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Roland Garros, qualificazioni femminili: Danilovic, Niemeier e Jeanjean guadagnano il main draw-

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I. Burillo Escorihuela b. J. Teichmann 6-1 7-6(1) (a cura di Cipriano Colonna)

La spagnola Irene Burillo Escorihuela sconfigge con il punteggio di 6-1 7-6(1) la svizzera Jill Teichmann, in quasi due ore di partita. La ventiseienne iberica, numero 280 del mondo, prenderà così parte al primo tabellone principale a livello Slam della carriera. Dopo un primo set in cui comunque c’è stata parecchia lotta, a discapito di quello che potrebbe far pensare lo score finale, con ben 3 dei 7 games totali decisi ai vantaggi e due invece conquistati dalle battute a 30. Tuttavia, Irene subito dopo aver cancellato le uniche due palle break concesse nel parziale sul 3-0pesante” si è addirittura costruita una doppia chance consecutiva di 5-0 e servizio.

Nella seconda frazione, pronti via e lo spartito dinamico del match sembrava ripercorrere pedissequamente quanto visto nel set d’apertura: Burillo è volata immediatamente sul 3-0, stavolta “leggero”, breakkando alla terza opportunità del game.

A quel punto, però, nel quarto gioco è venuto fuori l’orgoglio della ventiseienne nativa di Barcellona: in passato issatasi sino al n.° 22 del ranking femminile – nel luglio del 2022 – e in grado di raggiungere gli ottavi al Roland Garros di due anni fa. Salvatasi ad oltranza e rimasta in partita vidimando il 3-1, l’elvetica si è dapprima creata una doppia possibilità di contro-break nel successivo game di risposta per poi sventare ancora altre due palle per il doppio break spagnolo prima di trovare il tanto agognato primo sussulto della sua partita – peraltro a zero. (4-3).

Da qui in avanti si assiste alla solita fantascienza che si ammira ripetutamente nel tennis femminile, Teichmann si autoflagella riperdendo nuovamente il turno di battuta e mandando Escorihuela a servire per il match. L’iberica – di Saragozza, capoluogo dell’Aragona – sente la pressione e va sotto di nuovo 0-40, recupera fino alla parità ma al primo vantaggio esterno cede rimettendo in discussione il verdetto del set. Le battute capiscono che è il momento di salire di giri e per due games non concedono 15, prima del tie-break però c’è un ultimo brivido provato dalla n.° 199 del mondo. Jill si fa riacciuffare dal 40-15 ma tiene alla fine il servizio ai vantaggi: è però una mera consolazione, il gioco decisivo è a senso unico.

[5] J. Niemeier b. [32] D. Galfi 6-4 6-1 (a cura di Cipriano Colonna)

La testa di serie n.° 5 del tabellone cadetto del Roland Garros, la tedesca Julie Niemeier, batte per 6-4 6-1 l’ungherese Dalma Galfi (32esima testa coronata delle quali) in appena un’ora e venticinque minuti di gioco.

La ventiquattrenne di Rotterdam sarà dunque ai nastri di partenza del main-draw parigino, con la speranza di migliorare il 1°T (miglior risultato nel torneo) raggiunto sia in occasione dell’edizione 2023 che del 2022. Ricordiamo che il suo piazzamento più importante in una prova Major sono i quarti a Wimbledon 2022, dove dopo una corsa straordinaria si fermò dinanzi alle variazioni e alla maggiore esperienza della connazionale Maria, ma si è anche spinta fino agli ottavi a Flushing Meadows nella stessa stagione.

L’attuale n.° 97 al mondo, arrivata al massimo fino alla posizione n.° 61 nel novembre 2022, è stata in grado di vincere nonostante i 5 doppi falli commessi nell’incontro – aiutata dal fatto che l’avversaria abbia fatto peggio con 6 doppi errori – a fronte di 0 aces. 20 sono stati invece i vincenti della teutonica, 17 gli errori gratuiti: addirittura 31 quelli di Dalma. 76% di punti vinti sulla prima per Julie, solamente il 31% di resa con la seconda palla di servizio per la venticinquenne magiara. 6 delle 10 palle break avute a disposizione sono state convertite Niemeier, trasformate solo 3 su 7 recita al contrario il bilancio ungherese.

70 a 48 su 118 punti complessivi in favore della tedesca ci dice una cosa ben chiara: la partita è sempre stata in controllo di colei che l’ha vinta.

[2] J. Riera b. A. Eala 4-6 7-6(3) 6-4 (a cura di Cipriano Colonna)

Successo in rimonta per l’argentina Julia Riera, seconda favorita del tabellone minore del secondo Slam della stagione, che supera a fatica la classe 2005 delle Filippine Alexandra Eala: arresasi soltanto per 4-6 7-6(3) 6-4 in 2h40‘ di grande battaglia ed equilibrio mentale. Per la ventunenne di Pergamino, provincia di Buenos Aires, si tratterà della prima partecipazione assoluta nel tabellone primario di un torneo del Grande Slam.

In Australia si era fermata proprio all’ultimo turno, quello decisivo, delle quali. Anche nella mattinata odierna ha rischiato seriamente di salutare il sogno “primo Major dalla porta principale” ad un passo dal realizzarlo, la classe 2002 bonaerense infatti dopo essere andata sotto di un set è partita male anche nella seconda frazione ritrovandosi subito indietro di un break. Ha però trovato la forza interiore per rimediare prontamente e da lì qualcosa è cambiato nelle dinamiche emotive dello scontro. Pur mancando la possibilità di servire per pareggiare i conti sul 5-4, facendosi contro-breakkare a 15, al tie-break Riera è stata semplicemente perfetta.

Infine, il terzo parziale è stato un po’ una sintesi di ciò che la sfida aveva proposto in precedenza: Julia scappa sul 3-1, dopodiché frantuma quattro break point nei suoi due successivi turni di battuta prima di subire il rientro prepotente di Alexandra, la quale tuttavia peccando di inesperienza si è risciolta proprio nel momento della verità. Strappo determinante nel nono game e chiusura del discorso in quello seguente, al primo match point senza però farsi mancare la chance del contro-break chiaramente annullata.

Match certamente più scoppiettante rispetto ai precedenti, non solo per il finale al cardiopalma ma anche per l’atteggiamento propositivo di entrambe le protagoniste sempre rivolto a comandare lo scambio: e i numeri, in tal senso, certificano la sensazione vissuta nel vedere l’incontro. 44 winners albicelesti, 38 quelli filippini; certo anche diversi errori (52-34) tuttavia inevitabili per stile di gioco e soprattutto esiguo chilometraggio nel tour dei grandi.

Le altre qualificate

Nell’interessante sfida tra Leolia Jeanjean (qui la sua storia) e la promessa statunitense Robin Montgomery, è la francese a prevalere in rimonta 4-6 6-2 6-4. Dopo aver ceduto la battuta nel secondo game della partita finale, Montgomery ha infilato quattro giochi di fila, salvo poi subire lo stesso trattamento da Jeanjean che disputerà così il suo terzo Roland Garros consecutivo.

La ventenne croata Lucija Ciric Bagaric, n. 185 WTA in rapida ascesa, guadagna il suo primo main draw all’Open di Francia. Anzi, il primo Slam. Di più, il primo del Tour. Lucija ha battuto la giapponese Sara Saito 7-6(5) 6-1 in 90 minuti, recuperando il servizio perso in un secondo game da 28 punti. È andata meglio all’altra giapponese impegnata nella giornata, la nona del seeding Moyuka Uchijima, vittoriosa 7-5 6-4 della cipriota Raluka Serban. Seconda apparizione Slam per lei, dopo la sconfitta al primo turno dell’Australian Open 2023.

Passa anche la tds n. 11 Olga Danilovic in forza del 7-6(2) 7-5 inflitto all’australiana Astra Sharma, che ha mancato due set point servendo sul 5-3 del secondo set. Infine, pass strappato anche dalla ventiduenne turca Zeynep Sonmez, che ha sconfitto 7-6(5) 6-3 la croata Jana Fett. Primo Slam anche per lei.

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