Roma al lavoro sulle cessioni: 60 milioni per trattenere i big
Per trattenere i migliori servono soldi. Per rinforzare la squadra, servono risorse. E per entrambe le cose serve un piano. La Roma lo ha chiaro in testa: il primo obiettivo resta centrare un piazzamento europeo, che garantirebbe ricavi preziosi e aprirebbe nuove prospettive. Ma Florent Ghisolfi, con i piedi ben piantati a terra, lavora già a uno scenario più ampio e concreto: incassare senza smontare la squadra.
Il dirigente giallorosso è al lavoro su una serie di operazioni in uscita che, almeno sulla carta, possono portare circa 60 milioni nelle casse del club senza toccare i pezzi pregiati della rosa (Svilar, Ndicka e Konè) dai quali la Roma vuole ripartire. L’idea è chiara: realizzare plusvalenze da giocatori considerati cedibili, mantenendo intatta l’ossatura della squadra.
I primi nomi sulla lista riguardano profili già destinati a cambiare maglia. Zalewski è promesso all’Inter, che dovrebbe versare 6,5 milioni per il riscatto. Il Benfica è pronto a comprare il terzino svedese Dahl per una cifra attorno agli 8 milioni. Anche Celik ha già scelto: da gennaio ha un accordo con il Fulham e la sua cessione dovrebbe portare tra i 7 e gli 8 milioni. Lo stesso discorso vale per Tammy Abraham, che sembra destinato a restare al Milan: per lui si attendono offerte sulla stessa fascia economica.
Un’altra pedina in uscita è Hermoso, attualmente in prestito al Bayer Leverkusen: il suo ritorno sarà solo di passaggio, prima di una nuova cessione che dovrebbe fruttare altri 4-5 milioni. Infine, il vero tesoretto arriva da Enzo Le Fée: il Sunderland ha già promesso 22 milioni per il centrocampista francese.
Ghisolfi, insomma, ha tracciato la rotta: monetizzare dove possibile, ma senza intaccare il valore tecnico della rosa. Il futuro della Roma passa anche da qui.
Fonte: Corriere dello Sport
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