Prima o poi i nodi vengono al pettine
Scrivo dopo una partita vinta con la testa piuttosto che con il gioco o con le gambe (sul tiro di Leao De Gea non sembra esente da colpe, ma il rigore per me è solare).
In un momento del genere penso sia anche giusto lodare da un lato il lavoro dei ragazzi e dell’allenatore ma dall’altro far notare l’ennesimo disastro gestionale messo in scena da persone diversamente alte e sicuramente diversamente competenti.
Gli infortuni muscolari sono stati, almeno nel periodo recente, una costante della gestione di Allegri (addirittura 40 stop nell’ultimo anno alla Juve). Sulla base di questo, nonostante la squadra abbia solo il campionato da giocare, si sarebbe dovuta allestire una rosa che avesse non dico un doppione in ogni ruolo, ma anche calciatori adatti a farne più di uno, sempre secondo le idee calcistiche di Allegri in modo da sopperire ad assenze che era altamente probabile aspettarsi.
Nell’ultima pausa nazionali siamo riusciti a perdere Pulisic e Rabiot per problemi muscolari, Estupinan (che forse è la perdita meno sentita) per un problema alla caviglia e a poche ore dalla partita con la viola anche Nkunku e Loftus-Cheek.
Questo ha significato arrivare alla gara di domenica sera con Gimenez e De Winter unici cambi di un certo livello e con Athekame e Bartesaghi titolari. Ora, lo svizzero ha giocato una partita così così, l’italiano invece ha ben figurato, ma davanti avevamo una squadra che è stata veramente poca roba. Non lo sapremo mai, ma ho l’impressione che trovandosi davanti un team diverso, avremmo assistito ad un altro match.
Ci apprestiamo a giocare questo scorcio di campionato quindi con un ragazzino titolare a sinistra e con Saelemakers che si dividerà tra sostituto di Pulisic e il suo ruolo naturale come quinto di centrocampo a destra. Sinceramente non avrei scommesso due centesimi sul fatto di vedere primo il Milan alla settima di campionato, ma qui c’è il serio rischio che tutto il lavoro di cui sopra possa andare sfumato perchè chi doveva garantire una rosa di qualità all’allenatore ha fatto scelte scellerate.
“La rosa è stata volutamente fatta così: 19 giocatori di movimento, 3/4 portieri e 2/3 giocatori di Milan Futuro che sono fissi. Queste assenze non sono una cosa positiva ma non deve essere un alibi perché vincendo stasera possiamo guardare avanti con grande fiducia in questo campionato”.
Queste sono le parole pronunciate da Tare prima della gara di domenica. Tradotto potrebbe significare, come ha già fatto notare Seal nella chat di redazione, che non avevamo soldi per acquistare calciatori e quindi questi abbiamo potuto comprare e questi ci teniamo e proviamo ad arrangiarci. E cara grazia che un CAMPIONE come Modric abbia deciso di venire a giocare con noi. Perchè senza di lui e Rabiot questa squadra perderebbe tranquillamente almeno un 50% di potenziale, sia di calcio nudo e crudo che di mentalità e personalità. Nell’attesa che Nkunku torni quello ammirato al Lipsia, sempre che Allegri trovi il modo di integrarlo nei suoi schemi; l’idea che sia l’ennesimo equivoco tattico alla Leao prima punta però c’è.
Purtroppo anche quest’anno ci siamo dovuti accontentare dei prospetti giovani da far crescere, sperando nell’exploit che possa portare all’ennesima plusvalenza che altrimenti le spese non si possono coprire. Certo, almeno ora ci sono i giocatori seri che possono spiegare ai nuovi cosa significhi allenarsi con sacrificio e con continuità e scendere in campo concentrati per 95 minuti. Il problema è che ad oggi dietro manca un leader difensivo alla Modric che guidi l’intero reparto.
La sensazione, ovviamente con il senno di oggi, è che sarebbe bastato veramente poco per mettere Allegri nelle condizioni di competere da subito per il titolo. L’altra sensazione è che la dirigenza abbia preferito dare una rosa in mano all’allenatore che sia per il “competi bene” piuttosto che per il “prova a vincere”. In un anno in cui tutte le grandi hanno cambiato la panchina o stanno attraversando momenti di riorganizzazione sarebbe un vero peccato mancare il colpaccio.