Alessandro Renica e Alessio De Giuseppe a Terzo Tempo Calcio Napoli
Renica a Terzo Tempo: “Mi sembra che Conte si fidi sempre degli stessi, ma giocatori importanti come Lukaku hanno avuto infortuni seri”
Alessandro Renica, ex difensore del Napoli, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero:
“I giocatori s’impegnano e seguono Conte, lo adorano. Le cause da ricercare per questo momento sono i tanti infortuni seri ai giocatori importanti. Mi viene in mente Lukaku che l’anno scorso risolveva tante partite complicate. E poi forse anche il poco turnover. Il Napoli gioca tante partite e ci sono giocatori che giocano poco e dovrebbero trovare più spazio. Beukema, per esempio, mi sono chiesto come mai non abbia giocato a Bologna dopo che Rrahmani aveva già giocato due partite consecutive e anche Lobotka era rientrato dall’infortunio. Mi sembra che Conte si fidi sempre degli stessi. Lui non si discute, è un grande allenatore. Questi periodi li passano un po’ tutti.
Contro il Bologna mi è piaciuto l’ingresso di Lang. È entrato bene. Il primo tempo è stato in equilibrio. Nella ripresa il Napoli non riempiva l’area, però ho visto Lang mettere in difficoltà la difesa rossoblù andando sul fondo e puntando l’uomo. Dopodiché, la parola più importante per un giocatore è la fiducia e la fiducia ha un costo. Bisogna dargli l’opportunità anche di sbagliare mezz’ora.
Un allenatore deve preoccuparsi anche dello stato di un singolo giocatore. Se Conte dovesse schierarsi con i tre centrali fisici e possenti in un 3-4-2-1, si preoccuperebbero così di coprire Di Lorenzo che non vive un buon periodo di forma, di marcare il centravanti e anche tenere su Lookman.
Novembre è un mese tosto anche per gli infortuni. Arriva il freddo, i campi pesanti, e poi ci sono tre partite intense. Un po’ di paura personalmente ce l’ho. Anche i giocatori che si sono fatti male pesantemente non è semplice tornare in campo a livello psicologico. Se non sei proprio libero di testa e fisicamente e devi giocare partite importanti è pesante. Lo strappo muscolare è come una pugnalata dentro al muscolo, ne ho avuti cinque di fila. A Bologna ho visto un po’ di paura di Lobotka di farsi male di nuovo”.
Avv. Fulgeri a Terzo Tempo: “Siamo delusi dal rinvio a giudizio. L’esito finale sarà favorevole al presidente De Laurentiis”
Fabio Fulgeri, avvocato del presidente De Laurentiis riguardo il processo delle plusvalenze del Napoli, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero:
“La decisione del giudice decreta solo che le nostre ragioni dovranno farsi valere in un processo. Rinvio a giudizio? Siamo assolutamente delusi, anche in base alla nostra produzione difensiva, alle consulenze inoppugnabili e autorevoli che abbiamo presentato. Eravamo molto fiduciosi, siamo certi che l’esito finale sarà assolutamente diverso.
Il procedimento riguardo l’Inter? Si tratta di situazioni differenti. Il Napoli non è una società quotata in borsa, quindi segue la metodologia dell’Istituto Nazionale di contabilità. Questa indagine che riguarda il Napoli nasce dall’analisi di operazioni di mercato condotte da diversi club con la Roma quando ci sono state altre vicende per la compravendita di giocatori. Penso all’Inter, ma anche all’Atalanta. Le valutazioni con riferimento a situazioni speculari sono state diverse. Forti di un precedente della Procura di Milano lo avevamo anche sottoposto al giudice, che non ha ritenuto di proseguire su questa strada. Il presidente De Laurentiis conosce bene le cose, è un uomo di mondo. Si affida alle valutazioni di noi avvocati, siamo certi che l’esito sarà favorevole al presidente”.
De Giuseppe a Terzo Tempo: “Manca un po’ quell’energia di cui parla Conte. Si è spenta un po’ la luce da quando si è infortunato De Bruyne”
Alessio De Giuseppe, giornalista di DAZN, ha parlato nel corso di Terzo Tempo Calcio Napoli, trasmissione in onda su Televomero:
“Quell’energia di cui parla Conte manca. Dall’infortunio di De Bruyne si è spenta un po’ la luce e quell’amalgama del gruppo che c’era. Penso che dopo il confronto ci sia stato un reset. C’era tanto non detto nello spogliatoio e forse quella settimana che s’è preso Conte è servita. Da un punto di vista tattico non penso ci siano dei problemi. Credo più ci sia un impegno fisico per i tanti viaggi e le tante partite di seguito. La cosa che però mi aveva allertato sono le dichiarazioni di Conte dopo Napoli-Como, dove definisce positivo lo 0-0. Non ricordo il tecnico elogiare un pareggio nella sua carriera. Si è un po’ esagerato sul suo periodo libero, aveva anche impegni familiari.
Politano è un ragazzo molto genuino. Gli manca solo essere nato a Napoli per essere definito napoletano a tutti gli effetti. Ho un’immagine di quando lui si mise in macchina per arrivare a Piazza Vittoria sventolando una bandiera. È un ragazzo straordinario. Non so quanti polmoni abbia, ma io credo che stia un po’ risentendo a livello fisico in questo momento.
La rovesciata di McTominay è diventata la firma dello scudetto del Napoli e della qualificazione ai Mondiali della Scozia. Può essere un po’ distrattiva per lo spogliatoio, so che c’è stata una forte accoglienza e mette un bel clima nello spogliatoio. È uno dei giocatori più importanti nel calcio di oggi ed è tornato a Castel Volturno con la massima umiltà.
Il soprannome McFratm? L’anno scorso volevo tirargli fuori qualcosa, e allora mi è venuto in mente questo soprannome, chiedendo anche ai colleghi napoletani. Io credo che a volte debba arrivare a casa un po’ di genuinità. Spesso ci sono domande e risposte preimpostate. Lì era un momento di leggerezza.
Sarà un’Atalanta molto offensiva. Non so se credere a Krstovic dall’inizio. Però credo che le parole di Palladino su Scamacca non siano da sottovalutare. Magari vuol fare quel lavoro psicologico fatto già con Kean. La priorità del tecnico è anche conquistare la fiducia di alcuni elementi che un po’ avevano perso con Juric.
De Bruyne per il Napoli è stato una sorta di ciliegina per il mercato. Da Castel Volturno si percepisce che Lukaku è un po’ il garante di Antonio conte. È importantissimo che sia tornato in rosa. Il reset passa anche per lui.
Ho potuto raccontare il terzo e quarto scudetto del Napoli nello spogliatoio. A Udine, Gollini mi ruppe la camicia. Mentre nella festa dell’anno scorso, Buongiorno e Contini vollero replicare quella scena”.
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