Zirkzee, strappo con Amorim dopo il Newcastle: la Roma lo aspetta
La frattura è evidente e ormai anche pubblica. Joshua Zirkzee e il Manchester United stanno vivendo una convivenza sempre più forzata, logorata da panchine, minuti concessi col contagocce e malumori che filtrano dallo spogliatoio. L’ultima scena, quella contro il Newcastle, ha certificato lo strappo: mezz’ora in campo, poco impatto e la rabbia di Amorim, che secondo la stampa inglese non ha gradito atteggiamento e intensità.
La Roma osserva e aspetta. E soprattutto lavora. Perché Zirkzee ha già scelto: vuole lasciare Manchester, vuole giocare con continuità, vuole sentirsi centrale. E Gasperini questo glielo ha promesso, spiegandogli un utilizzo totale dentro il suo sistema: centravanti, sottopunta, raccordo tra i reparti. Un “nove e mezzo”, per dirla con le parole dello stesso olandese.
Il nodo resta la tempistica. Lo United continua a prendere tempo, legando l’uscita di Joshua alle esigenze di rosa e ai rientri post Coppa d’Africa. Ma la sensazione è che la pressione del giocatore possa fare la differenza. L’operazione è impostata su cifre importanti, attorno ai 40 milioni complessivi tra prestito oneroso e obbligo di riscatto condizionato alla Champions. Sarebbe un investimento storico, ma anche una scelta tecnica precisa: il centravanti attorno a cui rifondare l’attacco.
Gasperini aspetta. Non con le mani in tasca, ma con la consapevolezza che Zirkzee non è più un’idea: è un obiettivo. E quando il giocatore spinge dalla stessa parte, spesso il tempo diventa solo un dettaglio.
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Fonti: Gasport, Corsera, Il Messaggero, Corsport
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