Roberto Tegoni (giornalista) ci racconta… la Reggiana
Il collega Roberto Tegoni (Gazzetta di Reggio, RadioReggio, Tuttoreggiana.com) ci racconta un po’ della Reggiana, primo avversario ufficiale degli azzurri:
Venerdi si cominica a fare sul serio. Grazie al tuo aiuto abbiamo raccontato l’estate sportiva della Reggiana attraveso le proprie amichevoli estive. La sensazione è che la squadra abbia sempre ben figurato…
“In casa Reggiana, la soddisfazione di finire da imbattuti la preparazione estiva va di pari passo con la cautela e la consapevolezza che questo è un dato statistico fine a se stesso. Pareggiare con Juventus e Cremonese è una bella medaglia, sebbene ambedue le avversarie di Serie A abbiano avuto diverse occasioni per segnare. In campo, comunque, la squadra ha sempre ben figurato, però l’organico è ancora incompleto”.
Stando ai bookmakers i granata sono tra gli indiziati principali a poter retrocedere, qual è la reale percezione che avete voi, ad oggi, della vostra squadra?
“Credo che la Reggiana, nelle classifiche dei bookmakers, paghi lo scotto di aver cambiato repentinamente lo status da “sicura retrocessione” di inizio aprile, a “salvezza miracolosa” dei primi di maggio. Oltretutto, se guardiamo i valori di mercato dei calciatori granata su alcune piattaforme specializzate, noteremo che la Reggiana è in fondo anche a queste speciali classifiche. A volte gli scommettitori ci azzeccano, a volte prendono dei granchi, vedi Carrarese, Juve Stabia e Mantova nella scorsa stagione. La mia percezione è di una squadra costruita con un senso, con un allenatore motivato e che, forse, vale qualcosa in più del penultimo posto in cui viene piazzata, pur ricordando che mancano ancora 3-4 pedine dal mercato”.
Che allenatore è Davide Dionigi e cosa vi aspettate da lui?
“Partiamo dal fatto che, da reggiano, per Dionigi quella dell’anno scorso è stata una salvezza che è andata oltre il mero risultato sportivo. E’ un allenatore preparato, che chiede tanto ai suoi calciatori, soprattutto dal punto di vista dell’agonismo e della mentalità. Dionigi prende in mano una squadra ad inizio stagione come non capitava da tempo, è una bella sfida anche per lui, per provare a togliersi l’etichetta da allenatore “buono” solo in corso d’opera“
Se mi dovessi indicare due calciatori da cui l’Empoli si deve ben guardare, chi mi diresti?
“Credo che Portanova sia l’unico, vero giocatore di categoria superiore della Reggiana da cui l’Empoli debba guardarsi. Agonismo, inserimenti e tiro in porta sono le sue armi principali. L’altro elemento pericoloso poteva essere Girma, ma è fermo ai box per una piccola lesione muscolare, quindi non sarà della partita”.
Guardando invece voi in casa Empoli ?
“In quella rosa, fatico a dirne due, quindi ne citerò tre del centrocampo: Elia è stata una bella spina nel fianco quando l’anno scorso l’abbiamo affrontato con la maglia dello Spezia, mentre Yepes e Belardinelli sono altri due centrocampisti preziosi per la Serie B che contro la Reggiana hanno sempre fatto benissimo. Poi resta tanta curiosità personale di rivedere un Ignacchiti cresciutissimo dopo la bella stagione in granata”.
Raccontaci un po la squadra dal punto di vista tattico e quelle che ad oggi potrebbero essere le scelte titolari…
“Dionigi ha schierato la Reggiana quasi sempre con il 3-4-2-1, con la variante 3-5-2 in caso di un Portanova più basso, sulla linea dei centrocampisti. In questo momento Meroni e Rozzio sono ai box, difensori titolari, quindi la scelta ricadrà su Libutti, Papetti e Bonetti, giovane che ha ben figurato in estate, favorito sul più esperto Quaranta, arrivato da una settimana. Rover e Marras agiranno sulle fasce, col dubbio Bozzolan per la corsia mancina, mentre in mezzo ci saranno Reinhart e Bertagnoli. Davanti scelte obbligate: con Girma infortunato, spazio a Tavsan e Portanova alle spalle di Gondo”.
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