La partita del tifo (Lazio)
Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”
Match che sa quasi di testacoda quello che si gioca domenica 4 maggio 2025, alle h.12,30, allo stadio “Carlo Castellani-Computer Gross Arena”, valevole per la 35esima giornata, sedicesima di ritorno, del campionato italiano di calcio di Serie A. Il meteo imbronciato forse fa restare qualcuno a casa, gli spettatori ufficiali sono comunque 8.787. Presenti però anche i bambini, accompagnati dai loro genitori, della Scuola del Tifo Azzurro. La Lazio viene dall’aver guadagnato nove punti nelle ultime sei partite, mentre l’Empoli viene da una striscia negativa di 19 giornate senza vittoria, in cui ha racimolato solo 5 punti, quasi un record negativo. Pronti via e la Lazio segna con Dia dopo soli 57 secondi, poi amministra il vantaggio, dando l’impressione di non spingere più di tanto per raddoppiare, giocando al piccolo trotto. L’Empoli, anche oggi fortemente rimaneggiato, non avrebbe meritato la sconfitta, soprattutto per quel che ha fatto vedere in inferiorità numerica conseguente all’espulsione per doppio giallo di Colombo al 35°. L’Empoli gioca paradossalmente meglio con l’uomo in meno, per 40 minuti, ma si rende pericoloso, o perlomeno si impegna, anche quando resta in dieci anche la Lazio per un altro doppio giallo, stavolta a Hysaj al 75°. La Lazio gioca una partita assai brutta, che certifica la pochezza del campionato italiano, essendo la squadra biancoceleste in lotta per un posto in Champions League. L’Empoli aveva trovato anche il gol, con Mattia Viti al 52°, ma viene annullato, dopo un consulto tra arbitro e Var, per fuorigioco anche se di poco. Va detto per inciso che il pari sarebbe stato sicuramente il risultato più giusto.
La trasferta è vietata anche oggi ai tifosi della Lazio, in conseguenza ai gravi incidenti avvenuti lo scorso 15 aprile nel prepartita del derby Lazio-Roma. Il divieto di trasferta per laziali e romanisti deciso dopo il derby, durerà fino alla fine del campionato.
Nonostante il clima di sfiducia che si respira nell’ambiente e intorno alla squadra – tanta gente appare rassegnata – il tifo parte piuttosto bene come al solito, con cori come “Alé alé oh oh, alé alé oh oh, e forza azzurro alé gli ultrà son qui con te lotta per vincere…”, poi arriva il gol a freddo della Lazio, ma la Maratona inferiore non demorde e continua a tifare come se niente fosse successo, con cori tipo “Alé alé forza l’azzurro alé, sempre ti sosterremo sempre sarem con te…” e “Sacrifici e chilometri diffidati liberi…”, quest’oggi proposto nelle fasi iniziali della partita. Si continua a cantare con “Quando l’azzurro segnerà la Maratona esploderà in un boato che farà tremar la terra e il mar…”. Viene esposto uno striscione per onorare la scomparsa di un ultrà del Cittadella, venuto a mancare pochi giorni fa a soli 42 anni a causa di un infarto: “Ciao Forci per sempre ultras”. La gara è tutt’altro che bella, ma non manca l’incitamento che continua con “Siamo sempre al tuo fianco non ti lasceremo mai…”. Viene esposto lo striscione “Cittino sempre con noi”, al secolo Stefano, un esponente dei “Desperados Empoli” scomparso per un maledetto incidente stradale a soli 36 anni il 3 maggio 2012. Il tifo prosegue, con l’Empoli che adesso sembra crederci di più, con “Rulleremo i nostri tamburi le bandiere al cielo alzerem tutti in coro canterem…”, “Empoli alé, siamo sempre insieme a te, siamo gli empolesi non vi lasceremo mai” e “Forza azzurro facci un gol”. Viene lanciato anche “Tutto lo stadio!”, seguito dal classico “Empoli, Empoli!”, ma per la verità la risposta da parte della Maratona che sta a sedere è piuttosto tiepida. Viene esposto lo striscione “Forza Max”, a firma “Desperados”, per un ragazzo dei gemellati di Parma in grave difficoltà, mentre gli “Ultras Empoli” optano per “Forza Max lotta da ultras”. L’Empoli viene sostenuto fino alla fine con cori tipo “Forza azzurro facci un gol”, “E’ la mia vita è per sempre insieme a te…ovunque andrai non ti lascerò mai” e “Vivere senza te è impossibile…”. La gente vede che l’Empoli in campo lotta con grinta e quando cala il sipario della partita arbitrata dal signor Colombo di Como, lo stadio applaudisce e viene lanciato anche il coro “Dai ragazzi noi ci crediamo”, anche se l’Empoli, con questa ennesima sconfitta, vede la situazione di classifica peggiorare ancor di più, con le speranze di salvezza ormai rimaste poche. Il calendario darebbe ancora una mano all’Empoli, che deve giocare due partite in casa e una fuori non impossibili, ma intanto rimane al penultimo posto da solo, con il Venezia a un punto e il Lecce a due. Dopo la salvezza miracolosa, al 93° dell’ultima giornata, dello scorso anno, quest’anno se possibile è ancora più arduo per l’Empoli salvarsi. I miracoli difficilmente si ripetono. Il livello del tifo azzurro si può ritenere anche quest’oggi piuttosto buono.
Uno sguardo altrove: L’anticipo del venerdì sera che inaugura la 35^ giornata è TORINO-VENEZIA. Tanti davvero se si considera soprattutto giorno e orario i lagunari all’”Olimpico-Grande Torino”. Offrono un buon tifo con diversi bandieroni a sventolare. Molto vivaci i veneziani. Non particolarmente efficace il tifo granata, anche se alcuni cori, come “E forza Toro facci un gol”, durano a lungo. Coro per il mister Paolo Vanoli, che si era accasciato sentendosi male, dalla Curva “Maratona”. La gara termina 1-1, col Venezia che si porta via un prezioso punto. Domenica 4 maggio ricorre il 76esimo anniversario della Tragedia di Superga del Grande Torino; organizzato un corteo per le vie del centro con tanta partecipazione, bandiere, stendardi e, a capo del corteo, lo striscione bello grande “Il Toro siamo noi!”. Colta l’occasione, ancora una volta, per contestare il presidente Urbano Cairo. Al sabato alle 15 si gioca CAGLIARI-UDINESE. Molti i friulani a Cagliari, non tutti ultras: prendono quasi tutto il settore ospiti, sono vivaci, espongono molte pezze. I cagliaritani alzano forte il coro “Lega italiana figli di puttana”. Gli udinesi applaudiscono e lo ripetono. Con la Fiorentina i sardi, lo scorso 23 aprile, esposero lo striscione “Ovunque a modo nostro…mai a modo vostro!”. Per tutta risposta si sono visti vietare la trasferta di Verona di lunedì 28 aprile scorso. Oggi il loro tifo per la verità è un po’ altalenante, così così, ma comunque con bei battimani; la loro squadra perde ed esce tra i fischi. 16.099 spettatori ufficiali. Alle 15 del sabato va in scena anche PARMA-COMO. I lariani si presentano al “Tardini” in 2mila circa, occupando quasi tutti lo spicchio di settore ospiti più grande e centrale. Fanno un buon tifo, convincente, e realizzano una bellissima sciarpata, con un mix di bandieroni. Sono molto colorati. I parmensi, che lunedì 28 aprile scorso a Roma contro la Lazio erano circa 200, coi laziali che esposero lo striscione “Gli Ultras Lazio ricordano Matteo Bagnaresi”, quest’oggi espongono la scritta “Pennello in mano orgoglio parmigiano…forza Max”, con dietro tanti stendardi, presumibilmente disegnati da lui, più qualche bandiera. Buono anche il tifo degli emiliani. Per la cronaca vince il Como, il Parma non è ancora salvo. 20.132 spettatori ufficiali.
Alle 18 del sabato c’è LECCE-NAPOLI. Duri scontri nel pregara tra polizia e tifosi del Napoli, la rabbia degli ultras è scoppiata dopo l’annullamento di 701 biglietti comprati dai tifosi azzurri. Un crescendo di tensioni sfociato in violenza, centinaia tentano di forzare il blocco della polizia, che blocca anche di chi il biglietto l’aveva acquistato regolarmente. Schiaffi, pugni, cinghiate: è successo di tutto anche se non si segnalano feriti. A rischio ora la trasferta di Parma. I napoletani di Curva A e B espongono gli striscioni “24-04-25 Lega italiana figli di puttana!” e “R.i.p. Graziano”, rendendo omaggio a Graziano Fiorita, storico fisioterapista del Lecce scomparso il 24 aprile scorso. Anche l’allenatore del Napoli, Antonio Conte, porta dei fiori per onorarne la memoria. Esposto anche lo striscione su due piani “Ciro…sempre con noi!”, in ricordo di Ciro Esposito, scomparso a seguito di scontri avvenuti a margine della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina del 3 maggio 2014, tra napoletani e romanisti. Ciro, raggiunto da uno sparo, morì un po’ di tempo dopo. I napoletani festeggiano con grande entusiasmo una sofferta vittoria che profuma di Scudetto, allorché a 3 giornate dalla fine del campionato mantengono il vantaggio di 3 punti sull’Inter seconda. Traboccante il settore ospiti, occupano anche un pezzo dei Distinti. I leccesi in Curva Nord, che avevano dato l’ultimo saluto a Graziano il 29 aprile scorso allo stadio con buona partecipazione, verso il 5° minuto fanno partire tanti fumogeni, una vera “pioggia”, e alzano cori, per protestare contro la Lega Calcio, dopo il mancato rinvio della gara contro l’Atalanta, esponendo anche gli striscioni “Il dio denaro decide la morte si irride, sistema calcio puzzi di marcio” e “Lega infame Lecce ti schifa”. Esposta anche la scritta “27-04-25, stima e rispetto per il rivale bergamasco”, oltre a “Ciao Graziano la Nord ti saluta”, presente anche al funerale, mentre in Curva Sud si legge “Il sistema ti oltraggia Lecce ti omaggia, ciao Graziano”. I leccesi eseguono il coro “Noi non siamo napoletani”. Bello il tifo da ambo le parti specie nel secondo tempo. I napoletani accendono qualche fumogeno nel finale. Sconfitta pesante per il Lecce in termini di salvezza. 28.403 spettatori ufficiali. Alle 20,45 del sabato si gioca INTER-HELLAS VERONA, coi veneti in tanti a San Siro, che eseguono un bel corteo di avvicinamento allo stadio, accendendo diversi fumogeni e facendosi sentire. Gli interisti sventolano numerosi bandieroni e continuano la protesta con lo sciopero del tifo per i primi 20 minuti, per cercare il permesso di poter riappendere gli striscioni dei Gruppi, esponendo solo “Noi abbiamo l’Inter nel cuore”. Il loro tifo non è dei più convincenti. 70.222 spettatori ufficiali. Alle 15 della domenica è la volta di MONZA-ATALANTA. I bergamaschi restano in silenzio per tutto il tempo, nonostante il settore ospiti quasi pieno, onorando la scomparsa del 26enne Riccardo Claris, avvenuta nella notte tra sabato e domenica, in una rissa tra tifosi dell’Atalanta e dell’Inter, esponendo il solo striscione “Claris ovunque con noi” A seguito del terribile fatto di sangue, arrestato un 19enne che si è costituito, autore del vile gesto dell’accoltellamento ai danni di Claris, tifoso della Curva Nord di Bergamo, alla schiena, avvenuto al termine di un’accesa rissa. Un gruppo di atalantini si è fronteggiato contro tifosi dell’Inter a breve distanza del “Gewiss Stadium” di Bergamo. La situazione è presto degenerata, dagli improperi si è passati allo scontro fisico. Nella colluttazione il bergamasco, incensurato, viene ferito a morte. Qualcuno ha chiamato i soccorsi compresa la gravità del fatto, ma i sanitari del 118 non hanno potuto fare nulla per salvarlo. Il responsabile è tale Jacopo De Simone, anch’egli incensurato. I gemellati tedeschi dell’Eintracht Francoforte espongono gli striscioni “Riposa in pace Riccardo, basta lame basta infami” e “Una tragica morte un gesto infame e codardo, vicini alla Bergamo Ultras e alla famiglia di Riccardo”. Dispiace immensamente non si riesca a trarre insegnamento dal passato. Un ragazzo di 26 anni ci lascia, restiamo increduli. Questo non significa essere né tifosi né ultras. Un grande abbraccio a chi sta soffrendo e soffrirà. I monzesi si adeguano ed espongono lo striscione “Claris ultras per sempre”, oltre ad altri in polemica con la Società, “Nelle difficoltà i veri uomini…ops siamo soli” e “Su questi spalti ci sono nato a nessuno mi sono mai prestato, ha capito Don Abbondio? O forse Ponzio Pilato?”. Per la cronaca l’Atalanta vince largamente. 10.440 spettatori ufficiali.
Alle 18 domenicali si gioca ROMA-FIORENTINA. I toscani sono reduci dalla trasferta di Siviglia col Real Betis di giovedì 1° maggio scorso in Conference League, Semifinale di andata, dove si sono scontrati piuttosto violentemente con gli ultras di casa nella notte. Secondo alcune fonti gli spagnoli hanno attaccato poi si sono ritirati. A Roma sono circa un migliaio facendo un’ottima prestazione. Il grande quadrato in basso propone un buonissimo tifo, bei battimani e, in generale, sostegno continuo, spesso trascinando anche la parte più alta del settore. Giudizio quindi più che positivo, fermo restando che la distanza certo non proibitiva imporrebbe qualche tifoso in più. La tifoseria della Roma replica lo spettacolo offerto in Europa League contro l’Athletic Bilbao, riportando le bandiere di quella serata. Ogni tifoso dello stadio è la Curva Sud ed oggi lo si è visto di nuovo. Poi, certo, la Sud è quella che trascina il tifo, che è stato su alti livelli, grazie anche all’impegno dei lanciacori sempre pronti a spronare nei momenti di stanca. Vittoria importante per la Roma, un 1-0 che lancia la squadra di mister Claudio Ranieri al quinto posto. Commovente il fine partita, con Edoardo Bove in lacrime sotto la curva Sud, che all’unisono ha cercato di dargli coraggio, anche con striscioni tipo “Forza Edo…continua a sognare!” e, in Tribuna Tevere, “Un cuore più forte di un destino avverso…forza Edoardo”. Il ragazzo di quasi 23 anni della Fiorentina, ma cresciuto nella Roma e nato nella capitale, il 1° dicembre 2024, durante Fiorentina-Inter, è stato vittima di un arresto cardiaco al 14° minuto. Trasportato all’ospedale di Careggi d’urgenza, viene poi ricoverato in terapia intensiva in seguito all’incidente, con la partita sospesa e rinviata. Il posticipo della domenica, match-clou della giornata, è BOLOGNA-JUVENTUS, dove è in ballo un posto nella prossima Champions League. Gli juventini sono molti e si fanno sentire con cori tipo “Fino alla fine magica Juventus…” e altri ancora. Tanti gli striscioni, pezze e bandieroni. I bolognesi, in 630 di lunedì sera a Udine il 28 aprile scorso, offrono un tifo anche superiore, lo stadio si scatena dopo il gol del definitivo 1-1, l’entusiasmo è palpabile e ci si lascia andare con cori come “Alé Bologna alé alé, alé Bologna alé alé, Bologna alé”, al ritmo di samba. Bella fumogenata all’ingresso in campo delle squadre in campo, molteplici i bandieroni sventolati. Espongono lo striscione, scritto in verde, “Bentornati in B, amici avellinesi!”. Il Bologna sogna in grande ma il risultato di parità mantiene la Juve quarta, a “+2” sui felsinei, a tre giornate dalla fine. 32.468 spettatori ufficiali. Per motivi tecnici non viene trattata la partita GENOA-MILAN.
L'articolo La partita del tifo (Lazio) proviene da PianetaEmpoli.