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IL 2025 ROSSAZZURRO: l’illusione di Pescara e la ripartenza. La goduria con Benevento e Salernitana. Il cammino verso la vetta

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L’ultima vittoria del 2025 archivia un anno solare importante per la crescita societaria e di squadra. Primi mesi difficili, quelli risalenti alla stagione scorsa: pensiamo alle sconfitte con Benevento, Juventus NG e Cerignola tra Gennaio ed il 2 Febbraio. La settimana successiva, primo acuto del 2025 a Monopoli, una serie di pareggi poco esaltanti al cospetto di Casertana, Altamura e Foggia, il brillante mese di Marzo caratterizzato da tre vittorie su quattro, l’approdo ai Playoff con una squadra giunta all’appuntamento in salute, fino ad arrivare al successo illusorio di Pescara nella fase nazionale degli spareggi promozione.

L’1-2 finale ha avuto un sapore amarissimo, in quanto il risultato non fu sufficiente per accedere al turno successivo essendosi rivelato fatale il ko di misura riportato tra le mura amiche contro gli abruzzesi. Quel Pescara, poi, portò avanti una cavalcata vincente staccando il pass per la B. Ricordiamo ancora le lacrime di Francesco Di Tacchio e compagni, ma il 14 maggio è una data significativa nella misura in cui il Catania da lì ha saputo risollevarsi e costruire basi solide per il rilancio. Innanzitutto dando al Catania un’impronta societaria differente.

Direzione generale del club affidata ad una figura esperta e di grande competenza, Alessandro Zarbano, carta bianca per Ivano Pastore nell’asset dirigenziale sportivo prendendo a pieno titolo il posto di Daniele Faggiano, ogni tassello messo al proprio posto in base alle proprie capacità e pertinenze. La società ha inviato un messaggio importante assumendo la decisione di non stravolgere l’organico a disposizione ma di confermare l’ossatura centrale della squadra, inserendo elementi funzionali allo scacchiere tattico del riconfermato allenatore Domenico Toscano.

In particolare l’addio del bomber Roberto Inglese – che ha seguito Faggiano alla Salernitana – è stato vissuto con stupore ed incredulità dal popolo rossazzurro, ma il Catania non si è fatto trovare impreparato sul mercato ritenendo che Francesco Forte, in possesso di un eccellente curriculum e con tanta voglia di riscattare la precedente esperienza di Ascoli, non lo avrebbe fatto rimpiangere (mossa rivelatasi azzeccata). In aggiunta al rientro per fine prestito di Emmanuele Cicerelli e l’acquisto di Salvatore Caturano, che avevano vinto il titolo di capocannoniere rispettivamente nel girone B e C.

Il ritiro estivo svolto a Norcia in un clima di serenità, impegno e dedizione al sacrificio ha contribuito a cementare un gruppo che, nei mesi successivi, ha dimostrato di sapersi calare nella realtà compattandosi ancora di più nelle difficoltà con gerarchie chiare e ben definite. Pian pianino il Catania ha alimentato l’entusiasmo dei tifosi e ben presto gli scettici si sono dovuti ricredere a suon di gol e risultati che hanno portato la squadra a raggiungere ed inseguire la vetta, per poi ritrovarla ancora al giro di boa agganciando il Benevento.

Ricordiamo la partenza a razzo con Foggia (6-0), Cavese (0-1) e Monopoli (4-0). Momento delicato a Settembre con la brutta sconfitta di Cosenza, i pochi punti raccolti tra Sorrento, Trapani e Audace Cerignola (fortunoso pareggio in Puglia, ndr). Il ritorno alla vittoria con Siracusa e Giugliano che hanno preceduto il 2-0 e l’1-0 inflitto a Salernitana e Benevento, momento di puro godimento nel dimostrare di potersela giocare in fondo lanciando segnali forti al campionato. Unico neo, qualche battuta d’arresto lontano dal “Massimino” lasciando per strada dei punti che avrebbero consentito al Catania di ottenere il primato solitario. Al netto di qualche episodio arbitrale sfavorevole e di infortuni in serie che hanno privato l’undici di Toscano di pedine fondamentali.

In ogni caso a prevalere è stata sempre la forza di un gruppo che non si è mai disunito, capace addirittura di esaltarsi nei momenti difficili. Anche e soprattutto questo rappresenta il segno chiaro di un Catania che ha saputo riorganizzarsi all’esito della stagione passata, costituendo un team fatto di uomini veri, professionisti dentro e fuori dal campo. Con questo gruppo nella sua interezza (ad eccezione di un paio di elementi che potrebbero essere ceduti a gennaio ndr), il Catania si appresta ad affrontare la seconda parte del campionato per il raggiungimento dell’ambito traguardo. Con l’auspicio di coronare il sogno di una città affamata di calcio, a cui la C sta proprio stretta.

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