“ON AIR!” – PRUZZO: “Wesley? Chiamerò Ancelotti, se questo è il livello siamo messi male”, TORRI: “La Roma non ha centravanti, problema irrisolvibile”, ROSSI: “Partite scadenti, lo sfascismo è legittimo”
Prosegue il nostro appuntamento giornaliero dedicato al variopinto mondo delle radio romane. On Air, la rubrica più copiata (e incollata) del web, è un viaggio per le frequenze più ascoltate dai tifosi giallorossi a caccia di pensieri, notizie, indiscrezioni e qualche nota di colore. Buon divertimento!
David Rossi (Rete Sport): “Fino a qualche giorno fa eravamo una squadra promettente, c’era positività, ora invece siamo un manica di pippe. Lo sfascismo non ha senso…ma secondo me è legittimo. Veniamo da due partite scadenti, come prestazione, sia contro il Verona che contro il Lille…contro il Verona malino, ieri malissimo, e questo trend mi fa preoccupare. Non so se sia stanchezza, o se ci sia già una prima crisi di rigetto. Ora vediamo Firenze, c’è una controprova molto importante. Io la prestazione di ieri me l’aspettavo alla prima di campionato, e invece quella di ieri era la settima partita stagionale. E dopo due mesi ti aspetti che qualcosa funzioni. La Roma a oggi deve cambiare tutto l’attacco: non ha uno che salta l’uomo e non ha un centravanti, in questo momento poche squadre in Serie A vorrebbero avere Dovbyk o Ferguson…”
Gianluca Piacentini (Rete Sport): “Il Lille forse è la squadra più forte che hai incontrato in questo inizio di stagione. L’arbitro è stato indecente, ma non ne vorrei parlare…il rigore non ce l’aveva dato, e c’è una mancata espulsione. Poi la partita la perdi perchè Dovbyk e Soulè non sanno tirare un rigore…”
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Checco Oddo Casano (Rete Sport): “Gasperini pensava di allenare un attacco migliore di questo, parlo proprio come reparto, lui questo non lo considera adatto alle sue aspettative. Ho il timore che ora il tecnico si stia dedicando a strade alternative, al recupero dei vai Pellegrini, Dybala, Dovbyk, piuttosto che allo sviluppo dei giocatori che dovrebbero sostenerlo nel triennio, tipo Wesley, El Aynaoui, ma anche Soulè stesso. Io non vorrei che questa cosa possa incidere, spero di no…Vogliamo cambiare ds? Va bene, ma non facciamolo un’altra volta a giugno…”
Tiziano Moroni (Rete Sport): “Io sarei pure disposto a sacrificare qualche pezzo della rosa a fine anno come Soulè, quello che mi fa paura è come poi spenderai quei soldi. Perchè se vendi Soulè a 30 milioni ci può anche stare, ma se poi compri Sancho…”
Marco Valerio Corsi (Tele Radio Stereo): “E’ importante dire che perdere ci può stare, è il primo anno di Gasperini e non puoi avere tutto e subito. La Roma è stata uguale identica a quella vista in precedenza, solo che il Lille è nettamente superiore come qualità alla Roma di ieri. Questa squadra ha grosse lacune. Cosa ha dato questa campagna acquisti alla Roma? Per ora nulla. Wesley mi sembra un motorino che non ha tanta qualità tecnica, e lo si è visto anche ieri. El Aynaoui non è cattivo tecnicamente, so che gli va dato tempo, ma si deve dare una svegliata. Celik migliore in campo, un giocatore modesto, e questo deve farci riflettere…”
Paolo Cosenza (Tele Radio Stereo): “Ieri sbagliato l’approccio, superficialità e supponenza, ed è una cosa che non mi aspetto dalle squadre di Gasperini. Ieri mancavano 5-6 giocatori al Lille, e tu non puoi presentarti in questo modo in campo. Non è possibile che Svilar sia sempre il migliore in campo. Ci sono stati errori che non si dovrebbero vedere su campi di calcio di un certo livello. Chi mi stupisce in negativo è Soulè: non salta l’uomo, non crea occasioni, continua ad andare per la sua strada e a sbattere. Su lui hai investito tanto, ma al momento non è un calciatore da 30 milioni…”
Lorenzo Pes (Tele Radio Stereo): “Bisogna sempre predicare equilibrio, ma ieri la partita è stata molto negativa. La Roma non ha prodotto nulla, c’è una problematica evidente in fase offensiva a cui ha aggiunto una confusione difensiva imbarazzante nel primo tempo. E la mediana è stata inconsistente: l’assenza di Konè ha pesato come un macigno. Davanti Ferguson e Dovbyk sono stati disastrosi. Per me il Lille resta una delle tre favorite alla vittoria finale insieme ad Aston Villa e alla Roma stessa. Possiamo cominciare a preoccuparci, a pensare che le difficoltà offensiva sia un tema. Ieri Ferguson fa una partita davvero molto, molto negativa…”
Alessio Nardo (Tele Radio Stereo): “Nel calcio di oggi, se il centravanti non vince il suo duello con il difensore avversario, l’azione finisce… Dovbyk l’anno scorso era stato freddissimo dal dischetto, ieri invece tira due rigori osceni. Ieri aveva la grande occasione di continuare la sua ascesa dopo il gol col Verona, con quel rigore avrebbe riacceso l’entusiasmo dello stadio, e la Roma avrebbe potuto anche provarla a vincere nei minuti finali, e tu calci in quel modo…e per di più per due volte…”
Piero Torri (Radio Manà Manà Sport): “Due indizi rimangono due indizi, ora speriamo non arrivi il terzo perchè diventerebbe una prova. Il problema del gol? Io penso che sia legato al fatto che la Roma non ha centravanti. Ferguson ieri sera ha stoppato un pallone come un tamburo, gli è rimbalzato a dieci metri…ieri sera non ne ha fatta una giusta. E poi c’ha pensato Dovbyk a tirare due stracci bagnati su rigore…Ragazzi, la Roma non ha centravanti: è un problema grosso e abbastanza irrisolvibile…”
Daniele Lo Monaco (Radio Romanista): “Nella Roma ci sono una serie di problemi, che non vengono fuori per la sconfitta di ieri, perchè noi certe cose le abbiamo dette ad agosto. I problemi ci sono, ma qual è la soluzione? Mandare via Massara? No. Mandare via Gasperini? No. Prendersela coi giocatori? No. L’unica soluzione che vedo è fare fronte: questi siamo, cerchiamo di migliorare nel tempo, ma evitiamo le tempeste. Noi non vogliamo creare tempeste intorno alla Roma, perchè poi l’unico anello debole diventa l’allenatore, perchè è l’unico che si può mandare via. Ma la bacchetta magica non ce l’ha nessuno…”
Roberto Pruzzo (Radio Radio): “Non punterei il dito sul rigore sbagliato per tre volte, ma sulla prestazione che è stata veramente molto al di sotto delle aspettative. Io torno a dire che di questo mercato non intravedo un giocatore che possa fare la differenza: ieri ce n’erano in campo 4 e hanno deluso tantissimo. La Roma non ha saputo interpretare la partita nel modo in cui l’allenatore voleva. Hai speso tutti quei soldi per giocatori di medio livello, che fanno fatica perchè sono limitati. Poi dovrò sentire Carlo Ancelotti: se chiama Wesley in nazionale significa che anche il Brasile dei problemi ce l’ha. Se questo è il livello, siamo messi male…Soulè? Non può giocare in quel modo, si mette da una parte e aspetta il pallone, così siamo buoni tutti…”
Mario Mattioli (Radio Radio): “Dalla Roma ci si aspettava di più, ieri non si riusciva a capire la partita che ha fatto. Non ho capito molti giocatori. Alcuni di questi non sono da Roma, non da squadra che vuole puntare alla Champions. Io mi ostino a pensare e a sperare che non sia questa la Roma e che siano incappati in una serata no, perchè non è possibile. Se i nuovi acquisti sono questi…io capisco le difficoltà di ambientamento, ma io ho visto proprio giocatori tecnicamente scarsi…”
Nando Orsi (Radio Radio): “Diciamo che le prestazioni della Roma dall’inizio del campionato non sono stato meravigliose, ma era stato coperte dalla vittorie e dalle parate del suo portiere. La Roma bene o male è questa. Quando ti trovi davanti una squadra che palleggia, che è abile tecnicamente, che ti scappa sempre, è normale che vai in difficoltà. Il rigore? Puoi sbagliarne uno, ma tre non puoi sbagliarne. Se vedi gli occhi di chi tira il rigore, ieri Soulè non ha mai guardato il portiere. Un rigore non si tira così. La Roma è ancora abbastanza lontana dal modo in cui vorrebbe giocare Gasperini. La partita è stata brutta, ma la Roma è prima in classifica e non si può buttare via tutto…”
Paolo Marcacci (Radio Radio): “Il rigore è un episodio, ma quello che mi sorprende è che Soulè ha tirato il suo penalty allo stesso modo di Dovbyk, permettendo a Ozer di ripetersi. Quello che mi ha deluso sono le prestazioni individuali, la metterei più sugli errori tecnici che sul disagio tattico. El Aynaoui non esce dalla sua comfort zone con passaggi ravvicinati, e poi lui sul gol fa una cosa goffa per rimediare all’errore di Tsimikas, mi sembrava un Andrade marocchino. E poi c’è la questione Wesley, veramente confusionario, con cross affrettati senza guardare in mezzo…”
Redazione Giallorossi.net
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