Addio a Pietro Sardaro Il calcio piange un grande allenatore
IVREA
Il mondo del calcio eporediese, soprattutto quello inerente il calcio giovanile, quello più puro, piange la scomparsa di Pietro Sardaro, avvenuta lo scorso sabato sera, 20 settembre, all'ospedale di Ivrea, dov'era ricoverato da qualche giorno a causa di una grave malattia. Sardaro, 78 anni, di Ivrea, ha trascorso tutta la sua vita dedicata al calcio ed in particolare a quello della Scuola calcio, dove ha allenato per 41 anni, coniando anche una frase che ne caratterizza la sua visione di questo sport: quando i vostri figli arrivano a casa con il sorriso stampato in volto e la voglia di ritornare, qualche giorno dopo, nuovamente ad allenarsi con i loro amici e compagni di squadra, allora dovrete essere felici e soddisfatti perché vostro figlio ha raggiunto il suo scopo ed ha vinto.
Ripercorrendo la sua carriera da allenatore, iniziata dalla stagione 1983/1984, ha iniziato a sedersi sulla panchina del Banchette del presidente Bianco, prima di passare poi al Pavone, all'Ivrea, guidando il Bellavista, che ai primi anni del nuovo Millennio faceva calcio femminile ed ha anche vinto un campionato di D, prima di passare poi nuovamente al comparto maschile con i Canarini Bellavista. Terminata l'esperienza con i canarini, a Sardaro si sono schiuse le porte di Loranzè, Samone e Bollengo, prima di tornare ufficialmente all'Ivrea. Da sempre tifoso della Juventus, negli ultimi anni con l'Ivrea che era entrata nel frattempo a far parte dell'Academy di Vecchia Madama, ha coronato il sogno di indossare anche la tuta della sua Juve, dopo aver frequentato il corso Sfera per poter entrare ufficialmente a far parte dell'Academy Juventus. Oltre alla grande e smisurata passione per il calcio giovanile, seguiva da vicino anche il nipote Riccardo Sardaro, che milita attualmente nell'Ivrea ricoprendo il ruolo di difensore centrale. Sergio Calvi, giornalista, esperto di calcio: «Piero, com'era conosciuto da tutti, era una barava persona, molto preparata e era un grande appassionato di calcio. Faceva l'istruttore dei Piccoli Amici all'Ivrea. La sua scomparsa ci rattrista moltissimo». Interviene anche il direttore generale dell'Ivrea Alessandro Provenzano: «Siamo uniti in cordoglio alla famiglia Sardaro e al nostro giocatore Riccardo per la scomparsa del nonno». Attestati di stima e cordoglio sui social, appena avuta la notizia, sono arrivati, nel giro di pochissimo tempo, da moltissime persone.
Sardaro aveva lavoratoprima alla Olivetti e poi come assicuratore. Lascia la moglie Anna Maria Paolazzi, il figlio Daniele con la moglie Romina Renacco e i nipoti Riccardo e Lorenzo. Il rosario sarà recitato martedì 23 alle 18,30 nella chiesa di San Lorenzo, il funerale sarà sempre nella chiesa di San Lorenzo, mercoledì 23 alle 10.