Pallamano, l'effetto Milovic migliora Trieste

TRIESTE. È partito con il botto il girone di ritorno della Pallamano Trieste. Il successo casalingo di sabato scorso contro la Raimond Sassari, una delle candidate più credibili alla vittoria del campionato, testimonia la bontà dell'organico biancorosso. Alla ricerca di nuovi equilibri dopo l'arrivo di Milovic, la formazione di Oveglia lavora per trovare continuità di risultati a partire dal prossimo impegno a Fasano. «L'innesto di Milovic - commenta Giorgio Oveglia - ha dato equilibrio al gioco della squadra. Igor si è preso responsabilità in prima persona ma la cosa che è balzata agli occhi è stata la capacità di creare spazi ai suoi compagni. L'arrivo di un terzino capace di aprire le difese è stato fondamentale, poi la differenza contro Sassari l'ha fatto lo spirito del gruppo e la grande voglia di rivalsa di una squadra che non si è arresa alle difficoltà. È venuto fuori il dna triestino, la capacità di gettare il cuore oltre l'ostacolo».
La rimonta furiosa, il parziale di 6-1 che nel finale ha spento le velleità di Sassari ha confermato le qualità di un gruppo che si candida a essere una delle mine vaganti del ritorno. «Lavoriamo per questo - continua il tecnico triestino - nella consapevolezza che dobbiamo continuare a faticare per crescere e migliorare. Ne ho parlato con i ragazzi. È positivo che non ci siamo arresi e mi dà fiducia che siamo riusciti a rimontare ma non possiamo permetterci il lusso di disputare gare in salita. Dover rincorrere l'avversaria costringe a spendere tesori di energia e questo, alla lunga, rischi di pagarlo».
Tornando all'esordio di Milovic, ha colpito la capacità di inserirsi molto rapidamente nel gruppo. Ha saputo essere decisivo fornendo un apporto importante in fase offensiva andando oltre gli attuali limiti fisici. «Sono contento - sottolinea Oveglia - perchè ha mostrato un immediato attaccamento alla maglia. Adesso è forse al 50% della condizione fisica eppure, nel finale, ha chiesto di restare in campo. Un segnale importante che testimonia le sue qualità. Bravo Igor a inserirsi, bravi i compagni ad aprirgli le porte dello spogliatoio e farlo sentire subito parte del gruppo. Ha legato con tutti, ha preso sotto la sua ala il giovane Stojanovic. Parlare la stessa lingua aiuta e credo che per Aleksandar l'esempio di un professionista come Milovic possa essere prezioso per crescere». Prossima sfida, sabato a Fasano. Biglietto da visita dei pugliesi il successo esterno sulla quotata Siena. «Ho visto la partita, mi ha impressionato. Un motivo in più per restare concentrati, volare basso e preparare la gara con attenzione». —