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VERSO POTENZA-CATANIA: conosciamo meglio la squadra di De Giorgio

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Da allenatore in seconda del Potenza alla direzione della Primavera rossoblu, fino ad arrivare al timone della prima squadra. Il giusto premio per Pietro De Giorgio, 42enne tecnico nato nella provincia di Cosenza che, dopo avere condotto alla salvezza la formazione lucana la scorsa stagione, è stato meritatamente riconfermato sulla panchina potentina. Il cambio di modulo dal 3-5-2 al 4-3-3 è stato ben digerito dalla squadra, formando un gruppo che fa della cultura del sacrificio e del lavoro le sue armi migliori.

Il Potenza è ripartito dal ritrovato entusiasmo dell’ambiente, tracciando una strada all’insegna dell’umiltà, dell’equilibrio e della positività con un allenatore che ha saputo trasmettere alla squadra un’identità forte e ben identificata. I rossoblu non sono soliti erigere barricate, esprimono un calcio apprezzabile, sfruttando i pericolosi inserimenti delle mezzali e la forza del reparto offensivo.

Il Potenza non dispiace per la mole di gioco prodotta, la capacità di costruire occasioni e finalizzare, tuttavia la difesa non è esattamente imperforabile (==>> numeri squadre a confronto). L’uomo-simbolo della compagine guidata da mister De Giorgio non può che essere Caturano. La punta classe 1990 è andata in doppia cifra per la quarta stagione consecutiva, confermandosi una garanzia in termini di gol (18 in questo campionato). Chiaramente sarà lui il pericolo principale per la difesa del Catania, un giocatore da tenere particolarmente d’occhio poichè può trasformare in oro qualsiasi pallone se gli si lasciano a disposizione varchi invitanti negli ultimi metri. Supportato da elementi come Petrungaro e Rosafio, capaci di fornire un contributo validissimo per numero di gol e assist, combinando giocate di alto livello, rapidità e tecnica, essendo abili nell’uno contro uno come anche Mazzeo.

Pesante l’assenza dello squalificato Schimmenti. In mezzo al campo guida egregiamente la squadra il brasiliano Felippe, in possesso di grande tecnica e visione di gioco. Ha saltato le ultime gare per infortunio, ma potrebbe recuperare domenica. Non dovesse farcela verrebbe impiegato il greco Siatounis in cabina di regia. Solitamente agisce in mezzo al campo Erradi, che con la sua versatilità e determinazione fa la differenza contribuendo al consolidamento di equilibri fondamentali. In generale le mezzali del Potenza attaccano spesso lo spazio con pericolosità. Come anche nel caso di Castorani o Ghisolfi. Se l’attacco è di livello alto per la categoria, il centrocampo è un reparto di qualità, abbastanza completo per caratteristiche.

In difesa è un profilo valido per la categoria Bachini, sviluppando una certa intesa e affinità in coppia con il classe 2003 scuola Roma Verrengia. Da non trascurare affatto opzioni come Milesi e Riggio, elementi esperti per la categoria. Sull’out destro Novella è un terzino puro, con tanta capacità di corsa, non a caso titolare fisso mentre, nel lato opposto, si alternano Burgio e Rillo, anche loro profili promettenti che privilegiano la corsa, il primo cresciuto nelle giovanili di Inter e Atalanta, il secondo nel vivaio del Benevento. Infine difende i pali con regolarità l’ex portiere del Foggia Alastra: statura e fisicità le sue caratteristiche principali, eccellendo soprattutto nelle prese aeree.

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