Prandelli: "Il Bologna merita la Champions. Ma bravissimo Ranieri: quanto buon senso"
«Questa lotta per la Champions vale quella per lo scudetto: quattro o cinque squadre ancora in gioco, risultato apertissimo e tifosi che si divertono. Bellissima. Affascinante». Cesare Prandelli legge l'appassionante volata finale per un posto al sole.
Cinque squadre ha detto: anche la Fiorentina?
«Perché no? Fino a domenica era in corsa, la sconfitta con la Roma è stata un po' sfortunata, può crederci. L'Atalanta mi sembra ormai irraggiungibile. Comunque, un bel messaggio per il calcio: il movimento è ripartito. Peccato per una stanchezza che affiora qui e là: prima o poi si dovrà rivedere qualcosa».
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Le altre sono già fuori dalle coppe, cominciando dalla Juve che non può permettersi un anno senza Champions...
«Capisco che economicamente sarebbe un dramma, anche per-ché era l'obiettivo minimo. Può ancora farcela. Però, onestamente, quella che merita il quarto posto è il Bologna».
La migliore?
«Ha un bel gioco con un sistema nuovo, ha valorizzato interpreti. Non era scontato. E cosa dire della Roma di Ranieri che non si ferma più? E della Lazio che fuori casa vince spesso. Il calcio è bello anche perchè è crudele»
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Dov'è l'errore?
«Non è solo questione di Thiago, è che oggi stiamo sopravvalutando la modernità a scapito del buon senso. Visto che cosa ha fatto Ranieri?»
Prego...
«Ha messo la gente nel suo ruolo. Ha individuato i due bravi a dribblare, i tre che vedevano la porta, e ha incaricato gli altri di correre e passare la palla. Poi ci ha messo organizzazione e tempi di gioco, ha fatto il gestore e il "difensore" del gruppo. Non è pos-sibile che dopo due partite si dica che un allenatore ha già il "suo" calcio. Pensa che si debba sempre inventare? O essere rigidi su un sistema. Ranieri ha fatto come un maestro delle giovanili»
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