LE INTERVISTE – Napoli, Conte: lo scudetto sarebbe un prodigio, pensiamo a noi
Antonio Conte, tecnico del Napoli, commenta così ai microfoni di DAZN la gara contro il Torino: “Non ho visto la partita dell’Inter, anche perché già soffriamo per noi: perché dobbiamo soffrire anche per le altre? Ho guardato il secondo tempo di Fiorentina-Empoli. Poi ho spento il telefono e tutto, ognuno decide come soffrire”.
Cosa vi siete detti con la squadra?
“Mancano quattro passi, abbiamo fatto il primo portandoci avanti. Sappiamo benissimo che affronteremo due squadre in lotta per la salvezza come Lecce e Parma e poi Genoa e Cagliari in casa, è tutto da giocare. Oggi contava vincere e lo abbiamo fatto con personalità e determinazione, da squadra conscia della propria forza. Lo stadio poi ha spinto piano, è stato dodicesimo e tredicesimo uomo in campo, è stato difficile entrare in campo per quanti tifosi c’erano. Non erano contenti, ma eccitati e cercavano di trasmetterci tutta la loro determinazione”.
A Napoli si può fare tutto allora?
“Io parlo di calcio, punto e basta anche perché qualsiasi cosa uno dice viene strumentalizzata”.
La crescita straordinaria del tuo centrocampo?
“Andando a vedere la rosa i gol dovevamo trovarli, perché no è una rosa dove hai tanti giocatori da doppia cifra o che ti assicurano un tot di gol. Devi lavorare tanto, sfruttando le risorse che hai per migliorare e credo che tutti quanti siano migliorati. Sicuramente abbiamo lavorato tanto, è frutto del lavoro perché abbiamo 74 punti e mancano 4 giornate, penso che la Champions sia un fatto matematico. Pensare da dove partivi è qualcosa di bello, ma è merito esclusivamente dei ragazzi”.
Lo scudetto sarebbe straordinario?
“Lo scudetto sarebbe un prodigio”.