Si è spento il sorriso di “Merenda”, simbolo del Rugby Viadana

VIADANA. «Era l’emblema del Rugby Viadana, storico volontario fin dai primi anni del club. Aveva un’umanità che lo ha fatto ben volere da tutti, dai giocatori poi diventati big fino ai più giovani. Ogni club ha bisogno di personaggi come Merenda che ne traccino la storia. E lui lo ha fatto per 30 anni. Una bruttissima notizia ho ricevuto questa mattina. E non lo possiamo nemmeno salutare».

Franco Tonni, ex giocatore ed ex gm del Rugby Viadana, ricorda così Fiorenzo Coppi, per tutti ‘Merenda’, 70 anni compiuti tre giorni fa in un letto dell’ospedale Oglio Po dove l’altra notte una polmonite se lo è portato via. Originario di Pomponesco dove lascia la sorella Angela e la nipote Letizia (era coetaneo e amico del sindaco Giuseppe Baruffaldi), lascia la compagna Daniela Farina e una miriade di amici non solo a Viadana. Aveva lavorato all’Arni di Boretto come meatore quindi cuoco e poi in ufficio, chiudendo anche da sindacalista. Faceva pure parte dell’Anpi di Viadana.

Ma oltre al Po, la sua grande passione era il Rugby Viadana del quale fu massaggiatore e factotum fin dai primi tempi eroici, affiancando poi con la sua grande e volontaristica disponibilità i suoi successori nell’epoca del professionismo. Da sempre socio del club giallonero che aveva pure presieduto nei primi anni, era una persona di una disponibilità unica e dal cuore grande. Fin dal mattino sui social si sono intrecciati i messaggi di cordoglio di tanti ex giocatori gialloneri. Pure dalla Nuova Zelanda non mancheranno di piangere la scomparsa di un simbolo della palla ovale viadanese.

Il saluto di Plinio Sciamanna, ex pilone ed ex allenatore viadanese, riassume il pensiero comune: «Ciao Merenda! Grazie per la bella persona che sei stata!». —

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