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IL PUNTO DEL VENERDÌ - ZAZZARONI: "Una barzelletta che non fa ridere" - LICARI: "Di gasperiniano s'è visto poco o niente"

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Brutto passo falso della Roma in Europa League . I giallorossi di Gasperini cadono sotto i colpi del Lille allenato da Genesio. " Di gasperiniano, inteso come aggressione continua e collettiva, ritmo insostenibile, atteggiamento sfacciato, s'è visto poco o niente ", scrive Fabio Licari sulla Gazzetta dello Sport. Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport scrive: " Non fa ridere la barzelletta finita dentro Roma-Lilla  e preoccupa la prestazione della squadra di Gasperini che stavolta non ne ha infilata una ". Tiziano Carmellini su Il Tempo: " Conoscendo la meticolosità di  Gasperini  c'è da scommetterci che nelle prossime giornate di allenamento qualcosa sul tema «rigori» verrà fatto.  Perché sbagliare è umano, ma perseverare... è letale, altro che diabolico ".

Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola. 

T. CARMELLINI - IL TEMPO

Fin qui Gasperini non aveva sbagliato praticamente nulla. Aveva ripreso il suo

lavoro nella Capitale così come lo aveva lasciato nella lontana Bergamo dove però era già tutto oliato e ogni cosa filava via liscia. Roma invece è un'altra cosa e ogni errore poi diventa un caso, ha uno strascico e rischia di trasformarsi in un dramma. Anche se stavolta non è il caso di farne, perché questa sconfitta, alla fine quasi indolore, servirà alla Roma per crescere e capire le cose che non deve fare. Comunque di fatto, per la prima volta in questa stagione, Gasperini sbaglia qualcosa: anzi gli errore a conti fatti potrebbero essere stati addirittura due. Prima manda in campo una formazione rimaneggiata priva di alcune pedine cardine (Koné su tutti: la Roma senza di lui è un'altra squadra), poi permette a Dovbyk di tirare un secondo rigore (il primo gli spettava di diritto in quanto rigorista n°2) dopo il primo errore dal dischetto con l'arbitro che ha fatto giustamente ripetere per l'ingresso in campo dei difensori francesi. In quel momento con Pellegrini da poco sostituito

c'erano ancora Koné e ElSha oltre a Soulé che si è fatto poi travolgere dal karma negativo del momento. Insomma quel «bis» concesso al piede dell'ucraino, che già di suo non sta attraversando un gran momento di forma nonostante il gol in campionato, è stata una piccola follia, che però potrà essere anch'essa utile per il futuro. Serve anche sbagliare per crescere, ma forse qualche allenamento in più sui tiri dal dischetto ai giallorossi non farebbe male. Conoscendo la meticolosità di Gasperini c'è da scommetterci che nelle prossime giornate di allenamento qualcosa sul tema «rigori» verrà fatto. Perché sbagliare è umano, ma perseverare... è letale, altro che diabolico.

F. LICARI - LA GAZZETTA DELLO SPORT

Tre rigori sbagliati nella stessa partita, per la precisione nella stessa azione. Uno spettacolo grottesco che forse passerà alla storia ma di sicuro complica la strada verso gli ottavi. Quelli del Lilla si sono divertiti allo show inatteso, la  Roma no. Due volte parato Dovbyk perché il portiere è sempre uscito in anticipo: ma i tiri non sembravano memorabili. Quindi Soulé evita al compagno un terzo imbarazzante tiro dal dischetto ma fa anche peggio, perché l'ultima uscita dai pali è regolare. Meglio non pensare cosa sarebbe successo in caso di quarto tentativo. Il pari comunque sarebbe stato ingiusto: i francesi hanno affondato i colpi nei punti deboli della Roma, rubato palloni pericolosi, approfittato degli sbandamenti, sono stati superiori per gioco, gestione, strategia. Se non fosse stato per Svilar, non ci sono più aggettivi per lui, sarebbe finita ancora peggio. Il Lilla senza più David, Zhegrova e Chevalier, i top dell'anno scorso, e con Giroud vecchio anche per una Serie A che non si iscrive allo Zecchino d'oro, vince all'Olimpico e lascia così i giallorossi a metà classifica: tre punti e. al momento, un posticino ai playoff da ultima testa di serie. Da qui all'ultima giornata la strada è lunga e suscettibile di ribaltoni, ma questo 0-1 cancella anche psicologicamente il bel successo a Nizza nella prima partita. Si ricomincia da tre. Di gasperiniano, inteso come aggressione continua e collettiva, ritmo insostenibile, atteggiamento sfacciato, s'è visto poco o niente. Sicuramente il tecnico ha bisogno di tempo per trapiantare le sue idee, e l'Atalanta delle meraviglie non è nata in un giorno, ma serviranno dosi massicce della "cura Gasp" per trasformare elementi che di gasperiniano offrono poco. Anche contro il Verona la porta aveva tremato oltre il lecito. Gli interessati farebbero bene a ricordare che il tecnico può trasformare un giocatore normale in un pezzo di mercato (da Gagliardini a Koopmeiners), ma anche mettere all'angolino chi non lo segue.

I. ZAZZARONI - IL CORRIERE DELLO SPORT

[...] Non fa ridere la barzelletta finita dentro Roma-Lilla e preoccupa la prestazione della squadra di Gasperini che stavolta non ne ha infilata una: male nel primo tempo e male nel secondo, un filo meglio - ma niente di rilevante - quando sono entrati Mancini e Koné, mentre El Shaarawy ha fatto lo stesso poco di Pellegrini. Riesco facilmente a salvare Svilar, non è una novità, e in parte Soulé che ha prodotto qualche accensioncina. Il resto è stato un pianto, specialmente sul piano della precisione: la Roma ha perso un sacco di palloni per errori di battuta, anche nei passaggi più elementari, e consentito a un Lilla resistibile di prendere fiducia, campo e creare sei, sette opportunità. [...] Ferguson non è praticamente esistito per oltre un'ora, mentre Dovbyk è entrato meglio del collega - sai che sforzo - ma ha sulla coscienza due penose esecuzioni dal dischetto. Naturalmente la crescita dei due centravanti giustamente - e disperatamente - invocata da Gasperini non c'è stata: direi piuttosto che si sono notate altre involuzioni nelle prestazioni dei singoli. N'Dicka, ad esempio, non ha funzionato nel ruolo di centrale dei tre e Hermoso è andato più volte in difficoltà nella copertura. Per non parlare di Tsimikas. [...]

G. D'UBALDO - IL CORRIERE DELLO SPORT 

La Roma ha perso la seconda partita all'Olimpico e per la prima volta in questa stagione ha subito un gol nel primo tempo. [...] La maledizione dal dischetto, di cui è piena la storia giallorossa, non è il modo per spiegare la sconfitta contro i francesi. La squadra di Gasperini ha fatto un passo indietro sul piano del gioco. La Roma è stata una squadra slegata . E' mancata l'aggressività, soprattutto nel primo tempo. Sono state create pochissime palle gol, forse un paio. Sono mancati i movimenti per liberare il centravanti. [...] La Roma ha consentito al Lille di giocare di rimessa, ha inseguito il risultato fino alla fine, ha spinto tanto nella ripresa, anche rischiando qualcosa. Ma senza un'idea di gioco precisa. Le difficoltà in attacco sono note dall'inizio di stagione e rischiano di condizionare il rendimento della squadra. I due centravanti sono rimasti isolati , la Roma non riempie l'area di rigore, nel primo tempo Pellegrini ha giocato troppo esterno, non si sono mai viste le incursioni dei centrocampisti. [...]  Il problema del centravanti esiste e Gasperini lo sa dall'inizio della stagione. Prima dell'infortunio di Dybala il tecnico aveva provato l'argentino da falso nueve , nella partita contro il Torino. La società non è riuscita a migliorare il reparto e bisognerà gestire questa situazione almeno fino a gennaio. Se per la seconda partita consecutiva Celik risulta tra i migliori in campo significa che c'è qualcosa da rivedere.

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