Dodici giorni di Guido Pagliuca…
Sono già dodici i giorni di ritiro che l’Empoli si è lasciato alle spalle. Dodici giorni in cui il nuovo allenatore azzurro, Guido Pagliuca, ha cominciato a plasmare la sua squadra. Un lavoro, questo, che richiede inevitabilmente pazienza: l’Empoli è oggi un vero e proprio cantiere aperto, tra le numerose partenze già concretizzate e gli arrivi ancora limitati, che non consentono per ora di definire con precisione quale sarà la rosa definitiva. Ciò nonostante, l’allenatore nato a Cecina 49 anni fa sta portando avanti con convinzione le sue idee calcistiche. A partire dal modulo: quel 3-4-2-1 che avevamo già anticipato prima ancora della sua ufficializzazione, e che rappresenta una certa continuità rispetto alla scorsa stagione. Un modulo fluido, capace di cambiare volto anche a gara in corso, come si è già visto nella seconda parte del secondo tempo dell’amichevole contro il Castelfiorentino e, con ogni probabilità, si rivedrà anche questa sera, nella seconda uscita estiva contro il Mobilieri Ponsacco (fischio d’inizio alle 18:30).
È certamente presto per parlare di una vera identità di squadra o del tocco distintivo del nuovo tecnico. Tuttavia, qualcosa inizia a intravedersi: idee, logiche di gioco e soprattutto un’impronta caratteriale che emerge in maniera più netta durante le sedute di allenamento rispetto alle prime amichevoli, dove il livello dell’avversario (come quello di stasera) è oggettivamente modesto. Pagliuca si mostra molto presente, comunicativo, costantemente a stretto contatto con i suoi ragazzi. Le sue parole si susseguono in campo, passando da toni pacati e quasi paterni ad altri ben più decisi, talvolta coloriti, quando gli errori si ripetono. L’impressione è quella di un tecnico che sta trattando tutti allo stesso modo, senza distinzioni tra presunti titolari e riserve. In questa fase iniziale, ogni giocatore sta avendo la possibilità concreta di mettersi in mostra.
Tra questi ci sono i nuovi arrivati, ancora da scoprire, come Saporiti, Ilie, e gli ultimi aggregati Ceesay e Carboni. Elementi che, nell’amichevole odierna contro il Ponsacco, potremmo vedere in un contesto tattico più definito: Ceesay sulla fascia destra e Carboni su quella opposta, entrambi impiegati come esterni a tutta fascia nel 3-4-2-1. Pur con una rosa ancora incompleta, il lavoro di Pagliuca è già interessante sotto il profilo pratico, tecnico e tattico. Si percepisce chiaramente la passione con cui si sta approcciando a questa nuova avventura. L’Empoli rappresenta per lui un’occasione importante, forse la più grande finora, per consacrarsi dopo le ottime stagioni con la Juve Stabia, sia in Serie C che in Serie B, dove ha superato le aspettative con una rosa costruita con risorse limitate.
Dodici giorni sono già trascorsi, ma il tempo a disposizione non manca: l’obiettivo è arrivare pronti al 15 agosto, data della prima gara ufficiale contro la Reggiana in Coppa Italia, e una settimana più tardi all’esordio in campionato, di cui restano da definire sede e avversario. Nel frattempo, la società continua a lavorare con attenzione sul mercato. Dopo aver sfoltito l’organico, ora è tempo di rinforzare e completare la rosa. L’auspicio è che Pagliuca possa presto disporre di un gruppo il più possibile vicino a quello definitivo, così da poter iniziare a costruire anche quelle gerarchie che, nel calcio, fanno sempre la differenza.
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