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Gestione e Vittoria, a San Siro decide Asllani

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Gestione e Vittoria. Sono queste le due parole chiave della serata del Meazza. Gestione della partita e delle forze. Vittoria per far capire ai partenopei di Conte che la squadra nerazzurra non ha la benché minima voglia di mollare. La freddezza dal dischetto di Asllani decide la contesa.

Gestione e Vittoria, decide Asllani!

Era una serata un po’diversa dal solito. Lo si sapeva dalle scorse ore. Era una partita che doveva significare ritorno alla vittoria dopo qualche passaggio a vuoto nelle ultime sfide. C’è stato tanto di tutto questo, ma, cosa più importante, c’è stata l’esultanza sotto la Nord a fine gara, non solo gli applausi di domenica scorsa.

A decidere la sfida è stato il giocatore tra i migliori in campo, gol a parte, della serata. Tante, troppe, volte criticato, Kristian Asllani si è presentato sul dischetto al minuto 8 e, con una freddezza da killer navigato, si è preso la gloria nell’anomala serata del Meazza, nella serata che fa da preludio a tutto quanto avverrà martedì, ma quella è un’altra storia.

Il centrocampista albanese ha preso per mano la squadra scandendo i tempi in mezzo al campo, tempi e velocità di manovra non tanto elevati, ma gestione della palla estremamente accurata ed efficace. Soprattutto nella prima frazione i nerazzurri danno poche chance al Verona mettendo in atto un possesso palla da Barcellona. Nel complesso è stata un Inter che ha ottenuto il massimo risultato con il minimo sforzo.

 Big a riposo, bellissima notizia

La notizia più importante, dopo la vittoria, è sicuramente il riposo concesso a tutti i big della squadra. Sono entrati, nel finale, solamente Di Marco, Mkhitaryan e Acerbi. Tutti gli altri hanno guardato la partita dalla panchina, o dalla tribuna come nel caso dell’infortunato Lautaro Martinez, impegnato nella corsa contro il tempo per esserci martedì.

Può sembrare, ai più, una notizia di poco conto, ma questo riposo, in questa fase della stagione nerazzurra, può solo far bene ai titolarissimi, anche in vista del finale di campionato. Un riposo per due obiettivi. Il primo, più immediato, è il ritorno della semifinale di Champions, in un San Siro da inferno dantesco. Il secondo, invece, sono le ultime tre sfide di campionato, laddove si proverà a tenere il fiato sul collo del Napoli, consapevoli che il destino è tutto nelle mani dei Partenopei.

Dumfries e Thuram, in gol all’andata, ma anche Barella, Bastoni, Calhanoglu e Pavard, (che proverà il recupero). Ha fatto un certo effetto vederli tutti fuori in un colpo solo, ma, a volte, i sogni si costruiscono attraverso rinunce mirate e l’Inter, nata sotto il segno delle stelle, è squadra abituata a sognare. Testa a martedì.

Rincorsa tricolore

Il peso specifico della serata si riconduce, prima di tutto, alla rincorsa scudetto. Il distacco tra il Napoli, capolista, e i nerazzurri rimane di tre lunghezze. Il destino è nelle mani di Conte e dei suoi ragazzi, vittoriosi anche a Lecce, ma è chiaro come a 270′ dal termine ogni scenario è ancora vivo.

Chi rincorre, ovviamente, non può sbagliare. Chi è rincorso qualche piccolo sbaglio, (un pareggio), può permetterselo. Dopo Barcellona l’Inter tornerà a giocare una volta a settimana nelle ultime tre di campionato. Avendo, si spera, a disposizione tutti, i 9 punti non sono utopia e poi si vedrà se un sogno impossibile potrà essere realtà

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