E se Dybala diventasse una riserva?
E se Dybala retrocedesse in panchina? Ovvero, se il giocatore più forte della Roma si trasformasse tipo un sesto uomo nel basket? (...) La nostra impressione è che il talento argentino quel posto garantito non ce l'abbia nella testa del Gasp . Partiamo con la questione fisica, problema ormai antico per la Joya, quella che fece dire a Mourinho che un Dybala senza problemi muscolari non sarebbe mai arrivato a Trigoria. Del resto è un dato di fatto. Ribadito anche in questo inizio di stagione con l'argentino che dopo le prime due amichevoli è stato costretto a fermarsi. Situazione che la Roma prova a ridimensionare al motto che è normale gestione. Argomentazione che fa acqua da tutte le parti. In ogni caso, la questione fisica, è una spada di Damocle enorme. Quindi perché non pensare di utilizzarlo come alternativa di stralusso limitandone il minutaggio? Proseguiamo con la questione Soulé . Acquistato un anno fa dalla Juventus per 26 milioni più 4 di bonus. Ci pare chiaro che il suo arrivo voleva e vuole dire che la Roma aveva e ha scelto l'erede della Joya , al punto che come molti ricorderanno, l'estate scorsa il campione del mondo fu a un passo dall' Arabia prima che lo stesso giocatore dicesse «no». (...) Quest'ultima argomentazione ci porta dritti filati alla terza. Cioè: visto che al momento Dybala si prepara a giocare la sua ultima stagione in giallorosso (non si parla più di spalmare il suo ingaggio) non potrebbe essere cosa buona e giusta anticipare il futuro e dare fiducia a Soulé? (...)
(La Repubblica)