MINIMO E MASSIMO
AS ROMA NEWS – La Roma non si ferma più. E, seppur a fatica, piega anche il Verona, battuto ieri sera all’Olimpico per uno a zero. A decidere il match il gol di Shomurodov dopo soli quattro minuti di gioco: lancio di Cristante per Soulè, gran controllo e dribbling dell’argentino, che col mancino scucchiaia verso la porta del Verona e serve un assist per Eldor, lesto a buttarla dentro anticipando due difensori avversari.
La rete immediata dei giallorossi lascia presagire una partita ben diversa da quella che sarà: dopo la fiammata iniziale, la gara si spegne. Il Verona non cambia il suo tema tattico nonostante lo svantaggio: Zanetti chiede ai suoi di restare compatti dietro la linea della palla per impedire alla Roma di colpire negli spazi, e provare a fare male con le ripartenze di Mosquera e Sarr. I giallorossi continuano a fare la partita, ma giocano sotto ritmo e con poca brillantezza.
Ne esce fuori un match noioso, con pochissime emozioni. La Roma si conferma Dybala dipendente: Angelino a fine partita farà una fotografia perfetta di come l’assenza dell’argentino pesi sulle sue prestazioni come quella della squadra (“Ci porta via 3-4 giocatori, e io ho più spazi per affondare“). I giallorossi inoltre pagano a livello più mentale che fisico la rincorsa fatta in questi 4 mesi, dove Ranieri ha fatto miracoli: con la vittoria di ieri la squadra centra il diciassettesimo risultato utile consecutivo, un record ottenuto anni fa da Spalletti.
Alcuni giocatori chiave sembrano attraversare un periodo di forma scadente: oltre ad Angelino, in forte calo Saelemaekers, che prima trasformava in oro ogni pallone toccato, e Konè, lontano parente da quello di inizio stagione. E i nuovi acquisti? Il loro contributo è stato minimo: a parte Rensch, penalizzato da un infortunio, per gli altri il campo resta un miraggio.
Ora arriva un nuovo filotto di scontri diretti che ci accompagnerà alla fine della stagione: Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino. Sulla carta la speranza Champions è ancora matematicamente possibile, ma la linea prudente e iper realistica di Ranieri è assolutamente condivisibile: vista la Roma attuale, per arrivare tra le prime quattro serve un vero e proprio miracolo.
Giallorossi.net – Andrea Fiorini
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