Notizie

Valentin d’oro, prima vittoria per Chivu

0 1

Inter in campo contro i giapponesi dell’Urawa con Sommer tra i pali, difesa formata da De Vrij, Carlos Augusto sul centro sinistra e Darmian sul centro destra – in sostituzione dell’infortunato Pavard -, centrocampo con Henrique e Dimarco sulle corsie esterne, Barella ed Asllani in mezzo, Zalewski ed Esposito a supporto di Lautaro.

Inter da subito all’attacco, al primo minuto è subito Zalewski nella nuova posizione a sfiorare la rete. Al nono contropiede dei giapponesi, che vincendo un rimpallo riescono a portarsi in area, palla a rimorchio e uno a zero. Al 20’ esimo l’Inter confeziona un’altra palla gol, dopo una bella manovra di gioco Asllani trova un buon cross, Lautaro si avvita ma colpisce la traversa.

Dopo il buon inizio, e la rete subita in contropiede i nerazzurri provano, ma fanno fatica a costruire. Troppo lenta la manovra nerazzurra, con i giapponesi chiusi nella trequarti di campo difensiva. L’Urawa si chiude con tutti gli uomini sotto la linea della palla, De Vrij sale in più occasioni a fare il centravanti, con Zalewski ultimo uomo, l’Inter chiude il primo tempo con l’84% di possesso palla.

Ad inizio ripresa ecco l’esordio di Pio Esposito in maglia nerazzurra, il centravanti rileva il fratello, dentro anche Mkhitaryan per Zalewski. Al 55’ grande palla di Barella per Dimarco che calcia al volo e va poco lontano dal bersaglio grosso. Al 60’ calcia Asllani verso la porta, non trovando il bersaglio. Al 63’ calcia ancora Asllani, deviazione con portiere fuori causa, che però si spegne in angolo. Al 70’ Miki ha l’occasione più nitida della gara ma da pochi metri calcia fuori. Carboni e Bastoni rilevano Dimarco e Asllani. Al 76’ l’Inter trova finalmente il pari, cross da angolo di Barella, Lautaro si avvita e con una coordinazione pazzesca spedisce la palla in fondo alla rete. All’81’ cross di Bastoni, stacca Lautaro, rimpallo su Carboni che termina docile tra le braccia del portiere. Assedio Inter adesso, all’84’ ancora Carboni a calciare in porta. Al 87’ cross profondo di Bastoni, Barella arriva a pochi metri, ma di testa schiaccia fuori. Al 92’ viene finalmente abbattuto l’ostruzionismo dei giapponesi, Carboni – tornato finalmente dopo l’infortunio -, deposita con il destro in rete. La non partita degli asiatici, termina finalmente nel giusto modo.

Il ritorno di Valentin

Valentin Carboni – anni 20 -, non giocava da ottobre, mese in cui il talento argentino ha subito la rottura del legamento crociato, mentre militava nel Marsiglia. Oggi Valentin trova una rete dal sapore speciale, Chivu che lo aveva lanciato nella primavera dell’Inter si affida ad uno dei propri figli calcistici per ribaltare il risultato, il talento argentino entra a 20 minuti dalla conclusione offrendo velocità e idee alla manovra di gioco. Un giocatore che all’Inter potrebbe essere veramente utile, mancino, bravo nel saltare l’uomo dotato, capace di calciare da fuori. Valentin dopo la rete odierna rilancia le proprie quotazioni nell’Inter che verrà, trequarti, esterno e forse anche mezzala una duttilità tattica, da unire alla giovane età che potrebbero far in modo di vedere Carboni ancora in maglia Inter. La rete vale i tre punti e la vista sulla qualificazione.

Variabili offensive, da Pio a Lautaro sottopunta

La gara è senza dubbio difficile da commentare. Anche dal lato tattico era quasi impossibile provare un qualcosa di nuovo, l’Inter nei primi minuti ha dimostrato di poter prendere alti gli avversari, con un’interessante aggressione alla palla. Dopo la rete degli Urawa la gara è cambiata. I nipponici si sono disposti con tutti gli uomini sotto la linea della palla, dando vita ad una non partita. I nerazzurri hanno avuto una media di possesso palla superiore all’ottanta per cento, andando a giocare per 90 minuti nella trequarti offensiva, certo la fluidità poteva essere migliore, ma quando trovi dieci uomini in trenta metri diventa difficile riuscire a proporre gioco. Tre punti dovevano essere, ed effettivamente tre punti sono stati.

Al netto di questo qualche spunto da poter acquisire c’è, Lautaro Martinez è sempre Lautaro Martinez, nel primo tempo fungendo da prima punta ha colpito una traversa clamorosa. Nel secondo tempo l’ingresso di Pio Esposito, ha dato modo all’argentino di spostarsi in diversi momenti alle spalle del centravanti nativo di Castellammare di Stabia, un ruolo in cui il capitano è apparso a suo agio, dimostrando capacità di imbucare, qualità nel dribbling e grande voglia. Chissà che lavorando su questo modulo, l’ingresso di una punta fisica – quale Højlund-, potrebbe prevedere anche un attacco a tre con Thuram e Lautaro alla sue spalle. Insomma l’esperimento del secondo tempo con il doppio trequartista ha dato nuove soluzioni da riprovare quando i nerazzurri recupereranno i numerosi infortunati. Altra nota lieta il debutto di Pio Esposito, il ragazzo ha dimostrato di avere il carattere per portare addosso la maglia nerazzurra, non era una gara semplice, ma la protezione palla, la voglia di correre e lottare su ogni pallone e la personalità hanno fatto capire di che pasta è fatto il talento nerazzurro. Luis Henrique a fasi alterne, bene Sucic, che calcia in porta a fine gara, permettendo il successivo piazzato di Carboni.

La prima vittoria non si scorda mai, Chivu si sblocca

Cristian trova la prima vittoria in nerazzurro, analizzando la gara:

“Abbiamo fatto una partita seria, abbiamo provato in tutti i modi. Hanno difeso molto bassi loro. Poi abbiamo cercato di sfruttare i cross con Pio. Abbiamo creduto fino in fondo e ce l’abbiamo fatta. Mi hanno reso orgoglioso, hanno dato tutto quello che avevano. Parlare di moduli con una squadra che si è difesa in area di rigore è difficile. Avrei lasciato lo schema con i due sottopunta sullo 0-0 ma stando sotto abbiamo messo Pio per riempire meglio l’area. Mi aspettavo una partita diversa, non mi aspettavo un blocco così basso da parte loro. Ho chiesto di calciare di più, senza cercare ogni volta di entrare in porta con la palla. È sempre bello quando finisce bene, ma anche con un risultato diverso sarei stato contento della prova caratteriale”.

 

Successivamente l’allenatore rumeno si è espresso su Valentin Carboni:

“Di Valentin dico tanto, ma potrei nominare Pio, Luis Henrique, Sucic, che ha dato il massimo. Valentin è alla prima partita dopo otto mesi, gli ho parlato ieri. Sono felice per lui, ha lavorato sodo e ha lavorato tanto. Vederlo così felice mi fa piacere. Erano 8 mesi esatti dal suo infortunio. Superare un infortunio del genere, superare il buio, le domande che ti fai, le incertezze che vivi, non sono cose da poco. Mi sono commosso per lui, è un ragazzo che conosco molto bene”.

Comments

Комментарии для сайта Cackle
Загрузка...

More news:

Read on Sportsweek.org:

Altri sport

Sponsored