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Piemonte Open, Passaro: “Non mi aspettavo queste due settimane. Ho chiesto scusa a Musetti per il servizio da sotto”-

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Da Torino, il nostro inviato

Se due settimane fa gli avessero detto che cosa sarebbe successo 15 giorni dopo, probabilmente si sarebbe messo a ridere. Invece è tutto vero: Francesco Passaro non solo è andato a un misero punticino dagli ottavi a Roma (con Borges il rammarico del match point non sfruttato), ma ha metabolizzato alla velocità della luce la delusione dell’eliminazione (se davvero di delusione dobbiamo parlare), è venuto di corsa a Torino e ha vinto il Piemonte Open Intesa Sanpaolo.

Lo ha fatto battendo cinque top100 consecutivi, lui che fino a due settimane prima aveva vinto solamente due partite contro top100 in tutta la carriera. Galan (#90), Ruusuvuori (#71), Nakashima (#72), Sonego (#47) e Musetti (#29), alzando sempre di più l’asticella e conquistando il titolo più importante della sua carriera, il secondo a livello Challenger. Da lunedì Francesco sarà n°133 del mondo, guadagnando 107 posizioni. Una scalata pazzesca, che però non dovrà fermarsi qui. Di seguito le dichiarazioni del perugino, felicissimo, in conferenza stampa.

Giovanni Pelazzo, Ubitennis: complimenti davvero per due settimane fantastiche. Hai detto più volte di non avere parole per descrivere questi giorni: se dovessi trovarne una sola, quale sarebbe?

Francesco Passaro: Incredibili. Sono state due settimane incredibili ma che sicuramente non mi aspettavo. Speravo in un futuro un po’ più lontano di poter vivere momenti del genere, sono veramente contento di aver ritrovato il mio miglior tennis e di essere riuscito a giocare dieci partite di fila in così poco tempo. Era da tanto che non giocavo così tanti match vicini. Sono contento di star bene fisicamente e dell’atteggiamento che sto tenendo in campo”.

Giovanni Pelazzo, Ubitennis: su quel servizio da sotto hai sorpreso un po’ tutti, anche Musetti stesso. Ci avevi già pensato magari durante la preparazione del match o ti è venuta così istintivamente in quel momento?

Francesco Passaro: “Devo dire che in effetti ci avevo già pensato prima. Lorenzo risponde molto dietro e avrei magari potuto sorprenderlo. Mi è uscito anche male, però sicuramente lui non se l’aspettava e l’ho messo in difficoltà. Non l’avevo mai fatto in tutta la mia carriera, era la prima volta. Ero anche un po’ imbarazzato, non è una cosa molto rispettosa nei confronti dell’avversario, anche se ultimamente sempre più giocatori lo stanno usando. Mi è uscito un po’ così, infatti a fine partita ho chiesto scusa a Lorenzo. A me non piace, non so perché l’ho fatto, sono stato un po’ trasportato dalla tensione. Ero veramente testo nell’ultimo game, ma l’importante era vincere. Ora cercherò di godermi questa vittoria e spero di riuscire ad entrare nel tabellone delle qualificazioni a Parigi. Questa sera andrò subito là a firmare, speriamo in bene! Se non dovessi entrare, tornerò a casa ad allenarmi in vista dei prossimi impegni. (Il tabellone delle qualificazioni è stato già compilato con Passaro al momento è fuori di due posti, dunque ci sarà spazio per lui in caso di ritiri, ndr)

Giovanni Pelazzo, Ubitennis: quanto ti brucerebbe stare fuori dalle qualificazioni del Roland Garros in questo momento?

Francesco Passaro: “Purtroppo io al giorno della chiusura delle liste avevo quella classifica, le regole sono queste. Io andrò a Parigi in ogni caso per non avere rimpianti nel caso in cui poi effettivamente dovessi entrare. Se entro bene, se non entro sono comunque molto soddisfatto per queste ultime due settimane.

D: Hai un gioco molto solido, concreto e potente, in che cosa puoi ancora migliorare?

Francesco Passaro: “Posso migliorare ancora molto servizio e risposta, i due colpi fondamentali per giocare ad alto livello. Anche a livello di atteggiamento devo dare continuità a quanto fatto in queste due settimane, anche se ovviamente non è semplice. È uno degli aspetti che sto cercando di migliorare maggiormente. La strada penso sia quella giusta, stanno arrivando i primi risultati e sono estremamente contento”.

D: Due settimane fa eri n°240 e lunedì sarai a ridosso del n°130, quest’anno probabilmente potrai entrare in top100…

Francesco Passaro: “Speriamo! Toccando ferro, spero di entrarci. È l’obiettivo e raggiungeremo sodo per raggiungerlo, ma lo scopo principale è essere competitivo ad alto livello. Poi la classifica viene di conseguenza.

Roman Bongiorno, Ubitennis: con Musetti siete molto amici, che cosa si prova ad affrontare un amico in una finale?

Francesco Passaro: “Purtroppo nello sport, soprattutto in quelli individuali come il tennis, una volta che si entra in campo non ci sono amici. Non è facile per me giocare i derby, anche se ad oggi devo dire che ho maturato l’esperienza necessaria per poterli affrontare con serenità, senza pensare troppo a chi ho di fronte. Non era semplice vederlo nervoso, ma nonostante ciò Lorenzo è sempre rimasto attaccato alla partita. Non appena sono calato un attimo a livello di intensità lui mi ha rimesso subito in difficoltà.

Giovanni Pelazzo, Ubitennis: ci auguriamo tutti che tu riesca ad entrare nelle qualificazioni a Parigi, ma se non dovesse andare così quali saranno i tuoi programmi?

Francesco Passaro: “In quel caso giocherò ancora dei Challenger sulla terra, tra cui ovviamente Perugia (il torneo di casa, ndr). Sull’erba giocherò solamente le qualificazioni a Wimbledon, per poi tornare subito su terra e provare a giocare qualche torneo di qualificazione a livello ATP”.

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