Gasp, segreti da primato
Si racconta che quando Gasperini voglia dire qualcosa vada subito dritto al cuore, a volte anche con dei termini e dei mezzi poco "ortodossi". Sta di fatto, però, che l'elettroshock sta funzionando, almeno su qualche giocatore. Viene in mente Dovbyk , ad esempio, che in allenamento è stato spesso richiamato dall'allenatore ma che sta tornando a rendere a buoni livelli. Ma vengono in mente anche due come Dybala e Pellegrini , che hanno il contratto in scadenza e che sembravano giocatori destinati a "vivacchiare". Ed invece la Joya attraversa un momento di grande brillantezza (mentale, ma anche fisica) mentre l'ex capitano ha avuto modo di incidere e ha voglia di farlo ancora. (...) Ad oggi quella di Gasp è la migliore difesa nei 5 campionati top d'Europa, quasi un unicum nel suo storico. Ma l'allenatore della Roma ha trovato un regista difensivo eccezionale come Mancini e due marcatori puntuali ed essenziali come Celik e Ndicka, a difesa di un fortino che ha in Svilar il suo uomo migliore. (...) Gasperini ha costruito la sua vetta provando e riprovando. Soprattutto in attacco, dove ha iniziato con la sua formula classica (due trequartisti a supporto del centravanti, Dovbyk o Ferguson che fosse) per poi passare al falso nove (Dybala), alle due punte e anche all'attacco mobile (con Soulé e Bailey , ma anche con la Joya). Tanti cambiamenti, con schieramenti sempre diversi. E l'ultima genialata, la scelta di schierare Cristante come incursore, mossa che ha funzionato a Reggio Emilia (contro il Sassuolo) ed è stata decisiva per dare la svolta - nel secondo tempo - contro il Parma. (...) I dieci gol della Roma in campionato sono distribuiti su tanti giocatori, ben sette. Soulé è in vetta con 3 reti, poi Dovbyk con 2 quindi Dybala, Hermoso, Wesley, Pellegrini, e Cristante, Ma quello che, a conti fatti, ha sorpreso di più finora di Gasperini è la sua capacità di cambiare pelle in corsa, di sapersi adattare a situazioni diverse a seconda delle dinamiche della partita. Con il Parma, ad esempio, dopo pochi minuti Gasp ha cambiato di posizione tutti e tre i difensori, spostando Mancini in posizione di braccetto destro per cercare di attaccare il più possibile lo spazio e andare in supporto dell'azione offensiva. Esattamente come Wesley nelle ultime partite ha giocato più a sinistra che a destra. E, quindi, più nella fascia non di sua competenza che in quella che rappresenta il suo giardino di casa. Adattamenti, certo, ma anche una duttilità importante, sia dei singoli giocatori sia delle situazioni di squadra.
(gasport)

