Judo a misura di ipovedente: academy per trenta giovani
La Judo Academy fa tappa a Ponte nelle Alpi. Il programma, nato dalla collaborazione tra Fispic e Fondazione OneSight EssilorLuxottica, promuove l’arte marziale a favore di quei ragazzi ciechi e ipovedenti che hanno da poco scoperto la disciplina o che mai l’hanno provata.
Dopo le tappe di Milano e Torino, la Judo Academy è arrivata anche nel palasport di Ponte, dove i ragazzi provenienti da tutto il Veneto hanno potuto allenarsi con i tecnici della nazionale e al fianco degli atleti ipovedenti e ciechi che si stanno preparando per le Paralimpiadi di Parigi 2024. In tutto 15 giovani dai sette ai quindici anni, contattati tramite scuole, palestre di judo, Unione Italiana Ciechi e molte altre realtà del territorio, sono arrivati sabato e altrettanti nella giornata di ieri, tra di loro anche un ragazzo di Feltre.
«Lo spirito dell’iniziativa è nobile», ha detto Sandro Di Girolamo, presidente della Fispic. «L’idea è quella di dare la possibilità a questi ragazzi di praticare attività, facendoli uscire dalle loro case e crescere attraverso lo sport e, perché no, di portarli anche a ottenere grandi risultati a livello internazionale. Luxottica ci sta supportando in un modo importante».
«Abbiamo scelto di collaborare con la Fispic», spiega Andrea Rendina, segretario generale della Fondazione Luxottica, «perché è un progetto che dà concretezza alla nostra mission del “vedere meglio e vivere meglio”. Nel momento in cui la situazione visiva di una persona è compromessa, ci impegniamo al massimo per lo sviluppo personale e sociale. La Judo Academy vuole aumentare la base di ipovedenti e ciechi che praticano l’arte marziale sia a livello amatoriale che professionistico. Inoltre, anche l’Unesco ha indicato il judo come lo sport più raccomandato per i giovani con problemi visivi per quanto riguarda gli ambiti del movimento, postura e equilibrio. Abbiamo voluto fare questo piccolo giro d’Italia con quattro date a Torino, Milano, Belluno e Pescara, vale a dire i quattro territori in cui Luxottica opera».
Jacopo Dal Pont