Sala Stampa Padova-Juve Stabia, Andreoletti: “Un punto che ne vale 3. Emozionato dalla gente dell’Euganeo”
Mister Matteo Andreoletti nel post Padova-Juve Stabia:
«Come analizza questo 2 a 2?
Per me questo punto vale come una vittoria, sia per come si era messa la partita, visto che sul 2 a 1 era difficile reagire, sia perché la qualità dell’avversario è tanta, una squadra con giocatori importanti e molto bene allenati.
Non ho ricordi di suoi tre cambi tra primo e secondo, era contrariato a fine primo tempo?
Si ho finito il primo tempo arrabbiato. Sapevamo la loro qualità, la fase di non possesso la abbiamo impostata bene anche nelle ripartenze, non mi è piaciuta però la fase di possesso palla. I cambi però sono stati dettati più che da questo dal fatto di voler contrastare la loro intensità e inserire giocatori dalla panchina che potevano aiutarci.
Sulle fasce, oltre Ghiglione e Capelli ci sono altri giocatori, come mai hai scelto di far giocare Ghiglione sulla sinistra?
Secondo me Capelli poteva darmi delle buone soluzioni, Ghiglione meritava di giocare dopo Catanzaro, vero però che messo a sinistra si è trovato a giocare con il piede meno abile, l’ho sostituito per una mia scelta non corretta di metterlo oggi in quella posizione, non per suoi demeriti.
Bortolussi punto fermo della squadra, Lasagna arriva sempre a crearsi l’occasione ma non riesce a sbloccarsi.
Mattia è un grande giocatore, la sua doppietta non mi stupisce, il secondo gol è da Serie A. Mi stupisce non il suo lato realizzativo ma quanto aiuta la squadra, è un bomber che ha la disponibilità di un terzino. Davanti abbiamo tante soluzioni, avrei voluto far entrare Seghetti ma dopo il 2 a 2 ho deciso di non farlo entrare, altrimenti sarei stato pronto a metterlo in campo. Per Lasagna è solo questione di tempo, deve sbloccarsi
Nel primo tempo ti abbiamo visto scontento, avevi detto nella conferenza di ieri che sarebbe stato decisivo ciò che avreste fatto senza la palla, vi ha sorpreso il loro modo di pressarvi invece?
Il dominio del gioco o lo si prende o lo si concede, abbiamo scelto di stare più bassi del solito e attenderli per poi ripartire e abbiamo avuto delle occasioni. Per assurdo abbiamo preso gol quando li abbiamo pressati alti, credo che l’atteggiamento difensivo della squadra sia stato buono, abbiamo scelto di lasciare a loro il gioco ma con la palla possiamo fare molto meglio.
Nel finale di gara siete riusciti a pareggiarla e poi avete difeso con compattezza gli ultimi 15, è sintomo di maturità?
Secondo me dobbiamo crescere ancora, la Serie B non fa prigionieri, sto cercando di capire come lavorarci perché non leggiamo bene i momenti, abbiamo gestito male ripartenze, rimesse laterali, braccetti che al novantesimo vanno in sovrapposizione: dobbiamo, da questo punto di vista, migliorare. Abbiamo la forza e la qualità di riprendere le partite come oggi, ma per degli errori abbiamo rischiato di compromettere la gara, dopo 9 partite di Serie B dobbiamo già essere esperti.
Dopo 9 giornate qual è il suo bilancio? Sembra positivo
Certo, avrei firmato per essere qui: Devo dire che siamo l’unica squadra delle 20 che giochiamo ogni 3 giorni in questa settimana, pensare di essere vicino alla zona calda, a pochi punti dalla possibilità di andare in A ci fa contenti ma dobbiamo andare avanti con la testa bassa e continuare a lavorare.
Ha vinto in 2 campi difficili come Catanzaro e Monza, non è che date il vostro meglio fuori casa?
No, amo giocare all’Euganeo sia per il pubblico sia per il campo, siamo partiti da Trento con pochissimi tifosi al seguito e oggi riempiamo l’Euganeo. Siamo molto felici di questo e mi tengo stretta la possibilità di giocare qui. Sentire l’inno oggi cantato dai tifosi mi ha emozionato.
Oggi sembravi più arrabbiato del solito in panchina
Lavoriamo tanto su certe cose e mi capita di arrabbiarmi molto, il giallo che ho preso era dovuto, devo migliorare io ma devono migliorare anche i ragazzi, insieme dobbiamo fare esperienza velocemente.
I due gol subiti di oggi arrivano da ragazzi di 18 e 19 anni, forse qualche giovane potrebbe giocare di più? Penso a Di Maggio e Harder.
Abbiamo giovani che non stanno giocando ma in realtà questi due che hai nominato stanno avendo il loro spazio. Io penso a Bacci, Villa, Seghetti, se ci saranno le condizioni e i momenti servirà il coraggio di buttarli dentro, il loro momento arriverà e io non avrò paura».
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