Altamura, Roano, Padovan, Corradino e Fabbroni a Radio Napoli Centrale
Altamura: “Al Napoli manca un sostituto di Anguissa. Napoli top club, ora De Laurentiis punta anche sulle infrastrutture”
Marcello Altamura, giornalista di Cronache di Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Napoli Centrale:
“Il Napoli squadra è già un top club di livello europeo, non lo è ancora, ma lo sta diventando, a livello societario. Ma non perché non ne abbia la struttura, ma ora con l’avvento di Tommaso Bianchini in dirigenza e Conte e Manna per la gestione tecnica, ne fa una società di primo livello. Mancano le infrastrutture, che farebbero diventare il Napoli un top club di primo livello. I segnali per centro sportivo e stadio vanno in questa direzione. De Laurentiis ha sempre avuto una vision del futuro e ha capito che il Napoli per crescere deve abbinare a una crescita in campo, anche quella del brand e delle strutture.
Penso che è un mercato che sicuramente merita un 9, avrebbe meritato un 10 se fosse arrivato un alter-ego di Anguissa. Manca già da due anni, a gennaio Billing qualcosa ha dato, ma era un giocatore diverso. Non avrei rimandato la scelta del suo sostituto a gennaio. Il mercato riaprirà, rispetto all’anno scorso c’è un appeal diverso, ma è un rischio. Non si sa come tornerà Anguissa dalla Coppa d’Africa, che è una competizione logorante. Insieme a Politano è un giocatore fondamentale per il modo di giocare di Conte.
Elmas è un giocatore estremamente offensivo, a me personalmente non convince. Esterno alto è stato sempre un giocatore adattato. Lo hanno preso per una soluzione in più sugli esterni. Potrebbe però essere utile anche a centrocampo. E’ probabile che quando Anguissa andrà via in Coppa d’Africa, il Napoli tornerà al 4-3-3. A gennaio riapre il mercato e magari si trova un’occasione dalla Premier in prestito, che può dare respiro e permettere di sostituire Anguissa con un giocatore di caratteristiche affini.
Hojlund rispetto a Lucca attacca più la profondità. Conosce bene il campionato italiano. I suoi gol allo United li ha fatti anche negli ultimi due anni. Svaria un po’ di più rispetto a Lucca, sicuramente il modo di giocare in attacco sicuramente cambierà. Napoli-Cagliari si porta dietro il fatto che il Napoli domina le partite senza rischiare nulla. Nonostante non abbia prodotto palle gol in serie ha sempre dominato. Da migliorare il numero di palle gol costruite.
Il materiale umano è quello che è per l’Italia, soprattutto in attacco. Manca un centravanti, Scamacca aveva un problema un ginocchio e non si sa se sarà disponibile. Gli attaccanti italiani sono pochi. Sono assolutamente d’accordo sulla convocazione di Pio Esposito, è giusto portarlo. La Nazionale deve vincere queste due partite per alimentare la fiamma della convocazione diretta, ma anche degli eventuali playoff. Servono punti. E’ una situazione molto complicata, ma penso che Gattuso toccando le corde dell’orgoglio e dell’unione dello spogliatoio, almeno può tentare. Si spera che questo spirito del 2006 lo possa infondere nella Nazionale”.
Roano: “Il 18 settembre si capirà di più sulla situazione stadio. Il Comune ha presentato un articolato parere al Napoli”
Luigi Roano, giornalista de Il Mattino, ha parlato ai microfoni di Radio Napoli Centrale:
“Lo slittamento della conferenza dei servizi può avere una sola logica. L’unico motivo è che, come da legge, sono pervenute delle osservazioni da parte del Comune e che lo slittamento dovrebbe essere dovuto sicuramente al fatto che il Napoli vuole rispondere a queste osservazioni. Da come ho capito non c’è al momento un ‘no’, del resto il sindaco ha sempre aperto le porte ai progetti. Per il 18 settembre, stando alla situazione odierna, non ci dovrebbero essere colpi di scena e si capirà di più.
Il centro sportivo? Il presidente De Laurentiis in un tweet ha riferito che ha opzionato un suolo. Vuole strutturare la società, Napoli è l’unica grande piazza a livello europeo che non ha un settore giovanile stratificato e strutturato, avere un luogo dove accogliere i giovani che hanno un sogno è fondamentale per crescere talenti in casa. Il presidente ha dimostrato con i fatti di poter accedere a molte soluzioni. Il club sul mercato si è mosso da grande. Credo che per firmare un’opzione c’è materia solida per la quale lavorare.
Lavori entro la fine dell’anno? Non so bene la situazione dei suoli qual è, ma se c’è un’opzione di acquisto e se questa verrà concretizzata come di solito avviene, i margini ci sono. Un conto è fare uno stadio, un altro è fare un centro sportivo. E’ molto diverso, molto più leggero dal punto di vista urbanistico, penso ci siano tutti i presupposti per mettere la prima pietra.
Il Napoli è molto forte. Ho sentito molte critiche pretestuose. Questa squadra ha fatto 6 punti senza prendere gol, dando una dimostrazione di potenza. Non c’è stata storia nelle prime due partite. La Fiorentina è una buona squadra. Ma con la squadra al completo, il Napoli se la gioca alla grande. Non ha mai sofferto e ha sempre dominato il gioco. La bravura della società è stata quella di cambiare paradigma sul mercato e sulle competizioni sportive.
Interlocuzione col Comune per lo stadio? Parlano le carte. Il Comune ha presentato un articolato parere rispetto al progetto di fattibilità fatto dal club. In questo parere, non c’è scritto da nessuna parte che lo stadio è impossibile da fare. Però si chiede di modificare il progetto laddove il Comune dice non sia sostenibile. Per esempio che fine faranno le famiglie nel Caramanico, capire quale struttura possa essere compatibile tra stadio e il nuovo palaeventi che sta sorgendo proprio in quella zona. L’interlocuzione a questo punto è affidata ai progetti e alle osservazioni, è un tema urbanistico, non ci sono pregiudizi ideologici presso la Società Sportiva Calcio Napoli. Parlano le carte”.
Padovan: “Il Napoli deve consacrarsi a livello internazionale! E’ la squadra che si è mossa meglio sul mercato”
Giancarlo Padovan, giornalista, ha parlato ai microfoni di Radio Napoli Centrale:
“Il Napoli sta entrando in una grande dimensione e in buona parte ci è già entrato. Quello che si aspetta da questa stagione è che entri in una dimensione internazionale che ancora gli manca, l’ha sfiorata un paio di volte, però la vittoria del titolo ha portato il Napoli a intraprendere una strada di grandezza che difficilmente sarà controvertibile. In questa stagione, il risultato sportivo è molto importante. Deve consacrare il Napoli a livello internazionale. Adesso deve o vincere qualcosa o andare più avanti possibile nella Champions. Io credo poi che uno come Conte tenga sempre conto del campionato. Dà un primato a livello nazionale molto importante, soprattutto se li vinci contro chi li ha sempre vinti e mi riferisco a Juventus, Inter e Milan. La dimensione è forte, nuova, che solo i risultati possono finire di consacrare come internazionale.
Le squadre che si sono meglio mosse sono il Napoli, l’Inter e il Milan. La Juve secondo me non si è rinforzata, ha un attacco forte ma non ha i centrocampisti. Koopmeiners oggi è una riserva in cerca di collocazione. Tudor lo ha fatto giocare mediano e i miglioramenti non ci sono ancora, probabilmente non arriveranno mai. Servivano un paio di centrocampisti. McKennie sa fare male tutto. Dal punto di vista del centrocampo non è messa bene. E’ messa bene in attacco, ma non si può giocare con 4 attaccanti e 3 trequartisti.
Il Napoli è davanti a tutte, sul mercato e anche nel mio pronostico. La Roma ha fatto pochino nelle ultime ore di mercato. Gasperini non è Conte, ma molto gli assomiglia per il potere di determinare cambiamenti tecnici, tattici e comportamentali. La Fiorentina la vedo male. Sono uno di quelli che pensa che non capisce perché dovrebbe essere favorita per i primi quattro posti. Le prime due partite le ha cannate malamente. Non mi sembrano risultati favorevoli e hanno deluso le aspettative. Mi sembra una squadra fatta di mezzi giocatori. Dzeko ha 39 anni ma non so a che cosa possa servire. Kean, che è stato vice capocannoniere, ha iniziato malissimo. Di giocatori che mi piacciono molto vedo Gosens, Mandragora e poi mi fermo. Si parla di rivoluzione, ma la formazione è la stessa dell’anno scorso con Sohm a centrocampo. Evidentemente c’è qualcosa che non ho colto. Per me non lotterà nemmeno per l’Europa, la Lazio secondo me è più forte.
Il Como ha una dimensione importante. E’ vero che è stato battuto dal Bologna, ma ha dei valori. Il Como ha speso tanto. Mi ricorda il Parma di Tanzi, vinse quasi tutto tranne lo scudetto e la Champions. Ma vinse tante coppe. Penso che una dimensione del genere, se resiste questa proprietà, la può raggiungere.
Io dico ancora campionato per il Napoli, poi vediamo. Le prime due giornate non vogliono dire niente, ma già una squadra come l’Inter che perde con l’Udinese… Italia ai Mondiali? Sì, ci va”.
Corradino: “Baridò ha margini di crescita esponenziali, ma va lasciato tranquillo. La Juve può giocarsela su tutti i fronti”
Nicolò Corradino, giornalista di JuventusNews24, ha parlato ai microfoni di Radio Napoli Centrale:
“Francisco Baridò è un giocatore forte. Trequartista argentino arrivato alla Juve dal Boca Juniors dopo aveva fatto vedere belle giocate. Ha molto talento. Poi c’è l’altra faccia della medaglia. Da quando è arrivato, sarà per il fatto che è argentino, trequartista, che ricordava un po’ Dybala, un po’ Soulé, c’è stato un po’ di hype. Si attendeva tanto. Con l’Under 17 ha fatto bene. Non ha mai fatto presenze con la Primavera. Ha segnato tanti gol, assist e buone partite. Va a rinforzare molto la Primavera del Napoli e in prospettiva sarà interessante. Sperando ci sarà meno clamore e che possa crescere in pace, considerando che è solo un 2008.
Sarà un lavoro difficile per Tudor come posizionare i tanti giocatori arrivati nella fase offensiva. Avranno un peso economico importante, penso a Vlahovic che ha l’ingaggio più alto della Serie A. Ma con le tante competizioni da giocare, possono variare molto. C’è tanta curiosità, magari ci sarà un cambio di modulo. La Juventus ha provato fino alla fine a prendere un terzino, facendo un tentativo con Clauss. Questo testimonia che con la partenza di Savona serviva. Ma per com’erano le premesse, gli arrivi di Openda e Zhegrova hanno fatto tirare un sospiro di sollievo. La squadra credo sia completa per giocare tutte le competizioni.
Baridò ha margini di crescita esponenziale. Se trova un ambiente in cui maturare con calma e tempo, a differenza di quello della Juventus, potrebbe crescere e puntare in alto. Stiamo parlando di un 2008. Ci vuole un po’ di calma, al Napoli in prima squadra per integrarsi ci vuole un po’ più di tempo, ma i margini di crescita ci sono.
La Juve credo che possa giocarsela su tutti i fronti. E’ un po’ troppo presto per parlare di scudetto, le vere squadre non si sono ancora viste. Ma ci sono tutti gli ingredienti per fare bene, in campionato e in Europa. L’acquisto più importante è il rientro di Bremer. Vlahovic è un giocatore che a bilancio pesa tantissimo, per quanto si possa parlare di rinnovo o no, a Tudor piace. E’ impossibile che uno come lui, per le condizioni che si sono create, non giochi. Anche a partita in corso può dire la sua. Sarebbe stato un peccato quello di avvantaggiare una diretta concorrente con un attaccante che per quanto possa aver fatto fatica, segna. Ed è ciò che deve fare. Bisogna guardarsi attorno, alla fine non mi sembra che il Milan con Gimenez stia andando meglio, oppure la Roma con Dovbyk. In poche parti ci sono attaccanti confermati e ben voluti. Io penso che Vlahovic i gol li farà lo stesso.
Miretti può essere un ricambio importante a centrocampo. Mi sembrava strana la scelta di favorire una diretta concorrente come il Napoli con la cessione di un ragazzo che ha fatto vedere di esserci. Quando era salito in prima squadra mancavano delle prestazioni. Ma col passare degli anni può ovviamente non avere lo spazio da titolare inamovibile, però può essere importante con le varie competizioni da giocare”.
Fabbroni: “Voto 9 al calciomercato del Napoli. Centro sportivo e stadio sono le pietre miliari di una società di calcio di un certo livello”
Mario Fabbroni, giornalista, ha parlato nel corso di Radio Napoli Centrale:
“Centro sportivo e stadio sono le pietre miliari di una società di calcio di un certo livello. Gli inglesi lo sanno e infatti partono da lì. La cultura latina parte un po’ più lontano da lì. Ma è fondamentale avere una casa per coltivare quei giovani con i sogni, che sono dei ragazzi, ma anche dello stesso club.
Il voto del mercato del Napoli è 9, come gli acquisti che ha fatto. Il Napoli ha reagito da grande club europeo quando gli è arrivata la mazzata terrificante di Lukaku. Chi stava vicino alla stanza dei bottoni del vertice partenopeo aveva capito subito che Lukaku non lo avremmo visto prima di qualche mese. Hojlund è un acquisto dilazionato, ma i soldi spesi sono sempre 50 milioni di euro. Quest’operazione ha comportato il sacrificio di qualche elemento. Juanlu è un buon giocatore, ma il sacrificio è stato quasi obbligato. Forse si poteva fare qualcosa in più mettendo un centrocampista con maggior vigoria atletica per sostituire Anguissa. Forse Diouf, che il Napoli aveva in pugno, forse poteva essere l’operazione da compiere.
Hojlund se lo vuoi sfruttare hai bisogno di giocare un po’ diversamente in fase di costruzione. Vuole la palla avanti, ha bisogno anche di esterni che fiondano in area di rigore per sfruttare le sue qualità, ma anche quelle di Lucca o dei centrocampisti d’inserimento. Il ritorno al 4-3-3 potrebbe essere una soluzione. Conte credo sia duro a morire nel pensiero che Lukaku non torni. Nel momento in cui l’avrà a disposizione, servirà forse un po’ di tempo in più per fargli recuperare la forma fisica.
Noa Lang? Ci vuole tempo. Non abbiamo voglia di aspettare che qualcuno si ambienti. Questi giocatori hanno bisogno di tempo. Lang vedrete in Champions, per esempio, la sua capacità fumantina possa essere sue alleate. Se il Napoli per un anno e mezzo lo ha inseguito non è un brocco. Pian piano emergerà, come devono farlo ancora tanti nuovi acquisti come Beukema, Gutierrez. Il Napoli non ha ancora messo in mostra il potenziale dei nuovi acquisti, credo che l’apporto sarà notevole. Credo che daranno il loro apporto e questi giocatori saranno determinanti. In Europa si gioca a calcio, negli spazi, con meno problematiche mentali e tatticismi esasperati.
La Fiorentina è una squadra interessante. Ha un allenatore che ha mostrato sempre capacità. Già questo deve mettere sul chi va là. E poi ha fatto dei buoni acquisti. Magari Dzeko è il nome che tutti conoscono, a 40 anni farà qualcosa, ma non è l’uomo su cui contano. C’è Kean, l’attacco è interessante, il centrocampo pure. Sarà una partita dura per il Napoli anche per l’ambiente. Vediamo se la sosta proporrà un Napoli altrettanto capace di lasciare la porta inviolata e segnare. E’ un bel turno, c’è anche la Juventus contro l’Inter”.
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