Monza Calcio venduto a una cordata Usa: Galliani resta nel club (per ora)
Il Milan sul tetto del mondo e poi il Monza in serie A. Silvio Berlusconi era l’uomo dei sogni, in tutti i campi in cui ha lavorato ha raccolto solo successi: l’edilizia, le tv commerciali che non c’erano e le ha inventate lui, un partito politico che lo ha portato a diventare presidente del Consiglio e poi la squadra della sua città, l’ultimo sfizio da togliersi per l’ennesima dimostrazione di capacità gestionale. Con la scomparsa di Silvio anche il progetto Monza ha subito un ridimensionamento e adesso la famiglia Berlusconi ha deciso di cedere le quote di maggioranza del club. Sarà una cordata americana guidata da Mauro Baldissoni, ex a.d. della Roma a rilevare per 30 milioni il 75% delle quote azionarie del club con la società di venture capital Becket Layne Ventures con sede a Larchmont nello stato di New York. Nel giro di un anno poi la quota dovrebbe passare al cento per cento. La fase di transizione sarà gestita da Adriano Galliani che sarà affiancato dal nuovo direttore sportivo che dovrebbe essere Nicolas Burdisso. Sull’allenatore e sui giocatori da reperire sul mercato gli scenari potrebbero cambiare radicalmente rispetto all’impostazione che era stata data dalla vecchia proprietà. E’ la fine di un’epoca per il calcio italiano, Berlusconi aveva inventato un nuovo modello di fare calcio, aveva sempre voluto allenatori che puntassero allo spettacolo e giocatori che garantissero il bel gioco per i tifosi. L’ultimo regalo di una vita irripetibile era stato il Monza da portare in serie A e chi poteva riuscirci se non lui.
Berlusconi e Galliani
Da quel primo novembre 1979 quando Berlusconi convocò il giovane Galliani ad Arcore per acquistare la sua azienda i due non si sono più divisi. Soci in affari e poi Adriano diventa il braccio destro di Silvio nel Milan. E’ Galliani a convincere Berlusconi a comprare il Milan perchè capisce che quell’uomo non si porrà limiti. E quando Silvio presenta Sacchi ai suoi giocatori (e lo difenderà dopo i mesi iniziali in cui le cose non andavano) il concetto è ben chiaro: <Siete qui per vincere tutto>. Diceva sul serio e andò proprio così: da Sacchi a Capello fino a Carlo Ancelotti, quel Milan ha riscritto la storia del calcio italiano ed europeo e Galliani ha contribuito parecchio con l’acquisto dei giocatori più forti e l’organizzazione del club portata ad altissimi livelli con un concetto della comunicazione che è stato introdotto per la prima volta nel mondo del calcio. I migliori anni della nostra vita ama ripetere Galliani ripensando a quegli anni: 29 trofei, così divisi: 8 Scudetti 1 Coppa Italia 7 Supercoppe italiane 5 Champions League 2 Coppe Intercontinentali 5 Supercoppe Uefa 1 Mondiale per club. E il trentesimo è stata la promozione del Monza in serie A: Berlusconi acquistò in serie C il Monza il 28 settembre 2018 e il 29 maggio 2022 festeggiava la promozione in serie A.
Il futuro di Galliani
Entro fine anno la famiglia Berlusconi uscirà definitivamente dal Monza e Galliani che affiancherà la nuova proprietà nella gestione uscirà di scena oppure avrà un ruolo istituzionale nella società della quale si è innamorato quando la madre lo portava allo stadio a 5 anni? Il futuro è ancora da scrivere, ma alla soglia degli 81 anni Adriano Galliani non ci pare uno che ha voglia di uscire di scena e del resto se hai in casa un dirigente di questo livello sarebbe un delitto rinunciarci.