Mertens cittadino onorario di Napoli
Stavolta il pantaloncino del Napoli lo indossa il piccolo Ciro. Dries Mertens fa il suo ingresso nel cortile del Maschio Angioino con un elegantissimo abito beige. Per certi versi fa anche strano vederlo così. Perché a Napoli erano abituati a vederlo in maglia azzurra e le gambe da fuori. Ma l’occasione è di quelle belle. Di quelle speciali. Di quelle che meritano l’abito buono, l’abito della festa. Il 6 giugno 2025 entrerà nella storia di Dries Mertens come il giorno in cui è diventato cittadino napoletano. Una formalità, certo, perché di fatto il belga è stato adottato dalla città praticamente dal minuto 1 in cui è sbarcato diventandone ambasciatore nel mondo. «Olè, olè, olè Ciro, Ciro», canta la folla che lo acclama prima nel cortile del Maschio Angioino e poi nella sala dei Baroni dove il sindaco Gaetano Manfredi lo attende per la cerimonia. Ad accoglierlo ci sono anche gli amici di sempre, a partire da Tommaso Starace, lo storico magazziniere azzurro e unico rappresentante del club alla cerimonia. Per attraversare la navata, Dries impiega quasi 10 minuti. Fossero stati avversari, il belga li avrebbe dribblati tutti, ma sulla sua strada c’erano solo tifosi azzurri il cui abbraccio lo ha accompagnato fino all’ultimo secondo. Sorridente, felice, spensierato, in tre parole: il solito Mertens. I tre anni in Turchia non lo hanno cambiato di una virgola.
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