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Giacomo Nicotera, un triestino tallonatore nel Rovigo tricolore del rugby

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Giacomo Nicotera, un triestino tallonatore nel Rovigo tricolore del rugby

TRIESTE «Solo adesso, a 24 ore di distanza dalla vittoria nella partita decisiva, comincio a rendermi realmente conto che sono campione d’Italia, ed è una sensazione che non dimenticherò mai più».

Sono state queste le parole pronunciate ieri da Giacomo Nicotera, triestino classe ’96, tallonatore del Rovigo, quando nella città veneta i festeggiamenti per lo scudetto 2021, conquistato nella gara decisiva con il Petrarca Padova, erano ancora in pieno svolgimento.

Dopo aver mosso da giovanissimo i primi passi nelle file del Venjulia, sodalizio triestino che ha sfornato generazioni di giocatori, seguito dallo sguardo attento di papà Giorgio, ex rugbysta, e di Andrea Boltar, anch’egli ex giocatore di talento e attualmente dirigente del Rugby educativo propaganda, Giacomo ha ben presto spiccato il volo verso i vertici della palla ovale italiana, in virtù di grandi doti fisiche e tecniche e di una eccezionale volontà di emergere.

Chiamato dal Rovigo nella massima divisione nazionale, Nicotera aveva già vissuto una forte emozione soltanto pochi mesi fa, quando, pur rimanendo tesserato per la società rodigina, era stato convocato dalla Benetton Treviso per giocare nel “Pro 14”, torneo considerato la Champions League della palla ovale, grazie alla regola che permette il doppio tesseramento, per permettere agli elementi di maggior qualità di prendere comunque parte a questa manifestazione.

E così, in un breve volgere di tempo, Giacomo Nicotera ha abbinato alll’esordio in un torneo di assoluto prestigio internazionale la conquista dello scudetto. «È tutto bellissimo - ha aggiunto Giacomo, al colmo della gioia - fra l’altro fra pochi giorni mia mamma Susanna compie gli anni, perciò il tricolore lo dedico a lei».

L’ottimo momento del rugby triestino è confermato anche da un’altra notizia: l’elezione di Emanuele Stefanelli, classe 1976, alla carica di presidente del Comitato regionale della Federazione italiana rugby. Nell’assemblea svoltasi a Palmanova, Stefanelli ha ottenuto l'87% dei voti. Nato a Livorno, ma trapiantato a Trieste per motivi di lavoro, Stefanelli è un dipendente statale. Ha iniziato la sua avventura ovale da giocatore nel San Vincenzo Livorno, a Trieste è stato poi uno dei fondatori del Venjulia. Appese le scarpe al chiodo, è stato direttore generale della squadra triestina per 10 anni e negli ultimi quattro ha rivestito anche il ruolo di vice presidente del Comitato regionale.

«Sono molto orgoglioso di questo risultato - ha detto appena eletto - ora ci aspetta un periodo di grande lavoro, per ripartire in sicurezza e tornare a svolgere tutte le attività, fondamentali per la promozione e lo sviluppo del nostro movimento».

Nel nuovo direttivo siederà anche il triestino Maurizio Buzzan.

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