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Addio a Giancarlo Busatto, colonna del rugby veneziano

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Addio a Giancarlo Busatto, colonna del rugby veneziano

MESTRE. Una delle colonne portanti del Venezia Rugby se n’è andata lunedì, all’età di 54 anni. Lascia la compagna, Martina. Giancarlo Busatto, figura molto conosciuta del rugby veneziano e mestrino, non ce l’ha fatto dopo mesi di cure in ospedale, seguite a un infarto e ad una ischemia che lo avevano colpito nel febbraio scorso. Si era infatti sentito male di ritorno da un allenamento con i ragazzi della sua squadra, la Under 18 del club lidense, e da quel momento era iniziato un autentico calvario tra mille speranze e cure mediche.

Busatto era stato subito ricoverato in ospedale, e la gravità delle sue condizioni aveva portato i medici a ricoverarlo in terapia intensiva, dove vi è rimasto per mesi, prima dello spostamento in lungodegenza.

Privo di conoscenza, il suo corpo non ha più retto nella giornata di lunedì primo giugno, in cui ha lasciato la compagna e tantissimi amici che lo adoravano come persona e come uomo di sport e cultura. «Giancarlo è stato a lungo un vero punto di riferimento nel nostro club», spiega Daniele Resini, presidente del Venezia Rugby. «Lui era originario proprio dell’isola, e qui aveva iniziato a giocare a rugby, spostandosi poi al VeneziaMestre. Da noi era ritornato come allenatore, e seguiva la formazione giovanile Under 18 assieme ad altri colleghi dello staff. Giancarlo era una persona squisita, una di quelle che fa gruppo».

«E come tutti i rugbisti intelligenti, era un uomo saggio, un grande comunicatore. Tutto era derivato dal suo carattere aperto, piacevole, che tutti apprezzavamo e amavamo. Era stato un ottimo giocatore, un numero 8 che comandava la mischia e si faceva valere in campo», prosegue il presidente Resini. «Per noi tutti è una grande perdita, ci mancherà davvero moltissimo».

Prima di allenare al Lido, al campo delle Quattro Fontane, Giancarlo Busatto era stato tecnico anche al club del Foscarini a Venezia. Ma il suo legame con il Lido era indissolubile, anche se da tempo si era trasferito a Mestre. Sull’isola ci tornava in continuazione per allenare i ragazzi del settore giovanile, ma anche per trascorrere del tempo assieme ai “Kankari”, il gruppo di giocatori della formazione “Old” che partecipa ai campionati di categorie e con le “Mummie” di Mestre. Lui oltre a giocare faceva anche in quel caso gruppo. I funerali si terranno sabato 5 giugno, alle ore 11, nella chiesa di Santa Maria Elisabetta. E’  certo che il mondo del rugby veneziano e mestrino si ritroverà per dargli l’ultimo saluto, con amicizia e calore. 

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