Assegno di Inclusione: così non avrai nessuno stop nel mese di luglio
Ecco come fare per non avere nessuno stop con l’Assegno di Inclusione nel mese di luglio: i dettagli da conoscere.
Arrivano importanti novità per quanto riguarda l’Assegno di Inclusione, sostegno economico introdotto a partire dallo scorso anno, il 2024, in sostituzione del tanto discusso Reddito di Cittadinanza. Proprio come la misura che è andato a sostituire, l’Assegno di Inclusione è destinato a quei cittadini che si trovano in situazioni di fragilità, in un percorso di inserimento in percorsi di formazione e in un contesto lavorativo.
Come detto, l’Assegno di Inclusione è stato introdotto a gennaio 2024 e dunque, con l’entrata nel mese di luglio, si arriverà ai 18 mesi di erogazione, la prima scadenza fissata per questa misura (mettendo il caso, appunto, che un cittadino abbia cominciato a percepirla proprio a partire da gennaio 2024); per questo, in tanti cominciano a chiedersi cosa succederà ora.
Dato che la legge impone la sospensione dopo i 18 mesi di erogazione del servizio, in tanti potrebbero e dovrebbero perdere l’Assegno di Inclusione in questo luglio: ma è davvero così? Come funzionano le cose?
Assegno di Inclusione, i dettagli sulla scadenza dei 18 mesi: cosa succede a luglio
Come riporta Brocardi, nonostante la durata massima iniziale prevista dell’Assegno di Inclusione sia di 18 mesi, chiunque possegga i requisiti può chiedere il rinnovo per un altro anno. Dopo il primo ciclo di erogazione, la legge prevede una sospensione obbligatorio, prima di iniziare (nel caso) una seconda tornata di erogazione.
A conti fatti, giugno 2025 è l’ultimo mese di erogazione del primo ciclo e, dunque, a luglio dovrebbe esserci la sospensione. In realtà però, dato che la mancanza di erogazione dell’Assegno di Inclusione a luglio avrebbe potuto creare dei grandi problemi a gran parte dei beneficiari, è stato annunciato direttamente dal Ministero del Lavoro un contributo straordinario per coprire questo “vuoto”.
Questa nuova misura, che non è di fatto una rata dell’Assegno di Inclusione, rappresenta una sorta di bonus che fa da ponte da uno all’altro ciclo di erogazione dell’Assegno di Inclusione; un modo per dare continuità alle persone che ne hanno bisogno e non lasciarle senza nessun sussidio. Presto, i dettagli di questa misura “ponte” per chi ha finito i 18 mesi dell’Assegno di Inclusione, saranno diffusi in una circolare specifica.
Intanto, chi abbia i requisiti e volesse ripresentare domanda per l’ADI, può farlo attendendo la fine del primo ciclo di erogazione, e poi effettuando la stessa procedura fatta la prima volta. Nel caso il nucleo familiare non abbia subito cambiamenti dalla prima richiesta, basta semplicemente riattivare la procedura, mentre qualora ci fossero state variazioni va presentata una nuova domanda, sottoscrivendo un PAD aggiornato.
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