GURRISI (Figc Catania): “Catania, era tutto da Serie A. Con Mihajlovic diventammo grandissimi amici”
Lino Gurrisi, presidente della Figc Catania, nel corso dell’appuntamento con ‘Mezz’ora a Mezzogiorno’ per newsicilia.it racconta la sua esperienza da addetto agli arbitri al Catania. Ecco quanto evidenziato:
“Sono stati anni fantastici in Serie A. Ed era tutto da Serie A. Lo Monaco portò a Catania allenatori di una certa fama. Da Baldini a Simeone, passando per il grande mito Mihajlovic, Maran. Io ero l’addetto agli arbitri, dunque ho avuto la fortuna di avere un rapporto diretto con gli allenatori. Di Giampaolo ricordo un allenatore che non si ferma un attimo, Maran invece è un tecnico tranquillo, moderato, apparentemente freddo ma che sa toccare le corde giuste. Baldini aveva una personalità molto diversa da tutti gli altri tecnici seduti sulla panchina del Catania”.
“Svelo un aneddoto legato alla figura di Mihajlovic. Stavamo vincendo una partita, credo 3-0, lui era sempre focoso dalla panchina, il quarto uomo mi disse di farlo calmare perchè rischiava di essere buttato fuori, io mi alzai per comunicarglielo e mi diede una spinta, quasi rotolavo per terra. Tornai a sedermi e lo mandai a quel paese. A fine gara mi diede il 5 e l’indomani mattina, alle 8, ricevetti una telefonata di scuse da parte sua per l’atteggiamento avuto nei miei confronti. In quel momento pensai «guarda che personalità, uno come lui e un piccolo come Lino Gurrisi che riceve le sue scuse». Da quel momento siamo diventati grandissimi amici. Una volta la settimana mi veniva a trovare anche a Scordia. Grazie a questo rapporto che si era instaurato lo portavo in giro nelle università e tutte le aule si riempivano perchè trasmetteva la sua passione autentica. Il Mihajlovic del campo e quello fuori dal campo erano due persone completamente diverse“.
“La partita che ricordo in modo particolare? La vittoria di Torino con la Juve dopo tanti risultati negativi, così come non posso dimenticare gli spareggi finali. Ricordo nel corso della militanza del Catania in Serie A, invece, tra i giocatori Baiocco su tutti. Un trascinatore, una grande bandiera del Catania, capitano vero. Se torneranno quei tempi nella sponda rossazzurra della Sicilia? Nulla contro Grella e Pelligra che stanno facendo tanto e investendo parecchio, ma io spero che gli imprenditori locali possano riappropriarsi della maglia rossazzura e portare le loro aziende vicine al calcio”.
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