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LA STORIA DEGLI ALTRI | Pescara

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SOCIETA’  – CRONISTORIA – LA PROPRIETA’

Nome: Delfino Pescara 1936

https://www.pescaracalcio.com

 La data ufficiale della nascita Pescara e’ il 4 luglio del 1936 ma è interessante andare a ricercarne le origini perché queste sono legate ad un fiume: il Pescara, appunto, che din due la città. Negli anni ’20 del secolo scorso c’erano in città due squadre di calcio: una formata da giovani di  Castellamare, a nord dell’omonimo fiume, che avevano costituito una Società chiamata “Edera”. Sulla riva destra invece i giovani avevano dato vita alla  “Vigor”. Nel 1924 poi ci saranno due squadre ufficiali a difesa dei colori di Castellamare e di Pescara, l’Aterno e l’Uursus. Nel 1927, sotto la spinta di Gabriele D’Annunzio viene istituita la nuova provincia di Pescara, fondendo i due centri di Pescara e di Castellamare in un’unica grande Città, Pescara appunto, e così si fondono anche le due societa’ calcistiche che nel 1930 daranno vita ad una societa’ il cui nome sarà  Società Sportiva Abruzzo, nel 1932  rinominata Associazione Sportiva. Pescara. L’esordio fu nella Seconda Divisione Abruzzese per poi passare nella Stagione 1937-38 nel girone D di Prima Divisione, ottenendo subito la promozione in Serie C. Al termine della Stagione 1940/41 il Pescara viene promosso in Serie B dove rimane fino al 1943 quando il Campionato viene sospeso per lo scoppio della guerra. Alla ripresa dell’attività, nel 1944 la Società partecipa al Campionato Bellico Abruzzese poi alla Serie A-B mista del Centro Sud della Divisione Nazionale e l’anno seguente alla Serie B. Retrocesso in Serie C nel 1948/49 al termine della Stagione 1949/50 scende in Promozione, poi diventata Lega Interregionale, Nel 1951/52 è ammesso in IV Serie e nel 1958/57 è ammesso nel nuovo Campionato Interregionale dal quale riconquista la Serie C al termine della Stagione 1957/58. Nel 1971-1972 la retrocessione in D ma subito la risalita in C e l’anno successo in B dove rimane fino al termine dalla Stagione 1976 – 1977 quando per la prima volta nella sua storia conquista la promozione in Serie A con il nuovo nome (cambiato nel 1974) di Pescara Calcio S.p.A. Da lì saranno anni trascorsi tra Serie A e retrocessioni in B fino ad arrivare al termine della Stagione 2006-2007 che vede la retrocessione in Serie C. Di quegli anni si ricorda soprattutto il Pescara di Giovanni Galeone, un allenatore molto amato e ricordato a Pescara. Chiamato nella Stagione 1986-1987 per allenare i biancocelesti per un Campionato di Serie C si ritrovò invece ad allenare la squadra per il Campionato di Serie B perché nell’estate 1986 la squadra, causa fallimento del Palermo, era stata riportata in B. Campionato che addirittura vinse riportando il Pescara in Serie A. Nel 2008 arriva il fallimento per motivi economici e nel 2009 viene fondata la Delfino Pescara 1936 S.r.l. che riconquista la Serie B nel 2009-2010 e di nuovo la Serie A al termine della Stagione 2011-2012. Quello sarà il Pescara delle meraviglie, allenato da Zeman e con in campo gli ancora sconosciuto Verratti e Insigne. Solo un anno però perché sarà di nuovo Serie B. Nel 2015-2016 torna in Serie A ma retrocede subito in B e nel 2020-2021 in Serie C dove rimane fino alla vittoria dei play off della Stagione 2024 – 2025 con l’allenatore ex azzurro Silvio Baldini che sancirà il ritorno in B degli abruzzesi.

La Stagione 2025/26 è la 40a partecipazione del Pescara Calcio 1936 al Campionato di Serie B.

Dal giugno 2025 il Pescara è di proprietà della Delfino Capital S.r.l., una società di capitali di Pescara costituita in quote paritarie al 50% dall’ex proprietario e Presidente Daniele Sebastiani e dal nuovo ingresso del calciatore Marco Verratti.

COLORI SOCIALI – LO STEMMA – LA MASCOTTE

Fino dalla sua fondazione i colori del Pescara sono stati il bianco e l’azzurro, mutuati dallo stemma cittadino. Qualcuno vede nella scelta di questi colori l’aver voluto rappresentare l’azzurro del mare e il bianco della neve montana.

Lo stemma del Pescara è a forma di scudo bicolore (ovviamente bianco ed azzurro) con al centro un delfino che fu inserito nello stemma a partire dal 1970. Il mammifero rappresenta la città di Pescara e il suo legame indissolubile con il mare; per qualcuno fu scelto anche a sottolineare le qualità che la squadra deve avere sul campo: dinamicità, reattività e capacità strategica.

Lo stemma di oggi è il risultato delle diverse modificazioni ed evoluzioni che negli anni hanno seguito le tendenze del design grafico ma i suoi elementi costituitivi, pur rielaborati nel tempo, sono sempre rimasti gli stessi: i due colori bianco e azzurro fino dall’inizio, il delfino dal 1970.

La mascotte del Pescara è un delfino con i colori bianco e azzurro. Ha una storia curiosa. La mascotte del delfino nasce nel 2003 in occasione della sfida play off Pescara-Sambenedettese da un’idea di un tifoso pescarese che cedette la sua idea alla società della Pescara Calcio tramite una scrittura privata; in cambio avrebbe ricevuto un gettone di presenza per ogni partita. Purtroppo qualche anno dopo il Pescara comunicherà al signore che la mascotte non sarebbe stata più riconosciuta e quindi egli non avrebbe avuto più il suo gettone di presenza. Al suo posto una nuova mascotte, un nuovo delfino. Non sappiamo come fosse la mascotte nel 2003 e non sappiano poi come sia mutata nel tempo. Quella di oggi fu ripresentata col Pescara in Serie C in occasione della gara interna con la Juventus Next Generation il 2 settembre 2023, pare dopo qualche anno di assenza. Adesso è sempre presente nelle gare interne degli abruzzesi ed ha un nome: si chiama Ciuffo.

LO STADIO – GLI STADI DEL PASSATO

In nome dello Stadio in cui il Pescara gioca le gare interne è  Adriatico – Giovanni Cornacchia

Dopo gli inizi delle squadra antesignane del Pescara in spazi del Comune ora destinati ad altri usi, a partire dagli anni ’30 il Pescara elegge come propria sede per gli incontri casalinghi il campo “Rampigna”, ancora oggi in uso da parte di altre squadre. Lì il Pescara giocò le sue gare interne fino al 29 dicembre 1955 quando fu inaugurato quello che ora è lo Stadio Adriatico.  Da allora lo Stadio ha conosciuto varie modifiche fino alla forma attuale. Ha ospitato varie partite delle Olimpiadi di Roma del 1960 ed è stato utilizzato anche per importanti competizioni di Atletica Leggera, non ultimi i Giochi del Mediterraneo nel 2009. Oggi lo stadio “Adriatico” di Pescara è utilizzato prevalentemente per gli incontri di calcio del Pescara.

Il suo nome è un omaggio alla sua posizione geografica. Dal 2009 è intitolato a Giovanni Cornacchia (1939-2008), sportivo pescarese dell’atletica leggera negli anni ’60 del secolo scorso, è stato anche Presidente del Consiglio Provinciale del Coni di Pescara,

Oggi lo stadio “Adriatico” di Pescara è utilizzato prevalentemente per gli incontri di calcio del Pescara.

Il terreno di gioco, in erba naturale, misura m 105 x 68.

Attualmente ha una capienza massima di 22.000 spettatori. 

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