L’Inter cade a Napoli tra le polemiche
L’Inter non centra l’ottava vittoria di fila cadendo al Maradona per tre a uno. Una gara tosta, ricca di polemiche e – purtroppo – anche di infortuni. Dato però il pareggio interno del Milan contro il Pisa la classifica rimane corta e la possibilità di giocare già mercoledì – data in cui tornerà finalmente a spingere anche il tifo organizzato -, da ai ragazzi di Chivu una possibilità di riscatto immediato.
Tra infortuni e post partita infuocato
Il gol che sblocca la partita nasce dal contatto Miki-Di Lorenzo, in cui secondo i più autorevoli esperti in ambito di moviola è il difensore napoletano ad allargare la gamba per procurarsi il rigore. Fino a quel momento erano stati i nerazzurri a giocare un calcio nettamente migliore.
Proprio al trentesimo accade di tutto, il non rigore fischiato in favore del Napoli porta all’infortunio dell’armeno nerazzurro, sul dischetto si presenta Neres, ma poi dalla panchina partenopea viene designato De Bruyne, il belga realizza infortunandosi gravemente.
Nel giro di un minuto la partita perde due protagonisti fondamentali nei due scacchieri tattici.
Il Napoli inserisce Oliveira, per l’Inter dentro l’ex Zielinski. Ma le polemiche non finiscono qua, prima un’incomprensione su una possibile doppia ammonizione di Gilmour nel finale di primo tempo, successivamente nel secondo tempo il litigio tra Conte e Lautaro che evoca vecchie ruggini tra il tecnico e il toro nerazzurro.
Polemiche che accompagneranno anche il post gara con le parole di Marotta: “la mia presenza è un contributo che voglio dare al sistema, al di là del Napoli che ha meritato la vittoria, l’arbitro non aveva fischiato sul rigore e meglio di lui non poteva esserci nessuno. Rocchi ha detto più volte basta rigorini, cerchiamo una chiarezza una volta per tutte”.
La risposta di Conte non è tardata ad arrivare, ed è stata sopra le righe dato che come più volte accaduto il tecnico partenopeo è sempre tra i più attivi quando si tratta di lamentele arbitrali: “l’Inter appena può manda Marotta, a noi vengo io a parlare. Secondo me una grande squadra deve fare le corrette valutazioni e capire perché oggi ha perso, e non appellarsi a questo perché crei degli alibi ai calciatori e all’ambiente. Io da allenatore non l’avrei mai permesso ad un mio dirigente”.
La buona reazione
Senza dubbio i segnali dopo sette vittorie consecutive sono stati quelli di una squadra affamata, sfortunata all’interno dell’intera gara. Lato episodi – un rigore a dir poco imbarazzante -, lato infortuni e lato azioni nella partita – vedi l’occasione di Bastoni -. L’Inter comunque nonostante le circostanze avverse ha cercato di riprendere più volte in mano la gara, e questo senza dubbio è un aspetto positivo. Dopo la rete di De Bruyne, con l’occasione di Bastoni, dopo il gol di Mctominay, con l’azione che ha portato al rigore poi trasformato da Chala.
Una squadra che comunque ha reagito, e che resta a tre punti dalla vetta dopo aver giocato tre scontri diretti contro Juventus, Roma e Napoli tutti in trasferta. A bottino pieno in Champions, insomma adesso è il momento di stare vicini ai ragazzi di Chivu che tra pochi giorni torneranno in campo per sfidare la Fiorentina, una gara di vitale importanza in cui portare a casa i tre punti.
A tal proposito come suddetto sarà fondamentale il ritorno del tifo organizzato, come aveva già detto Chivu: “questi ragazzi meritano un curva”!
Per non parlare della carica di capitan Lautaro, scagliatosi contro Conte nel momento in cui l’ex Juve era intento nella solita tarantella a bordo campo. Ci sarà tempo per recuperare questi tre punti. Nel mentre i nerazzurri possono godersi il punteggio pieno in Champions, cosa che non si può dire per il Napoli, ma d’altronde si sa, Conte in Europa è sempre stato poco proficuo.
Chivu tra il percorso di crescita e il rammarico per la gara
Il post gara è stato a dir poco vibrante, nel mentre il tecnico nerazzurro ha evitato le polemiche, offrendo la sua personale visione:
“Voglio parlare di calcio e della partita. Di quello che di buono nel primo tempo abbiamo fatto. Siamo stati in partita, abbiamo preso quasi due pali, abbiamo poi forzato la reazione nel secondo tempo e abbiamo perso equilibrio per riprendere la partita sempre”.
Sul rigore:
“Non possiamo chiedere a nessuno, aspettiamo la spiegazione. Non dobbiamo trovare scuse o alibi, dobbiamo pensare al nostro gioco, e pensare a non farci colpire dalla frustrazione. Bisogna essere sempre propositivi, tanto le decisioni non possiamo cambiarle”.
Infine sulle parole di Conte:
“La società ha il diritto di fare ciò che pensa sia giusto, io per mantenere la coerenza non verrò mai a lamentarmi qui, ho un approccio diverso di vedere il calcio rispetto ad altri e lo manterrò fino alla fine”.

