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Short track, Andrea Gios avvisa Arianna Fontana: “Non può decidere lei chi deve allenare l’Italia o chi deve essere convocato”

Un’altra precisazione. Giorni e ore convulsi per la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio. Le polemiche letteralmente deflagrate a causa del post sui social di Arianna Fontana non accennano a spegnersi. Nel noto messaggio, la fuoriclasse nostrana ha chiarito inequivocabilmente la rottura con la Federazione e annunciato anche l’eventualità di lasciare i colori azzurri per gareggiare con gli Stati Uniti, visto il ruolo del marito, Anthony Lobello, coach personale della campionessa dello short track.

È passato un po’ di tempo dall’ultima volta che vi ho aggiornato sui problemi che ho dovuto e devo affrontare. Purtroppo non ci sono state comunicazioni costruttive sulla mia partecipazione ai Giochi Olimpici del ‘26 da parte della FISG dopo che, dall’aprile scorso, ci sono state ammissioni, da parte del presidente della FISG, di errori commessi e fatto promesse che non sono mai state mantenute. Lo staff rimane, in parte, quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e questo non è accettabile“, un estratto delle parole di Fontana contenute nel post citato (clicca qui per la lettura completa).

Le reazioni sono state molteplici e il presidente della FISG, Andrea Gios, ospite della Domenica Sportiva su Rai2, ha ribadito alcuni concetti già emersi alcuni giorni fa. “Ci sono stati degli incontri in cui abbiamo cercato di capire le esigenze dell’atleta e ci siamo attivati per mettere a sua disposizione una somma di 200.000 euro per garantire tutte le risorse per allenamenti, staff, viaggi ecc. Questa era la proposta, comunicata l’11 gennaio, quando vi era stato anche l’incontro con il presidente del CONI, Giovanni Malagò, e Arianna era serena“, ha sottolineato Gios.

Quel messaggio sui social è stato un fulmine a ciel sereno e si fa riferimento alle questioni personali legate agli episodi in allenamento con altri componenti della squadra. Tutto è stato analizzato dalla Procura Federale, che ha interrogato le parti coinvolte e si è arrivati a un’archiviazione“, ha precisato il n.1 della FISG.

Sulla minaccia di gareggiare per un altro Paese, pensando alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, Gios ha aggiunto: “Sono convinto che non andrà a pattinare per un’altra nazione e da parte mia non avrà alcuna autorizzazione, qualora volesse farlo. Lei è un’atleta che adoro, ma abbiamo messo a sua disposizione un budget importante e non può pensare di decidere lei l’allenatore o gli atleti da convocare“.

Foto: LaPresse

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