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Oscar 2025, il flop dell’anno è il Settebello. Ma Bagnaia e il calcio…

L’Italia archivia un 2025 caratterizzato da risultati brillanti dal punto di vista sportivo, come testimoniano le tante medaglie conquistate nelle varie rassegne iridate, i trionfi in Coppa Davis e BJK Cup, gli Slam portati a casa da Jannik Sinner, i vari successi in Coppa del Mondo. Non sono però mancate le grandi delusioni nel corso di questa stagione e così OA Sport ha assegnato l’Oscar per i flop dell’annata agonistica che volge al termine.  

OSCAR OA SPORT 2025, IL FLOP DELL’ANNO 

FLOP DELL’ANNO: SETTEBELLO (PALLANUOTO)

Il peggior Settebello degli ultimi sedici anni: settimo posto ai Mondiali, bisogna ritornare alla disastrosa edizione di Roma 2009 per trovare una mesta undicesima posizione, che fu poi il preludio al trionfo iridato di due anni dopo. A Singapore abbiamo ammirato una Nazionale poco brillante e convincente, a tratti dimessa e con poco brio, spentasi in un quarto di finale dai toni disfattisti e nei fatti mai incominciato. 

L’Italia finisce sotto per 3-1 contro la Grecia dopo sei minuti, è imprecisa in superiorità numerica e in contrattacco, non incide e poi tutto finisce per l’ingenuità colossale commessa da Iocchi Gratta: ginocchiata ai danni di Argyropoulos, espulsione definitiva, rigore contro e quattro minuti in inferiorità numerica. Gli ellenici si issano sul 7-1 e nei fatti la partita finisce con largo anticipo, sancendo l’eliminazione degli azzurri dal torneo. 

La nostra Nazionale era tornata in acqua dopo aver scontato una squalifica per la protesta inscenata alle Olimpiadi di Parigi 2024, ma il rientro è stato davvero da lacrime e ben al di sotto delle aspettative. Urgerà un cambio di ritmo importante da parte degli uomini di Sandro Campagna, già a gennaio ci sarà un’occasione di rivincita agli Europei: il cammino verso le Olimpiadi di Los Angeles 2028 entra nel vivo. 

SECONDO POSTO: ITALIA BASKET MASCHILE 

Le ambizioni alla vigilia del grande evento stagionale non erano delle più grandi e qualche infortunio di troppo durante l’avvicinamento aveva un po’ tarpato le ali alla nostra Nazionale, che riesce comunque a rendersi protagonista di un’ottima fase a gironi agli Europei: dopo l’iniziale sconfitta contro la Grecia, infatti, gli azzurri riescono a regolare Bosnia Erzegovina, Georgia, Spagna e Cipro, chiudendo al secondo posto e qualificandosi così in maniera baldanzosa agli ottavi di finale. 

L’accoppiamento è però decisamente sfortunato e l’avversario del primo turno a eliminazione diretta è la Slovenia del fuoriclasse assoluto Luka Doncic, che in quell’incontro risulterà immarcabile e mattatore assoluto. L’Italia proverà a rimanere in corsa e rimonterà anche progressivamente, salvo poi affondare nel finale dominato dai balcanici e uscire così dalla rassegna continentale, poi vinta dalla Germania Campione del Mondo (sarebbe stata l’avversaria ai quarti), con tanta amarezza e molti rimpianti. 

Un cammino poco soddisfacente che ha convinto Gianmarco Pozzecco a rassegnare le proprie dimissioni dopo tre anni alla guida della Nazionale, durante i quali ha partecipato ai Mondiali 2023 e fallito la qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024. Si è ripartiti da Luca Banchi, ma il suo esordio sulla panchina è stato pessimo: sconfitta contro l’Islanda nel primo match di qualificazione ai Mondiali 2027. Per fortuna si è firmato il colpaccio in Lituania, ma il cammino è in salita: per il momento l’Italbasket resta malata. 

TERZO POSTO: FRANCESCO BAGNAIA (MOTOGP)

Lo scorso anno perse di misura il duello con Jorge Martin e non riuscì a conquistare il terzo Mondiale consecutivo, nonostante il maggior numero di successi conseguito nell’arco della stagione. In questa stagione, invece, il ribattezzato Pecco è andato in totale affanno: non ha mai trovato il feeling con la Ducati, è andato in crisi a più riprese, l’intesa con la Scuderia di Borgo Panigale si è affievolita ed è stato soppiantato da Marc Marquez, capace di dominare il campionato. 

I numeri sono stati impietosi: due sole vittorie nei Gran Premi della domenica (Austin e Giappone) e otto podi complessivi, nelle ultime cinque gare lunghe non è mai giunto al traguardo, quinto posto finale nel Mondiale MotoGP, superato anche da Marco Bezzecchi e Pedro Acosta. Serve una netta inversione di rotta nel 2026, anche se c’è il rischio di disputare una stagione da separato in casa e con la possibilità di una domanda ricorrente: dove correrà Francesco Bagnaia nel 2027? 

QUARTO POSTO: FERRARI F1 

Mestissimo quarto posto nella classifica costruttori, con la metà dei punti della McLaren e ampiamente distaccata da Mercedes e Red Bull. Mai veramente in gara per qualcosa di importante, in difficoltà totale nell’intero arco della stagione, abbandonando lo sviluppo della vettura con largo anticipo. Anonima, abulica, inerme, incapace di dare una svolta, apparsa senza futuro. E l’introduzione del nuovo regolamento nel 2026 non sembra poter rappresentare un vantaggio per una scuderia ben lontana dai fasti dei giorni migliori. 

La Scuderia di Maranello appare un po’ alla deriva, senza una guida solida, con poche idee e con poca capacità nel realizzare una vettura davvero competitiva. E dire che dodici mesi fa si lottò fino all’ultima gara per il titolo costruttori contro la McLaren. L’ingaggio di Lewis Hamilton non è stato prolifico: la vittoria nella Sprint Race in Cina aveva illuso, poi il nulla totale e mai un podio in Gran Premio per il ribattezzato Re Nero, ben lontano dal fuoriclasse che fu. 

Due secondi posti e cinque terze piazze per Charles Leclerc non cambiano più di tanto la sostanza. Bene non fanno le lamentele dei piloti, le critiche di Elkann ai due alfieri, la scarsa comunicazione all’interno del box. Serve una rivoluzione concreta per tornare a sognare, l’ultimo Mondiale piloti venne festeggiato nel 2007… 

QUINTO POSTO: ITALIA CALCIO 

Si può parlare a lungo del criticabile meccanismo di qualificazione ai Mondiali, si può discutere per ore su come il Sudamerica abbia qualificato il 60% delle proprie squadre (e potrebbe toccare il 70% nel caso in cui la Bolivia superi gli spareggi interzonali) e dei troppi posti per Asia e Nord-Centro America, si può analizzare nel dettaglio come l’Europa sia stata penalizzata in termini numerici dall’allargamento della rassegna iridata rispetto agli altri Continenti.  

Si può dire tutto, ma il regolamento era chiaro fin dall’inizio e l’Italia non ha molto da recriminare, visto che ha rimediato due sonore batoste contro la Norvegia: 3-0 a Oslo e 4-1 a Milano, un totale di 7-1 in due scontri diretti oggettivamente a senso unico contro Haaland e compagni. Il secondo posto nel gruppo I era il minimo sindacale vista la bassa caratura di Israele (si è rischiato un pareggio…), Estonia e Moldavia. 

Poche idee, poco talento, sempre meno italiani in Serie A, sempre meno scelta. L’esonero di Luciano Spalletti e l’ingaggio di Gennaro Gattuso hanno portato più brio, più grinta, più mordente, ma il tasso tecnico e il livello agonistico non possono cambiare dalla sera alla mattina. Ora i playoff in primavera: prima la semifinale contro l’Irlanda del Nord, poi l’eventuale finale in trasferta contro Galles o Bosnia Erzegovina. Saltare i Mondiali per la terza volta di fila sarebbe un danno enorme. 

ALBO D’ORO FLOP DELL’ANNO OA SPORT  

2015 – Nazionale di atletica  

2016 – Nazionale di basket  

2017 – Nazionale di calcio  

2018 – Fabio Aru (ciclismo)  

2019 – Nazionale di calcio Under 21  

2020 – Non assegnato  

2021 – Nazionale di scherma  

2022 – Nazionale di calcio  

2023 – Non assegnato  

2024 – Nazionale di calcio  

2025 – Nazionale di pallanuoto maschile

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