a casa con la sua famiglia, ma anche la sua decisione di aprire un nuovo capitolo della sua vita. Inizialmente le riprese erano solo per i miei figli, i miei amici e me, forse qualche clip da condividere sui social – ha precisato Federer –. Ecco perché si tratta di un documentario naturale, senza un copione. Quando le riprese sono finite, tuttavia, ho capito che valeva la pena condividere con tutti il mio ultimo capitolo da tennista professionista. Non ho ancora voluto fare un documentario completo su tutta la mia vita e qualcosa su quei dodici giorni mi sembrò perfetto.”

L’otto volte vincitore di Wimbledon ha anche confermato la sua intenzione di non scomparire completamente dal mondo del tennis. “Amo troppo questo sport e sono ancora in contatto con Nadal, Djokovic e Murray. Sono stato a casa di Rafa quest’anno a gennaio: adesso è padre e si trova in una fase molto positiva. Ma sto anche provando altre cose – ha proseguito l’elvetico –: sto imparando a giocare a golf insieme alla mia famiglia, è uno sport difficile (ride)”.

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