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Divorzio con Ghisolfi. Caccia al nuovo ds

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(IL TEMPO - F. BIAFORA) - Un duplice scossone ha stravolto la dirigenza della Roma: Ghisolfi e Vitali lasciano il club. Ad appena un anno di distanza dal suo sbarco in Italia, il direttore sportivo si separa dai Friedkin, che lo avevano scelto per raccogliere l'eredità di Pinto. Il comunicato sulla risoluzione contrattuale è atteso oggi e ufficializzerà - con toni diversi rispetto al gelido divorzio con Souloukou - ciò che è emerso con forza lunedì, giornata durante la quale si era comunque presentato a Trigoria. Inoltre l'addio è già stato confermato da Ranieri nella conferenza con Gasperini . Ghisolfi, per cui le voci di un'uscita sono iniziate a circolare all'interno dell'ambiente del mercato soltanto una settimana fa, non è stato allontanato per un singolo episodio specifico. Tuttavia i texani non erano pienamente soddisfatti del lavoro su acquisti e cessioni e sulle tempistiche dei rinnovi. Già lo scorso autunno, infatti, erano emerse voci di un operato sotto la lente di ingrandimento e di un concreto rischio di separazione. La figura di Ranieri , passato dal campo alla scrivania, gli ha poi tolto molto spazio operativo ed è stato lo stesso ex Nizza a capire che avrebbe avuto margini di manovra molto ridotti. Come successo anche nella ricerca di una figura chiave come l'allenatore (Farioli era la sua prima scelta).

L'anno di Ghisolfi è stato costellato da pochi alti e diversi bassi , con un totale di circa 140 milioni spesi. Anche se va rimarcato che molte operazioni della scorsa estate sono state condotte in prima persona dalla Souloukou , con Ghisolfi che non è praticamente mai riuscito a tirare fuori la testa. Come accaduto nella vicenda dell'esonero di De Rossi. Un sussulto di orgoglio è arrivato in pesante ritardo, quando l'ex Ceo tentò di fargli attribuire la responsabilità di quella scelta scellerata. Le Fée è stato il suo primo acquisto, rinnegato dopo pochi mesi. Ma quella per il connazionale non è stata l'unica mossa poco convincente del ds, passato anche attraverso la gestione del caso Danso, gli esborsi per Dovbyk, Soulé e Koné, le firme fuori tempo massimo di Hummels ed Hermoso, le operazioni di contorno di Dahl, Saud e Sangarè, ed un mercato invernale alla fine poco utile sul campo.

È già partita la ricerca del sostituto, con i Friedkin che assicurano che a breve verrà formalizzato il nuovo ds . Il nome più in alto sulla lista è al momento quello di  Massara , che già un anno fa aveva avuto un colloquio in videoconferenza con la presidenza, venendo però accantonato.  Ci sono stati poi contatti con persone vicine a Macía per prendere informazioni . La gestione corrente resta per ora in mano a Balzaretti e Ricchio, con il primo che ha un ottimo rapporto con Ranieri e Gasperini e che in caso di emergenza può finire al centro di valutazioni del club. Oltre a Ghisolfi, si è consumato l'addio di Vitali, qualche mese fa nominato Chief Administrative Officer. « Ha scelto di intraprendere nuove sfide e progetti professionali. La Roma apprezza il suo contributo e gli augura il meglio per il futuro », la nota «diplomatica» sull'avvocato, il cui destino era già segnato da qualche settimana. Dal punto di vista finanziario ed amministrativo, con tanto di potere di firma, il punto di riferimento sarà Morrow , fedelissimo dei Friedkin. A guidare il pool per il futuro stadio, di cui si attende la consegna del progetto definitivo, per il momento sarà invece la sola Bernabè.

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