EFC | Domani la ripresa. Con il Venezia un punto che solo il tempo ci dirà se guadagnato
Riprenderà domani la preparazione degli azzurri, quest’oggi concesso un giorno di riposo. Si guarda alla partita di giovedi, il ritorno della semifinale di Coppa Italia a Bologna, ma si guarda più specificatamente al derby di domenica prossima a Firenze. Per quanto riguarda la gara di Coppa, immaginiamo che il turn over sarà ancor più ampio del solito, credendo che vengano anche risparmiati quei giocatori (vedi Anjorin e Solbakken) appena rientrati. Anzi, la settimana dovrà servire proprio per far crescere la loro condizione, sperando di ritrovare anche Ismajli. La Coppa ormai è andata, difficilissimo pensare di poter ribaltare il risultato dell’andata, soprattutto avendo anche capito il poco interesse che c’è dietro. Il derby, al di la del significato specifico, rappresenta un’opportunità – per quanto complessa – di muovere la classifica per il raggiungimento della salvezza. Intanto gli azzurri portano a casa un punto dal confronto interno con il Venezia, un punto che porta con se più sfaccettature e più significati. Sicuramente se alla vigilia ci avessero detto che questa gara sarebbe stata pareggiata, avremmo storto tutti il naso, pensando ad una clamorosa occasione persa. Però l’andamento della gara, il modo in cui quel pareggio è arrivato, apre a sensazioni e pensieri che possano essere diversi. Senza dimenticare, per onestà intellettuale, che un grande regalo ce lo ha fatto il Lecce perdendo malamente in casa contro un Como già salvo. Si diceva di come può essere accolto il punto ottenuto ieri. Chiaro che le emozioni della partita sono state tante e contrastanti. Un primo tempo che ha fatto sicuramente storcere il naso, con i veneti a fare molto di più di noi che no avevamo nemmeno fatto un tiro nello specchio della porta. La ripresa ha visto un cambiamento netto a livello di approccio. Empoli a quel punto meritatamente avanti e, onestamente, anche in controllo. Trovarsi di li a non molto sotto di due gol è stato sicuramente disorientante, facendo fare immediatamente bruttissimi pensieri. Emblema è stato anche il vedere Fabrizio Corsi lasciare la tribuna proprio al secondo gol del Venezia. La disperazione però si è subito ritrasformata in giubilo grazie al gol di quell’Anjorin che è davvero mancato nell’ultimo periodo. Sicuramente dall’Empoli ci si aspettava qualcosa in più, e sicuramente non può piacere il come la squadra ha iniziato la partita, palesando diverse difficoltà anche mentali. Nel complesso non si può certo essere soddisfatti a pieno di quello che si è visto, con troppi errori da parte di tutti ed in alcuni casi anche decisivi. Ma non l’abbiamo persa, l’abbiamo ripresa senza scomporci e dimostrando che quel cazzotto preso in occasione dell’ 1-2, che avrebbe steso definitivamente i più, è stato ben ammortizzato. Il Lecce è stato avvicinato, il Venezia resta lì e noi abbiamo (almeno sulla carta) la sensazione di avere un calendario che potrebbe esserci favorevole soprattutto nel finale. Chiaro che il punto di ieri non può bastare, per questo viene da dire che sarà soltanto il tempo a farci capire se quanto accaduto ieri al Castellani potrà essere valutato con il classico bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Provando a guardare il tutto dall’alto, c’è da evidenziare che ieri siamo finalmente tornati al gol in casa – mancava da gennaio – ma si allunga la striscia di gare senza vittorie arrivando a ben 18! Un record davvero poco invidiabile. Non vincere a Firenze ci farebbe completare un girone intero senza successi. Anche guardando alle prove dei singoli, specificatamente ad ieri, ci sono pochi elementi da salvare. Chiaro che sugli scudi c’è Anjorin e non solo per il bel gol che si costruisce e realizza. L’inglese entra molto determinato e fa vedere un passo decisamente diverso rispetto a tutti quelli che erano in campo. Si vede finalmente qualcosa di interessante anche da parte di Fazzini che, oltre ad essere lesto nel segnare il suo primo gol stagionale, offre alcuni dei pochi spunti interessanti. Non male Henderson e bene anche Marianucci. Per il resto serve che tutti diano qualcosa in più per poter tornare a vincere una partita. Vasquez che dire? Nel primo tempo ci tieni vivi ma poi fa una cosa che in serie A non si può ammettere. Molto probabilmente, come dice il mister, sull’approccio un po’ troppo contratto da parte della squadra è pesato quell’obbligo e quell’importanza che la partita si portava dietro. La buona sorte ci vede andare al riposo sullo 0-0 e nell’intervallo arriva una bella scossa perchè, almeno inizialmente, la musica è diversa. Stavolta i cambi pensano e fanno la differenza, potendo dire che le assenze hanno veramente inficiato sulla nostra stagione che, forse, oggi poteva vederci un filo più tranquilli. Ripartiamo quindi dal gol di Anjorin, da una partita che ad un certo punto ci ha fatto sentire tutti retrocessi ma che è stata ripresa. E forse quel gol, quel punto, sarà quello che potrà fare la differenza!
D’Aversa cambia solo Pezzella (non in ottime condizioni) con Cacace nell’undici iniziale visto contro il Napoli, con Fazzini ed Esposito alle spalle di Colombo. Come sempre, l’approccio è buono da parte dell’Empoli, soprattutto dal punto di vista dell’intensità. Il primo squillo è infatti degli azzurri, dopo cinque minuti Esposito ci prova con un tiro al volo insidioso, respinto con i pugni da Radu. Al 20′ ancora Empoli pericoloso con il lancio di Marianucci per Fazzini, Marcandalli si immola e blocca la conclusione da ottima posizione del trequartista. L’Empoli spinge e tre minuti dopo sfiora ancora il gol, cross di Cacace in mezzo, Radu sporca la traiettoria con i pugni e pallone che arriva a Candé: rinvio che colpisce la gamba di Doumbia e sfiora la porta. Col passare dei minuti l’Empoli cala mentre cresce il Venezia, che ha la sua grande occasione al 34′ con Busio che trova Zerbin in area, cross al centro e conclusione di Doumbia parata splendidamente da Vasquez che compie un grande intervento e salva gli azzurri. La ripresa è decisamente più frizzante rispetto al primo tempo. Al 59′ infatti l’Empoli sblocca finalmente la gara. Henderson recupera il pallone e con un grande cross d’esterno premia l’inserimento di Fazzini,che sfugge alla difesa avversaria e con un tiro al volo buca Radu. Il gol dà entusiasmo all’Empoli, che un minuto più tardi va vicino al raddoppio con Colombo, ma la sua conclusione termina alta di poco. Al 64′ ancora azzurri in avanti, con il tiro di Esposito respinto da Radu, Cacace arriva sulla ribattuta e manda fuori di poco. Nel miglior momento dei toscani però, il Venezia trova all’improvviso il pareggio al 68′, ma è grave l’errore di Vasquez, che su calcio d’angolo esce completamente a vuoto favorendo Yeboah, che deve solo spingere il pallone in rete. Il finale è di fuoco al Castellani. Quando sembra che tutto possa portare al pareggio, ecco che all’85’ il Venezia gela lo stadio con il gol di Busio, che dopo una respinta di Vasquez su un tiro ravvicinato di Gytkjaer, ribadisce il pallone in rete. Sembra il colpo del ko per l’Empoli, ma all’88’ è Anjorin a riaccendere le speranze salvezza, con un tiro da fuori area preciso quanto bello che termina all’angolino, siglando così il 2-2 finale. Vogliamo sperare sia un punto guadagnato.
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