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Inter-Calhanoglu, prove di pace?

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C’è aria frizzante tra Viale della Liberazione e la Turchia. Se da un lato la protagonista principale è l’Inter, sul versante orientale sono due gli attori a recitare la propria parte: il primo è Hakan Calhanoglu, il secondo il Galatasaray per un futuro che si circonda di mistero

Vicenda complessa, trattativa ad oltranza?

La vicenda Calhanoglu è un rebus. Sono diventate storia le dichiarazioni prima di Lautaro e poi dello stesso numero 20, con tanto di like da parte di Thuram. Ma se, rispetto al francese, la situazione sembra rientrata, altrettanto non si può dire, almeno in apparenza, rispetto all’ex-Milan. Ed è in questa frattura che ha provato, (o sta provando), ad inserirsi il club turco

Pur dando precedenza all’affare Oshimen, il club turco ha mostrato interesse verso il faro del centrocampo meneghino. Se, in un primo momento, quest’interesse è stato del tutto informale, negli ultimi giorni si è avvicinato ad un qualcosa di concreto attraverso lo sbarco, a Milano, del vice-presidente giallorosso. Oshimen, Morata e appunto Calhanoglu.

Il primo approccio, però, non si è rivelato quello corretto. La cifra irrisoria proposta dal club del Bosforo, (meno di 10mln), ha alterato l’Inter che ha interrotto la trattativa, almeno per il momento. Viene difficile, infatti, pensare che il club allenato da Okan Buruk, non faccia altri tentativi per provare a regalare, all’ex Inter, Hakan Calhanoglu. La sensazione è che, nonostante le dichiarazioni d’incedibilità da parte dell’Inter, a partire dal 26 luglio, giorno del ritiro, per questa trattativa si potrà arrivare agli ultimi giorni di mercato per provare a trovare una quadra. Ad oggi, però, regna incertezza e, al netto di colpi di scena, Calha si presenterà in ritiro con i compagni salutati negli Usa, ma con che futuro???

Inter-Calhanoglu, prove di pace???

Nel calcio si sa, mai dare nulla per scontato. Tutto ciò che oggi è vero, domani può rivelarsi falso. Tutto ciò che oggi sembra estremamente lontano, domani può rivelarsi più vicino di quanto si pensa

Calhanoglu e l’Inter dopo le ultime turbolenti ore negli Usa sembravano lontani, estremamente lontani, ma le recenti notizie, in merito al Galatasaray, potrebbero, chissà mai, avvicinare i due poli opposti rappresentati dall’Inter, (e da Lautaro), e il giocatore turco e farli continuare insieme la loro avventura, quantomeno per un altro anno. Fantascientifico? In realtà neanche più di tanto, non fosse altro che per il contratto che continua, (fino al 2027), a legare Calhanoglu alla società di viale della Liberazione

Se è pur sempre vero che non c’è nulla che non possa essere superato tra persone intelligenti, è altrettanto vero che ci sarebbe curiosità intorno al vestito tattico che Chivu avrebbe in mente per il turco. Calha, infatti, potrebbe essere la variabile impazzita che, in caso di cambio modulo, potrebbe far saltare il banco negli scacchieri delle formazioni avversarie. Come? Fondamentalmente in due modi. Il primo è legato al ruolo di cerniera nei due centrali in mezzo. In questo caso porterebbe qualità piazzandosi di fianco ad un interdittore, ad esempio Barella e provando a trovare i varchi giusti per servire i compagni e favorire le ripartenze. Il secondo “modo” è quello più fantasioso, ma che potrebbe veramente far saltare il banco. Calhanoglu potrebbe infatti agire qualche metro più avanti, (sia in caso di un trequartista sia in caso siano due), portando fantasia e giocate sulla trequarti coperto alle spalle da due centrocampisti “veri”, (Barella e Sucic?) In questo caso sarebbe fantasia al potere, in salsa turca

Se sarà addio……Ederson!

Come abbiamo già messo in luce prima, nulla è scritto nel calcio. Tutto può cambiare e mutare in men che non si dica. Domani potrebbero presentarsi emissari turchi e portare via Calha con l’offerta giusta, per questo motivo, dunque, in via della Liberazione devono farsi trovare pronti, anzi prontissimi.

Nell’immaginario collettivo dei tifosi, ma anche nella praticità del 3-4-2-1 di Chivu, c’è un solo profilo che non farebbe rimpiangere il partente Calhanoglu. Si tratta di Éderson José dos Santos Lourenço da Silva, conosciuto a tutti con il solo nome di Ederson. Perchè lui? Per tre motivi

Il primo è quello che maggiormente interessa le casse nerazzurre. In un mondo, quello del mercato, caratterizzato da prezzi illogici, (clausola di 50 milioni per Rovella giusto per dirne uno), i 60 milioni richiesti dai Percassi sembrano assolutamente una cifra congrua rispetto a quello che è il valore del giocatore brasiliano. Piuttosto che perdere tempo in giro bisognerebbe subito imboccare la Milano-Bergamo senza pensarci troppo

Gli altri due motivi sono sensibilmente correlati e riguardano l’aspetto tattico. Ederson, con Gasperini, è diventato un tuttocampista di prim’ordine. Questa sua caratteristica farebbe comodo nel 3-4-2-1 del mister rumeno. Dove? Verosimilmente nella cerniera centrale insieme all’italiano Nicolò Barella. Polmoni, qualità e quantità in un centrocampo centrale che avrebbe poco da invidiare ai colleghi italiani. I due s’amalgamerebbero alla perfezione garantendo muscoli e geometrie e favorendo anche un altro aspetto, e arriviamo al terzo motivo……

……Dalla coesione di Ederson e Barella ne potrebbe garantire vantaggio Sucic. Il giocatore croato, infatti, potrebbe sfruttare la sua qualità calpestando le zolle della trequarti garantendo quella visione di gioco che, in termini di assist, ha già portato frutti al Mondiale per Club, nel gol di Esposito contro il River. Ederson, Barella e Sucic, (senza dimenticare gli altri), sarebbero i perni su cui fondare la dinastia di Christian Chivu.

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